scialo

«....tu sei la mia figliola, il tuo animo Io conosco, so che è buono. Perciò acqua passata». (V. Pratotini, «Lo scialo»)

Tanu (accorrendo) — Una cicatrice? insomma ch'è stato?

— È un reazionario di tre cotte... Però in gioventù ne ha fatte di tutti i colori, e parecchie delle nostre contadine... Basta... Acqua passata non macina più. (E. Castelnuovo, «L'onorevole Paolo Leonforte»)

Bellagioia. — Che vuoi che me ne importi? N'è passata d'acqua... e molta di sudicia. (E. Possenti, «Risveglio»)

La mamma non disse nulla, ma nell'intimo era dispiaciuta: ormai aveva fatto la bocca al matrimonio della figlia con un Errera. (C. Cassola, «Fausto e Anna»)

«Aspettiamo a dispiacerci. Perché è a partire da domani notte che si saprà se ci si deve mettere il lutto o se si debbono accendere i fuochi. Io, a dirti la verità, ci ho quasi fatto la bocca. (V. Pratolini, «Lo scialo»)

Sarebbe stato tanto bello, per lui, fare un viaggio a modo suo. Aveva fatto la bocca a vedere quei paesi. (E. Pea, «La figlioccia e altre donne»)

Hai scoperto le carte siccome ormai, senza il figlio, non meritava più barare. (V. Pratolini, «Lo scialo»)

Coi numeri mi trovo di casa. (V. Pratolini, «Lo scialo»)

Lei gli preparava il caffè, mentre lui si vestiva come se nulla si fosse mai sperato; e le nuove prospettive, tanti castelli in aria. (V. Pratolini, «Lo scialo»)

Oh, potersi riposare all'ombra o al sole con Leuma e provare il gran piacere di dire delle sciocchezze senza la paura di perdere di gravita, e portare anche i mattoni a quelle gran fabbriche di castelli in aria di cui Leuma era maestro architetto!. (A. Panzini, «Leuma e Lia»)

Ma vi ha dato di balta il cervello a tutti e due?. (V. Pratolini, «Lo scialo»)

Non solo Claudia, ma nessun altro ci avrebbe capito nulla; o avrebbe capito che il cervello a quell'infelice aveva dato la volta. (A. Albertazzi, «Novelle umoristiche»)

— Ma vi ha proprio data la balta il cervello?. (V. Pratolini, «Metello»)

Beatrice. — Ma insomma perché? Debbo partire? Dove debbo andare? Vi ha dato di volta il cervello?. (L. Pirandello, «Il berretto a sonagli»)

Per lasciare così d'un tratto, gli agi e gli onori... e prender la fuga con uno, al quale prima aveva ricusato d'unirsi in matrimonio, via, certo il cervello doveva averle dato di volta. (L. Pirandello, «I vecchi e i giovani»)

«Già, il vostro Arduino... fa sempre più combutta con Bixio, nevvero?». (V. Pratolini, «Lo scialo»)

...proprio in quei giorni il Signor Mario... aveva insistito perché... si trasferisse nello spogliatoio delle impiegate di concetto. (M. Sereni, «I giorni della nostra vita»)

È un impiegato di concetto, alle Ferrovie. (V. Pratolini, «Lo scialo»)

Essa non si è estesa soltanto nei suoi entroterra, rispetto il fiume, ma si è allungata. Quartieri operai hanno fatto corpo con le antiche mura. (V. Pratolini, «Lo scialo»)

Clarice. — Temo, che mi deludiate.

— Oh! — sbottò il tenente. — Simpatica amicizia: ci crederò, se lei vuole; ma visto che siamo in vena di sincerità, mi consenta di discorrere col cuore in mano?. (T. Lori, «Bufere sull'Arno»)

Ella era una fanciulla «col cuore sulle labbra», concepiva la vita un susseguirsi di fatti tutti spiegabili e espliciti. (V. Pratolini, «Le ragazze di Sanfrediano»)

Anche la guerra, deve averla combattuta, mentre sparava sui tedeschi, se sparava, col «cuore in mano». (V. Pratolini, «Lo scialo»)

Far capriole, in fatto di opinioni politiche, non è agilità subita da uomini gravi. (V. Pratolini, «Lo scialo»)

Già, coi Bigazzi siamo in freddo. (V. Pratolini, «Lo scialo»)

Ho ancora il fiato grosso per via delle scale. (V. Pratolini, «Lo scialo»)

Si potrebbe credere mi sia dato malato per finta. (V. Pratolini, «Lo scialo»)