giuoco

«Il nonno sta bene» lei disse. Figurarsi se mi aveva chiamato per dirmi questo. Con tutta quell'aria di mistero e spavento, poi... a che gioco giochiamo? pensai. (B. Gasperini, «Rosso di sera»)

...ma la bestiola, voltandosi a secco, gli dette una gran musata nello stomaco e lo gettò a gambe all'aria. (C.Collodi, «Le avventure di Pinocchio»)

Io ho messo su un'azienda, con quei dieci milioni, e se ora glieli restituisco mi va tutto a gambe per aria. Mi vanno all'aria gli impiegati e la mia famiglia. (C.Alvaro, «Settantacinque racconti»)

— Vedi la scena, no? — papa grida, s'alza, il pranzo va per aria.... (A.de Cespedes, «Nessuno torna indietro»)

Le questioni giudiziarie non hanno da far niente colle politiche; e se le prime dovessero esser turbate nella loro soluzione dall'incostanza delle seconde, il mondo andrebbe a gambe all'aria. (M.d'Azeglio, «Lettere a sua moglie»)

Spiga. — Non capisci tu, piuttosto, che tutte queste diavolerie da un momento all'altro, possono andare a gambe all'aria. (L.Pirandello,.«Il giuoco delle parti»)

Leone. — Ma va' là, che tra me e mia moglie qua, ieri, pareva che faceste all'altalena, e su, e giù, e io nel mezzo ad aggiustarmi e ad aggiustarvi a punto. Ah! avete creduto di giocarvi me, la mia vita? Avete fallito il colpo, cari miei! Io ho giocato voi. (L. Pirandello, «Il giuoco delle parti»)

«Ma tu lo vedi,...ho pazientato, ti ho preso alle buone e alle cattive, — e non ne è venuto fuori niente». (M. Cartasegna, «Un fiume per confine»)

Il figliuolo colle buone e colle cattive tentava di calmarla. (G. Verga, «Mastro-don Gesualdo»)

E allora bisogna, con le buone o con le brusche, costringerla ad entrare nel giuoco; o ad uscirne per sempre, annientandola. (L. Sciasela, «Il giorno della civetta»)

Aldo. — Io ti dico solo questo: che non ti lascio andare neanche se crepi. Tu rimani qui, con le buone o con le cattive. (M. Antonioni, «Il grido»)

«Sono qui perché ho giurato a me stessa di far tanto con le buone o con le cattive da convincerti a tornare con Matteo». (A. Moravia, «Le ambizioni sbagliate»)

...tuttavia continuava a disertare le aule universitarie perché si sentiva in credito con la vita, i divertimenti, il giuoco, le donne. (M. Prisco, «La dama di piazza»)

Eugenio. — Sono troppo sfortunato, non giuoco più.

Disse la donna: «Ci siamo.» Il treno andava lento tonfando. «Ci siamo. Doveva averla svegliata la signorina. È Roma.». (L. Bonanni, «L'adultera»)

Don Roberto. — Andate via, vi dico. Ho da parlare con mio figliuolo.

Leone. — La colpa è del fatto, caro mio! Sono nato. E quando un fatto è fatto, resta là, come una prigione per te. Io ci sono. (L. Pirandello, «Il giuoco delle parti»)

Don Marzio. — Che volete voi fare di questi sei zecchini?

Era la mattina d'una domenica quando finalmente Menico sgusciò nella camera del contino... e gli disse sottovoce...

«Davvero devo scappare... Ma non voglio lasciarti col broncio, troviamoci quando esco, verso il tocco, ci sei?». (V. Pratolini, «Le ragazze di Sanfrediano»)

Barelli. — La spada è stata scelta d'accordo. La pistola è stata un di più; cosi, come per una gara... per scherzare anche materialmente col fuoco!. (L. Pirandello, «Il giuoco delle parti»)

L'ingegnere sorrise, era un lottatore a cui piaceva scherzare col fuoco. (V. Pratolini, «Metello»)

«Come giudichi quelli che fanno il doppio giuoco?» «Gente disonesta». (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

«Vedi, potrebbero accorgersi che io faccio il doppio gioco con te, e allora mi torturerebbero per sapere dove sei nascosta...». (G. Scerbanenco, «Doppio gioco»)

Ma, proprio quando la lotta per la supremazia sulla società feudal-cristiana si delinea fra Chiesa e Impero, entrano in giuoco altri elementi di diverso carattere, i quali profittano del dissidio per farsi strada. (L. Salvatorelli, «Profilo della storia d'Europa»)

Il barone credette che mentisse; che lei suo zio, sua madre si fossero accordati per farsi giuoco di lui. (A. Fogazzaro, «Daniele Cortis»)

...perciò l'Academia dei Sillografi reputa essere espedientissimo che gli uomini si rimuovano dai negozi della vita... sottentrando le macchine in loro scambio... L'intento... sarà di fare le parti e la persona di un amico, il quale non biasimi e non motteggi un amico assente; non lasci di sostenerlo quando l'oda riprendere o porre in giuoco.... (G. Leopardi, «Operette morali»)

Pare che Sturzo sia stato oggi definitivamente travolto e che abbia subito il giuoco di Vaticano da una parte, del fascismo dall'altra. (P. Gobetti, «La rivoluzione liberale»)

Leone. — Verso le due, tu sognerai di schiacciare tra i denti una lucertola... Positivo effetto dei liquori bevuti a una cert'ora dopo il pasto. (L. Pirandello, «Il giuoco delle parti»)