giovinezza

«Sai perché vedo rosa? Perché in Tunisia, in Sicilia... le pallottole fischiavano... Io ho troppe cose da fare, non ho tempo per morire!». (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

— Ne domandiamo a Clenezzi, e Clenezzi, rosso come un Bacco, c'impasticcia che l'ha veduto anche stamattina, che va benissimo. (A. Fogazzaro, «Daniele Cortis»)

La Principessa divenne rossa in viso come brace. (I. Calvino, «Fiabe italiane»)

La contessa Tarquinia, rossa come una bragia, stava dicendo.... (A. Fogazzaro, «Daniele Cortis»)

...Poer'omo, diviense rosso dalla vergogna come un carbone acceso. (G. Nerucci, «Sessanta novelle popolari montatesi»)

Cosi dicendo, la giovinetta si fé' rossa come una ciliegia, e con atto leggiadro nascose il volto nel seno ad una delle sue donne. (A. G. Barrili, «Capitan Dodéro»)

— Ma io... — balbettò Merizzi, rosso come un gallo. (E. Cast elnuovo, «L'onorevole Paolo Leonforte»)

Fuori giornali, fuori lettere, fuori note. B., rosso come un gambero, guardava in fretta e furia carte e carte, le buttava per terra, sui sedili, sulle gambe degli amici. (A. Fogazzaro, «Daniele Cortis»)

Carlo. — Stai proprio benone. Sei rossa come una melagrana. (G. Fertoli, «Dichiarazione»)

...Una bocca rossa come un fior di melograno, dei capelli che sembravano oro filato. (F. Perri, «Emigranti»)

L'avvocato, rosso come un papavero, voleva protestare. (A. Fogazzaro, «Daniele Cortis»)

Si fece rossa come un papavero (G, Verga, «Mastro-don Gesualdo»).

Quando poi i superiori lo apostrofarono con quel «tu»... diventava rosso come un tacchino. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

A sentirsi chiamar Polendina, compar Geppetto diventò rosso come un peperone dalla bizza. (C. Collodi, «Le avventure di Pinocchio»)

Il barone Zacco, rosso come un peperone, rientrò dal balcone. (G. Verga, «Mastro-don Gesualdo»)

Ed è diventato rosso, come un pinocchio, sopra gli zigomi. (E. Vittorini, «Il garofano rosso»)

— Vien qua, vien qua, — gridò comare Sidora, rossa come un pomodoro.... (G. Verga, «Novelle rusticane»)

L'Elisa diventò rossa come una vampa, fece un cipìglio nero e cavò l'orologio, una cipolletta d'argento. (A. Fogazzaro, «L'orologio di Lisa»)

...Il quale finse di non accorgersene, rosso al par di un gallo. (G. Verga, «Mastro-don Gesualdo»)

Sono sempre stata fiera e ci vuol poco a farmi montare il sangue alla testa, allora vedo rosso. (A. Moravia, «La ciociara»)

Non pochi... si erano illusi di riprendere la vita comoda d'un tempo... ma ora cominciavano a veder rosso. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

Frangipane. — Lei mi confonde: nel liceo, io sono l'ultima ruota del carro. (L. Sciascia, «L'onorevole»)

Non riusciva a sopportare d'essere trattato come l'ultima ruota del carro. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

Se per arrivare allo scopo occorreva ungere le ruote, non badavano alla spesa. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

Rosaura. — Meritereste, che io vi voltasse le spalle. (C. Goldoni, «Le donne curiose»)

I giovanotti di famiglia agiata, anche se avevano voltato le spalle agli studi, non volgevano però le spalle ai balli. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

Mi trovavo vicino al vecchio Marino Canale, che da quarant'anni comandava il piccolo piroscafo che fa la spola tra Napoli e Capri. (C. Malaparte, «La pelle»)

Per la strada l'idea di dichiararsi gli aveva fatto la spola nel capo, ma alla fine aveva deciso che neppure questa volta avrebbe parlato. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

I fascisti, già da qualche giorno, se l'erano squagliata tutti come scoiattoli. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

Ormai la tessera del fascio gli stava talmente sullo stomaco, che per le feste nazionali era capace di chiudersi in casa l'intera giornata. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

A chi appaiono espressioni superate? All'uomo della strada certamente no («La nuova questione della lingua»).

«...Ormai al rassegnato uomo della strada non restava che convertire in umorismo le rotonde frasi, che per un ventennio avevano martellato le orecchie di quaranta e più milioni di italiani».

A dire il vero... l'uomo di strada ripiega sulle proprie difficoltà e sulle proprie sventure («Paese sera», 14 maggio 1977).

Affermava di sapere con certezza che nelle carceri non c'erano tedeschi. La custodia... era affidata a persone pronte a scappare come lepri al primo segnale di pericolo. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

Gabriele scattò:

Poi quando sarà una ragazza, ti romperà le scatole come faccio io con mia madre. (N. Ginzburg, «È stato così»)

La guerra era agli sgoccioli.... (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

Tutto l'ambiente sembra percorso da un nuovo desiderio di divertirsi, e la festa al suo culmine piuttosto che agli sgoccioli. (A. Bonsanti, «La buca di San Colombano»)

«Ormai», disse Biagio, siamo agli sgoccioli, la settimana entrante bisognerà ritornare a Catania». (E. Patti, «Un bellissimo novembre»)

Il coraggio non era mai stato la sua dote precipua; e questi erano tempi di ferro. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

Carlo Bonola (1858—1925) impiegato delle Ferrovie, ma anche giornalista a tempo perso, non tradì l'avida passione per il teatro, e fu uno dei più fecondi e applauditi autori di commedie. (S. Pagani, «Il teatro milanese»)

Io davo a Giorgina lezioni di pittura, a tempo perso. (L. Pirandello, «Novelle per un anno»)

L'avvocato, che aveva un notevole patrimonio personale, esercitava la professione a tempo perduto e non passava mai più di due o tre ore per giorno in studio. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

A raccontare questo episodio fu una donna di San Frediano, dove si erano recati gli insegnanti della «scuola per genitori», piantando le tende in via d'Ardiglione.... (E. Altavilla, «Processo ai genitori»)

Giulio arrivava ogni giorno al Torino... ma non aveva piantato le tende al caffè come Giordano. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

Quanto alle scarpe rotte e agli indumenti logori, era un terno al lotto se il soldato riusciva ad averne il cambio. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

«In certi momenti mi viene il terrore che il giuoco sia fatto. Anche l'avvocato Scaranari è a terra...». (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

Avvertite che i pezzi principali dell'Opera sono due... Se questi pezzi si perdono, l'Opera è a terra. (G. Verdi, «Autobiografia dalle lettere»)

A questo punto, mentre cominciavo ad ammirarlo e quasi a fare il tifo per lui, si rese conto di quel che aveva detto. (B. Gasperini, «Rosso di sera»)

Le trovava quasi sempre intente a giuocare... mentre Rosa... seguiva le mosse, facendo invariabilmente il tifo per la madre. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

...al suo paese tutti sono in ascolto e fanno il tifo per lei, successo straordinario.... (U. Facco de Lagarda, «Cronache cattive»)

Si levò lontano una starna, passarono a tiro due tortore... ma nessuno sparò: volevano la lepre. (P. Sissa, «Caccia alla lepre»)

Di giorno in giorno si attendeva che l'armata italo-germanica... che era ormai a un tiro di schioppo da Alessandria, facesse il balzo decisivo verso il delta del Nilo. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)