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Il cavaliere, ad arte o no, lo aveva toccato nel debole, domandandolo se era vero che quell'anno avrebbe adoperato la trebbiatrice a Margitello. (L.Capuana, «Il marchese di Roccaverdina»)

Emilia. — Ma io non te lo credetti e indovinai subito che lo dicevi ad arte per destare la mia compassione. (I.Svevo, «La verità»)

— Si, ti alloggerei ben volentieri, ma sono la madre del Fulmine, e quando viene... sei bell'andata!. (I.Calvino, «Fiabe italiane»)

«Devi tornare alla Camera, per far piacere a me. Devi dirigere il giornale.

— E per finire, sai che ti dico? Che il suono non so cosa sia...

— Lo sa, signora mia, che cotesto io lo chiamo amore bell' e buono?. (G.Verga, «Eros»)

«Senti, Dina», dissi, «ti prego di non insistere... questo è un capriccio bello e buono e io non voglio cedere ai capricci». (A.Moravia, «L'amore coniugale»)

— Ma non ha l'aria preoccupata affatto, sembra l'uomo più tranquillo del mondo, se così fosse sarebbe un fenomeno di incoscienza bello e buono. (A.Palazzeschi, «I fratelli Cuccoli»)

Osvaldo fu costretto a letto da una febbre a 40. «Tifo bello e buono» disse il medico.... (V.Pratolini, «Cronache di poveri amanti»)

Era la Bianca di sempre ed ha detto: «Licenziamento bello e buono, non è così?». (V.Pratolini, «Cronache di poveri amanti»)

«Non aver paura, mi copro; e poi son bell'e guarita» (B.Cicognani, «Villa Beatrice»).

— A mio credere il burattino è bell'e morto: ma se per disgrazia non fosse morto, allora sarebbe indizio: sicuro che è sempre vivo! (C. Collodi, «Le avventure di Pinocchio»).

Chiarina. — Le camicie glielo faccio fare io, quattro d'estate e quattro d'inverno. Lui le trova nel tiretto belle e fatte senza sapere nemmeno da dove sono venute. (E.De Filippo, «Bene mio e care mio»)