напросто

— Lo sa, signora mia, che cotesto io lo chiamo amore bell' e buono?. (G.Verga, «Eros»)

«Senti, Dina», dissi, «ti prego di non insistere... questo è un capriccio bello e buono e io non voglio cedere ai capricci». (A.Moravia, «L'amore coniugale»)

— Ma non ha l'aria preoccupata affatto, sembra l'uomo più tranquillo del mondo, se così fosse sarebbe un fenomeno di incoscienza bello e buono. (A.Palazzeschi, «I fratelli Cuccoli»)

Osvaldo fu costretto a letto da una febbre a 40. «Tifo bello e buono» disse il medico.... (V.Pratolini, «Cronache di poveri amanti»)

Era la Bianca di sempre ed ha detto: «Licenziamento bello e buono, non è così?». (V.Pratolini, «Cronache di poveri amanti»)

Così ci danno l'orecchio senza pazienza... seguitando a versarsi da bere e quand'abbiam finito il Piero non dà l'idea di uno che s'è molto commosso. (U. Simonetta, «Tirar mattina»)

...a me invece mi dà tanto l'idea che sia scappato e li abbia piantati in asso tutti quanti. (U. Simonetta, «Tirar mattina»)

Naturalmente, poteva prendere facilmente dei sonniferi, e tutto era fatto. Ma sarebbe stato un altro scandalo, e la sua famiglia era già abbastanza segnata in nero per dare altro scandalo. (G. Scerbanenco, «Pericolo di vita»)

Gli imbrogli più spudorati erano abilmente stilati da avvocati che conoscevano tutte le fodere e le scuciture dei Codici, avvalati da contabili giurati, documentati da false pezze d'appoggio costruite di sana pianta. (M. Appelius, «Da mozzo a scrittore»)

Certo quelli che non vi hanno lavorato non hanno un'idea della quantità straordinaria di lavoro che si nasconde in un vocabolario, se esso non sia una revisione o un compendio di opere precedenti, ma un'opera redatta di sana pianta. (B. Migliorini, «Che cos'è un vocabolario?»)

Sebastiano. — Vi assicuro che questa donna sta inventando di sana pianta (A Moravia, «La mascherata»).

— Hai torto, Pinocchio! Credilo a me che, se non vieni, te ne pentirai. (C. Collodi, «Le avventure di Pinocchio»)

—...La giustizia, dunque, è una bottega, e quando c'è la bottega per lo mezzo, cari amici miei, i poveri hanno sempre torto. (F. Perri, «Emigranti»)

Oltre alla strada infelice, la bottega aveva il torto di essere proprio una miseria. (A. Moravia, «Racconti romani»)

— Il vecchio ortolano parlava con la modesta saggezza di chi ne ha viste tante. (I. Calvino, «Il cavaliere inesistente»)

Benché sia abitudinaria e in fondo casalinga e ordinata, le piace prendere il tono della ragazza «che ne ha viste tante», della spregiudicata a cui si può dir tutto, che non si mette nel sacco, che non si meraviglia di niente. (C. Cederna, «Signore & Signori»)