stare+così+così

Però, se aveva sperato di sottrarsi alle tentazioni con l'abbandonare l'antico mestiere di cameriere di trattoria per quello di cameriere di caffè, corse rischio di cadere dalla padella nella brace. (A. Bonsanti, «La buca di San Colombano»)

—...il mio posto fu immediatamente prese da un altro..: così che quel disgraziato cadde dalla padella nella brace. (M. Puccini, «Ebrei»)

Riflettei a lungo. Non avevo alternative. Stare nella padella o cadere nella brace. E dovevo scegliere subito.... (F. Giovannini, «La babelle»)

Poi c'è il vento di casa, toscano dalla testa ai piedi, il vento che non ha nome. (C. Malaparte, «Maledetti toscani»)

Nella lingua parlata, «medesimo» quasi non esiste; mentre «stesso» vi è così di casa da darci anche il superlativo. (F. Fochi, «L'italiano facile»)

A dirla fra noi, la gentilezza sta di casa soltanto a Siena. (C. Malaparte, «Maledetti toscani»)

E state attenti nel passar e da piazza Signoria: ci sta di casa il vento. Girate da via Condotta!» (V. Pratolini, «Cronaca familiare»).

— Ma dal momento che non balliamo, mostratemi almeno quel che c'è da ammirare nel palazzo del sindaco di Roma: so che siete di casa. (V. Brocchi, «I tempi del grande amore»)

Così, sempre fra due, giunse all'isola: non aveva ancora risoluto nulla. (M. d'Azeglio, «Ettore Fieramosca»)

Stetti infra due di non farne altro, ma conobbi che oramai non potevo ritrarmi coll'onor mio; e mi fu forza.., eseguire la mia malaugurata partenza.... (M. d'Azeglio, «Ettore Fieramosca»)

Quando tutto fu bene esaminato, il brigadiere gli disse: «Stia attento, signor Gondaro. Sappiamo che una volta l'ha passata liscia, vedremo per la seconda». (A. Delfini, «Racconti»)

Se un santo si mettesse in Toscana a far di quei miracoli che paion falsi... e che hanno l'aria che soltanto lui li sappia fare, puoi fare, puoi stare sicuro che non la passerebbe liscia.... (C. Malaparte, «Maledetti toscani»)

«Io non so niente... sono contenta che sia scappato...»

—...Ah, che brutto mestiere! Ma uno nasce con la camicia e fa il signore per tutta la vita, e un altro invece.... (M. Puccini, «Ebrei»)

Mi osservò per qualche istante senza obiettività, poi disse: «Lo sa che lei è nato con camicia e cravatta?». (N. Salvalaggio, «L'acrobata»)

— Beato te, Ettore mio!.. Sei proprio nato vestito!. (M. d'Azeglio, «Ettore Fieramosca»)

—...Così è fatta la vita per chi non è nato vestito; e corri che ti corri... Ma un giorno, ecco, un giorno sei vecchio, sei finito.... (M. Puccini, «Ebrei»)

Sono anch'io di questo mondo, non sono nato col cintolo rosso, e debbo stare al bene e al male che ci piove di sopra. (G. Giusti, «Cronaca dei fatti di Toscana»)

Cletto Arrighi non stava più nella pelle per la gioia di aver un'attrice così eccezionale. (S. Pagani, «Il teatro milanese»)

— Povero Paolo! — prosegui l'altro misurando il passo su quello ora affrettato del dottore. — Non ista più nella pelle.

— No, è che ormai la gente pensa solo alle canzonette, vanno tutti in giro con la testa nelle nuvole e le orecchie foderate di salame. E così la mala se ne approfitta, cara signorina. (C. Fruttero e F. Lucentini, «La donna della domenica»)

E se... a forza di stare in mezzo ai libri era rimasto un po' con la testa in nuvole, sempre meno interessato del mondo intorno a lui, ora invece la lettura dell'Enciclopedia... faceva riscoprire tutte le cose intorno come nuove. (I. Calvino, «Il barone rampante»)