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Толкование Перевод

61 mezzo

"equipment, device, medium;

Medium;

meio"

* * *

1. adj half

uno e mezzo one and a half

mezz'ora half-hour

le sei e mezzo half-past six

mezzo chilo a half kilo

a mezza strada halfway

di mezza età middle-aged

2. adv half

3. m ( parte centrale) middle

( metà) half

( strumento) means sg

( veicolo) means sg of transport

prendere un mezzo pubblico use public transport

mezzi pl di comunicazione di massa mass media

mezzi pl di pagamento means of payment

per mezzo di by means of

a mezzo posta by post,

in mezzo a due persone, due libri between

in mezzo a quei documenti in the middle of or among those papers

in mezzo alla stanza in the middle of the room

nel mezzo di in the middle of

giusto mezzo happy medium

* * *

mezzo¹ agg. (non com.)

1 (di frutta, marcio) rotten: pera mezza, rotten pear

2 (fradicio) soaked, drenched

3 (fig.) (corrotto) rotten, corrupt.

mezzo² agg.

1 half: mezza bottiglia di vino, half a bottle of wine; una bottiglia e mezza di vino, one and a half bottles of wine; mezza dozzina di volte, half a dozen times; mezz'ora al giorno, half an hour a day; mezz'ora prima di colazione, half an hour before lunch; è lontano un mezzo chilometro, it is (about) half a kilometre away; ho letto mezzo libro, I have read half the book; in questa prima mezz'ora parleremo di musica, in this first half hour we will talk about music; un pavimento mezzo bianco e mezzo nero, a floor half white and half black; mezza Quaresima, Mid-Lent // a mezza voce, in a low voice

2 (indicante approssimazione) half: mezzo trionfo, half victory; una mezza verità, a half truth; una mezza promessa, a half promise; avevo una mezza intenzione, una mezza idea di venire, I had half a mind to come; c'è stata una mezza discussione in ufficio, ma poi tutto si è sistemato, there was a bit of an argument in the office but then everything was sorted out; questa mela è mezza marcia, this apple is half rotten; è mezza matta, she's a bit crazy; lo spettacolo è stato un mezzo fiasco, the performance was a bit of a fiasco

3 (medio) middle; medium (attr.): mezza altezza, medium height; mezza età, middle age: una persona di mezza età, a middle-aged person; incontrarsi a mezza strada, to meet half way

◆ s.m.

1 (metà) half*: due mezzi fanno un intero, two halves make a whole; aveva due anni e mezzo, he was two and a half (years old); bevvero due litri e mezzo di vino, they drank two and a half litres of wine; aggiungere un cucchiaio e mezzo di olio, add a spoon and a half of oil; sono le tre e mezzo, it is half past three

2 (centro, punto mediano) middle, centre: nel mezzo della notte, in the middle of the night (o at dead of night); nel bel mezzo del giardino, in the very middle of the garden; ce ne andammo nel bel mezzo della festa, we left right in the middle of the party; tieniti nel mezzo della strada, keep to the middle of the road

◆ avv. half: paesi ancora mezzo distrutti dalla guerra, countries still half destroyed by the war.

◆ FRASEOLOGIA: in mezzo a, (fra molti) among, (fra due) between, (nel centro di) in the middle of: lo vide in mezzo alla folla, he saw him among the crowd; il proiettile lo colpì in mezzo agli occhi, the bullet hit him right between the eyes; c'è un obelisco in mezzo alla piazza, there's an obelisk in the middle of the square; ovunque vada me lo trovo sempre in mezzo ai piedi, wherever I go I always find him in my way // mezzo e mezzo, so-so // fare le cose a mezzo, to do things by halves; lasciare a mezzo un lavoro, to leave a job half finished; questa bistecca è troppo grande: facciamo a mezzo?, this steak is too big for me, why don't we take half each?; fare a mezzo, (dividere una spesa) to go fifty-fifty // di mezzo, in the middle: il posto di mezzo, the seat in the middle // levare di mezzo qlcu., to get rid of s.o.; levare di mezzo qlco., to take sthg. out of the way: bisognerà levarlo di mezzo, we'll have to get rid of him; leva di mezzo quelle valigie, take those suitcases out of the way; levati di mezzo, get out of the way // sono tutti amici finché non ci sono di mezzo i soldi, they are all friends just as long as there is no money involved // non deve andarci di mezzo chi è innocente, someone who is innocent shouldn't have to lose out // mettersi di mezzo, to intervene (o to interfere); fate quello che volete basta che non mi mettiate in mezzo, do what you want but just don't involve me.

mezzo³ s.m.

1 (strumento) means; (apparato) equipment: mezzi di comunicazione, di produzione, means of communication, of production; mezzi audiovisivi, audio-visual equipment; mezzi leciti, illeciti, legal, illegal means; con mezzi disonesti, by foul means; questo era l'unico mezzo per raggiungerlo, this was the only way (o means) of reaching him // (econ.): mezzo di scambio, medium of exchange; mezzi di pagamento, means of payment // (dir.) mezzo di prova, (piece of) evidence // a mezzo posta, by post; a mezzo ferrovia, by rail // per mezzo di, by (o by means of), (attraverso) through: lo ebbi per mezzo di un mio amico, I got it through a friend of mine; mi fu consegnato per mezzo di un fattorino, it was delivered to me by messenger; spedire merci a mezzo corriere, to send (o ship) goods through a carrier // il fine giustifica i mezzi, the end justifies the means // non c'è mezzo di saperlo, there is no way of knowing

2 (spec. pl.) mezzi (di trasporto), means of transport, transport: viaggiare con i mezzi pubblici, to travel by public transport; riuscimmo ad arrivare al villaggio con dei mezzi di fortuna, we managed to reach the village travelling by whatever transport was available

3 (fis.) medium: l'elettricità si propaga più o meno rapidamente secondo il mezzo, electricity travels more or less quickly according to the conductor; i raggi di luce si rifrangono passando da un mezzo a un altro, rays of light are refracted when they pass from one medium to another

4 pl. (denaro) means, money [U]; funds: una persona con mezzi, a person of means; egli ha molti mezzi, he is well off; vivere al di sopra dei propri mezzi, to live beyond one's means; prima di affrontare quella spesa bisognerà reperire i mezzi, before meeting that expense we shall have to find the funds.

* * *
I ['mɛddzo] sm
(strumento) means sg, (metodo) means, way

mezzi di produzione — means of production

per mezzo di — by means of, through

per mezzo della nuova tecnologia — by means of new technology

a mezzo corriere — by carrier

cercherò di ottenere il posto con qualsiasi mezzo — I'll try to get the job by whatever means

non c'è mezzo di fermarlo — there's no way of stopping him

ci siamo arrangiati con mezzi di fortuna — we managed as best we could

- mezzi di comunicazione

- mezzi di comunicazione di massa

- mezzi pubblici

- mezzi di trasporto
II mezzo (-a)
1. agg

1) half

mezza bottiglia di vino — half a bottle of wine

una mezza bottiglia di vino — a half-bottle of wine

una mezza dozzina di uova — half a dozen eggs

ha lasciato mezzo panino — he left half of his sandwich

c'era mezza città al concerto — half the town was at the concert

mi ha fatto una mezza promessa — he half-promised me

aver una mezza idea di fare qc — to have half a mind to do sth

è venuto mezzo mondo — just about everybody was there

è stato un mezzo scandalo — it almost caused a scandal

me l'ha detto a mezza voce — he said it to me in an undertone

non mi piacciono le mezze misure — I don't like half measures

mezz'ora — mezzora

2)

(medio) di mezza età — middle-aged

un uomo di mezza età — a middle-aged man

un soprabito di mezza stagione — a spring (o autumn) coat

2. avv

half-

mezzo pieno/vuoto ecc — half-full/empty ecc

mezzo morto — half-dead

3. sm

1) (metà) half

un chilo e mezzo — a kilo and a half, one and a half kilos

è l'una e mezzo — it's half past one

una volta e mezzo più grande — one and a half times bigger

2) (parte centrale) middle

nel mezzo della piazza — in the middle of the square

il sedile di mezzo — the middle seat

la porta di mezzo — the middle door

in mezzo a — in the middle of, (folla) in the midst of

era in mezzo alla strada — he was in the middle of the road

nel bel mezzo (di) — right in the middle (of)

3)

(fraseologia) esserci di mezzo — (ostacolo) to be in the way

quando ci sono di mezzo i numeri non ci capisco più niente — when numbers are involved I get completely lost

non voglio andarci di mezzo — I don't want to suffer for it

mettersi di mezzo — to interfere

non mettermi in mezzo! — don't drag me into it!

è meglio non porre tempo in mezzo — it'd be better not to delay

togliere di mezzo — (persona, cosa) to get rid of, (fam : uccidere) to bump off

levarsi o togliersi di mezzo — to get out of the way

il giusto mezzo — the happy medium

non c'è una via di mezzo — there's no middle course

* * *
I 1. ['mɛddzo]
aggettivo

1) half

- a mela — half apple

una -a dozzina di uova — a half-dozen eggs

mezzo litro — a half-litre, half a litre

- a aspirina — half an aspirin

mezz'ora — half hour, half an hour

- a giornata — half day

due tazze e -a — two and a half cups

ha sei anni e mezzo — he's six and a half

un'ora e -a — an hour and a half

le due e -a — half past two

2) (medio) middle

- a età — middle age

un uomo di -a età — a middle-aged man

3) (con valore attenuativo)

avere una -a intenzione di fare — to have half a mind to do

fare una -a promessa a qcn. — to make a half promise to sb
2.
sostantivo maschile

1) (metà) half*

tre -i — mat. three halves

2) (punto centrale) middle, centre BE, center AE

3) (momento centrale) middle

nel mezzo della notte — in the middle o dead of the night

nel bel mezzo della cena — right in the middle of dinner

4) in mezzo a (fra due) between; (fra molti) among; (nella parte centrale) in the middle of

mettersi in mezzo — fig. (intervenire) to come between, to intervene; (intromettersi) to interfere

essere messo in mezzo — fig. to be caught in the middle

5) di mezzo

togliere o levare di mezzo to get rid of; (uccidere) to do in colloq.; levati di mezzo! get out of my way! andarci di mezzo to get involved, to be caught up; mettere di mezzo qcn. — to involve sb., to bring sb. into

6) a mezzo

lasciare un lavoro a mezzo — to leave a job half finished

fare a mezzo — to go halves
3.
avverbio half

mezzo addormentato — half asleep

essere mezzo morto — to be half-dead o as good as dead

essere mezzo matto — to have screw loose

mezzo punto — mezzopunto

- a manica — mezzamanica

- a pensione — half board

- a stagione — = autumn or spring

••

mezzo e mezzo, mezz'e mezzo — half-and-half; (così così) so-so

il giusto mezzo — the golden mean, the happy medium

- e misure — half-measures

mezzo mondo — a load o whole lot of people

parlare senza -i termini — not to mince matters o one's words
II 1. ['mɛddzo]
sostantivo maschile

1) (modo di procedere) means*

con ogni mezzo — by every possible means, by fair means or foul

tentare ogni mezzo — to do one's utmost

2) biol. fis. medium*

3) (veicolo) means of transport

- i pubblici — public transport

4) per mezzo di, a mezzo by means of, through

a mezzo stampa — through the medium of the press

a mezzo posta — by post
2.
sostantivo maschile plurale mezzi (risorse finanziarie) means, funds

avere -i — to be in funds o well off

vivere al di sopra dei propri -i — to live beyond one's means

mezzo anfibio — mil. amphibian

mezzo d'assalto — mil. assault craft

mezzo corazzato — armoured BE o armored AE vehicle

mezzo pesante — heavy lorry

mezzo da sbarco — mil. landing craft

- i di comunicazione (di massa) — (mass) media

••

il fine giustifica i -i — prov. the end justifies the means

* * *

mezzo¹

/'mεddzo/ ⇒ 13

I aggettivo

1 half; - a mela half apple; una -a dozzina di uova a half-dozen eggs; mezzo litro a half-litre, half a litre; - a aspirina half an aspirin; mezz'ora half hour, half an hour; - a giornata half day; due tazze e -a two and a half cups; ha sei anni e mezzo he's six and a half; un'ora e -a an hour and a half; le due e -a half past two

2 (medio) middle; - a età middle age; un uomo di -a età a middle-aged man

3 (con valore attenuativo) avere una -a intenzione di fare to have half a mind to do; fare una -a promessa a qcn. to make a half promise to sb.

II sostantivo maschile

1 (metà) half*; tre -i mat. three halves

2 (punto centrale) middle, centre BE, center AE

3 (momento centrale) middle; nel mezzo della notte in the middle o dead of the night; nel bel mezzo della cena right in the middle of dinner

4 in mezzo a (fra due) between; (fra molti) among; (nella parte centrale) in the middle of; mettersi in mezzo fig. (intervenire) to come between, to intervene; (intromettersi) to interfere; essere messo in mezzo fig. to be caught in the middle

5 di mezzo togliere o levare di mezzo to get rid of; (uccidere) to do in colloq.; levati di mezzo! get out of my way! andarci di mezzo to get involved, to be caught up; mettere di mezzo qcn. to involve sb., to bring sb. into

6 a mezzo lasciare un lavoro a mezzo to leave a job half finished; fare a mezzo to go halves

III avverbio

half; mezzo addormentato half asleep; essere mezzo morto to be half-dead o as good as dead; essere mezzo matto to have screw loose

IDIOMS

mezzo e mezzo, mezz'e mezzo half-and-half; (così così) so-so; il giusto mezzo the golden mean, the happy medium; - e misure half-measures; mezzo mondo a load o whole lot of people; parlare senza -i termini not to mince matters o one's words

\

COMPOUNDS

mezzo punto → mezzopunto; - a manica → mezzamanica; - a pensione half board; - a stagione = autumn or spring.

————————

mezzo²

/'mεddzo/

I sostantivo m.

1 (modo di procedere) means*; con ogni mezzo by every possible means, by fair means or foul; tentare ogni mezzo to do one's utmost

2 biol. fis. medium*

3 (veicolo) means of transport; - i pubblici public transport

4 per mezzo di, a mezzo by means of, through; a mezzo stampa through the medium of the press; a mezzo posta by post

II mezzi m.pl.

(risorse finanziarie) means, funds; avere -i to be in funds o well off; vivere al di sopra dei propri -i to live beyond one's means

IDIOMS

il fine giustifica i -i prov. the end justifies the means

\

COMPOUNDS

mezzo anfibio mil. amphibian; mezzo d'assalto mil. assault craft; mezzo corazzato armoured BE o armored AE vehicle; mezzo pesante heavy lorry; mezzo da sbarco mil. landing craft; - i di comunicazione (di massa) (mass) media.

Dizionario Italiano-Inglese > mezzo
62 nuvola

f cloud

fig cadere dalle nuvole be taken aback

* * *

nuvola s.f. cloud (anche estens.): nuvole di pioggia, rain clouds; nuvola passeggera, passing cloud (anche fig.); nuvole tempestose, storm clouds; nuvola di fumo, di polvere, cloud of smoke, of dust; avvolto nelle nuvole, hidden by (o covered with) clouds; cielo coperto di nuvole, sky covered with clouds (o overcast sky); cielo senza una nuvola, cloudless sky; il vento spazzò via le nuvole, the wind drove away the clouds // aver la testa nelle nuvole, to have one's head in the clouds // quando me l'hanno detto sono cascato dalle nuvole, when they told me, I was astounded // vivere nelle nuvole, to live in cloud-cuckoo-land.

* * *
['nuvola]
sostantivo femminile

1) meteor. cloud

nuvola temporalesca — stormcloud

un cielo senza -e — a cloudless sky

2) (di polvere, fumo) cloud, haze

••

essere nelle -e, avere la testa fra le -e — to have one's head in the clouds

scendere dalle -e — to come back to earth

* * *

nuvola

/'nuvola/

sostantivo f.

1 meteor. cloud; nuvola temporalesca stormcloud; un cielo senza -e a cloudless sky

2 (di polvere, fumo) cloud, haze

IDIOMS

essere nelle -e, avere la testa fra le -e to have one's head in the clouds; scendere dalle -e to come back to earth.

Dizionario Italiano-Inglese > nuvola
63 staccare

"to detach, to disjoin;

Ablösen;

revezar"

* * *

remove, detach

electronics unplug

telecommunications staccare il ricevitore lift the receiver

* * *

staccare v.tr.

1 to take* (off); to remove; to take* out; to detach; to cut* off; ( strappare) to tear* off, to pull off; to tear* out, to pull out; ( tirar giù) to take* down: staccare un quadro dalla parete, to take down a picture from the wall; staccare un bottone, to pull off a button; staccare un pezzo da qlco., to cut (o to break) a piece off sthg.; staccare un pezzo di qlco., to detach (o to cut off o to break off) a piece of sthg.; staccare una tenda, to take down a curtain; staccare la tappezzeria, to tear (o to pull) the wallpaper off; staccare un fiore da una pianta, to pick a flower from a plant; staccare una pagina, to remove (o to tear out) a page; staccare un'etichetta, to remove a label; staccare un assegno dal libretto, to tear off a cheque (o to tear a cheque out of the chequebook); staccare un assegno, ( scriverlo) to write a cheque; ( emetterlo) to draw (o to make out) a cheque // (fin.) staccare una cedola, to detach a coupon // (aut.) staccare la frizione, to release the clutch

2 ( sciogliere, slegare) to loosen, to unfasten; to untie, to undo*; ( sganciare) to unhook: staccare una barca, to untie a boat; staccare i buoi, to unyoke the oxen; staccare un cane dalla catena, to let a dog off its chain; staccare i cavalli da una carrozza, to unharness the horses (from a coach); staccare un rimorchio, to unhook a trailer; (ferr.) staccare una vettura, to uncouple a coach

3 ( scostare) to move away: staccare un tavolo dal muro, to move a table away from the wall

4 ( separare) to separate: staccarono il bambino dalla madre, they separated the child from its mother; staccare una questione dall'altra, to separate one issue from the other // staccare le parole, to enunciate carefully // (mus.) staccare le note, to play staccato

5 ( togliere) to disconnect: staccare la spina del telefono, to disconnect (o to unplug) the phone; staccare la corrente, to turn (o to switch) the current off; la spina è staccata, the plug is disconnected (o unplugged); staccare la spina, (med.) ( a malato terminale) to switch off, to disconnect the life-support system; (fig.) ( fermarsi, riposarsi) to switch off // non riesco a staccare gli occhi, lo sguardo da..., (fig.) I cannot take my eyes off...

6 ( distanziare) to outdistance, to leave* behind: il corridore ha staccato il gruppo, the runner has left the group behind

◆ v. intr.

1 ( spiccare, risaltare) to stand* out: quella figura non stacca bene dal fondo, that figure does not stand out very well (against its background); il rosso stacca bene sul nero, red stands out well against black

2 (fam.) ( cessare il lavoro) to knock off, to go* off duty: in questa azienda i lavoratori staccano alle cinque, workers knock off at five in this firm.

◘ staccarsi v.intr.pron.

1 to come* off, to break* off; to come* out; to get* detached: quel francobollo non si stacca, that stamp won't come off; questo chiodo si sta staccando, this nail is coming out; un ramo si staccò dall'albero, a branch broke off the tree; s'è staccato un bottone, a button has come off; la tappezzeria si era staccata in più punti, the wallpaper had come off in several places; si è staccata l'etichetta, the label has come off

2 ( sciogliersi, slegarsi) to break* loose, to break* away; ( sganciarsi) to get* unhooked, to come* unhooked: il cane è riuscito a staccare dalla catena, the dog managed to break loose from the chain; la nave si è staccata dall'ormeggio, the ship broke loose from her moorings; il rimorchio si è staccato, the trailer broke away (o came unhooked)

3 ( scostarsi) to get* away, to move away: staccati dal muro, get (o move) away from the wall

4 ( separarsi) to leave * (s.o., sthg.), to part: quando arrivò il treno, non sapeva staccare da sua madre, when the train arrived, he could hardly bring himself to leave (o to part from) his mother

5 ( abbandonare, allontanarsi) to detach oneself; (da vizi ecc.) to give* up (s.o., sthg.): non sa staccare da questa abitudine, he cannot give up (o break himself of) this habit; staccare dai piaceri del mondo, to detach oneself from wordly pleasures (o to turn one's back on the world)

6 ( distanziare) to pull ahead (of s.o., sthg.): tre cavalli si staccarono dal gruppo, three horses pulled ahead of the group

7 ( essere differente) to differ, to be different: la riproduzione si stacca molto dall'originale, the reproduction differs greatly from the original.

* * *
[stak'kare]
1. vt

1)

(togliere) staccare (da) — to remove (from), take (from), (quadro) to take down (from), (foglio, pagina) to tear out (of), remove (from)

ha staccato una pagina dal quaderno — he tore a page out of the exercise book

hai staccato l'etichetta dal dischetto? — did you remove the label from the disk?

stacca la sedia dal muro — pull the chair away from the wall

staccare la televisione/il telefono — to disconnect the television/the phone

se non paghi ti staccheranno il telefono — if you don't pay they'll disconnect your phone

ho staccato il telefono perché la bambina dormiva — I unplugged the phone because the baby was sleeping

staccare un assegno — to write a cheque

non riusciva a staccare gli occhi da quella scena — he could not take his eyes off the scene before him

2) (separare), anche fig to separate, divide, (buoi) to unyoke, (cavalli) to unharness

staccare la locomotiva dal treno — to uncouple the locomotive from the train

staccare le parole — to pronounce one's words clearly

staccare le note Mus — to play staccato

3) (Sport: distanziare) to leave behind

2. vi (aus avere)

1) (risaltare) to stand out

2) (fam : finire di lavorare) to knock off

3. vip (staccarsi)

1) (venir via: bottone) to come off, (foglio) to come out, (sganciarsi) to break loose

mi si è staccato un bottone della camicia — a button has come off my shirt

2)

(persona) staccarsi da — (allontanarsi) to move away from, (dalla famiglia) to leave

non si stacca mai dalla televisione — he's always glued to the television

* * *
[stak'kare] 1.
verbo transitivo

1) [ persona] to tear* out [tagliando, assegno]; to peel off [ etichetta]; to take* down [ quadro]; [ vento] to blow* off [ foglie]

2) (sganciare) to untie [cane, cavallo]

staccare un vagone da un treno — to uncouple a carriage from a train

3) (far risaltare) to articulate [ parole]

4) (separare) to turn away, to drive* away [ persona]

staccare qcs. con un morso — to bite sth. off

5) (allontanare)

staccare un tavolo dal muro — to move a table away from the wall

6) sport (distanziare) [ corridore] to pull ahead of, to outdistance [ gruppo]

7) (disinserire) to switch off [ elettrodomestico]; to disconnect [ telefono]; to turn off [ corrente]; to pull out [ spina]; to disengage [ frizione]
2.
verbo intransitivo (aus. avere)

1) (smettere di lavorare) to knock off

stacchiamo un momento! — let's take a break!

2) (risaltare) [ colore] to stand* out

3) cinem.

staccare su — [ macchina da presa] to cut to
3.
verbo pronominale staccarsi

1) [tagliando, foglio] to come* away; [bottone, tappezzeria] to come* off; [etichetta, vernice] to peel off; [ quadro] to come* off its hook

2) (separarsi) [ persona] to detach oneself

-rsi da qcn., qcs. — to let go of sb., sth

3) (scostarsi) to move away; (sollevarsi)

- rsi da terra — [ aereo] to leave the ground

* * *

staccare

/stak'kare/ [1]

I verbo transitivo

1 [ persona] to tear* out [tagliando, assegno]; to peel off [ etichetta]; to take* down [ quadro]; [ vento] to blow* off [ foglie]

2 (sganciare) to untie [cane, cavallo]; staccare un vagone da un treno to uncouple a carriage from a train

3 (far risaltare) to articulate [ parole]

4 (separare) to turn away, to drive* away [ persona]; staccare qcs. con un morso to bite sth. off

5 (allontanare) staccare un tavolo dal muro to move a table away from the wall

6 sport (distanziare) [ corridore] to pull ahead of, to outdistance [ gruppo]

7 (disinserire) to switch off [ elettrodomestico]; to disconnect [ telefono]; to turn off [ corrente]; to pull out [ spina]; to disengage [ frizione]

II verbo intransitivo

(aus. avere)

1 (smettere di lavorare) to knock off; stacchiamo un momento! let's take a break!

2 (risaltare) [ colore] to stand* out

3 cinem. staccare su [ macchina da presa] to cut to

III staccarsi verbo pronominale

1 [tagliando, foglio] to come* away; [bottone, tappezzeria] to come* off; [etichetta, vernice] to peel off; [ quadro] to come* off its hook

2 (separarsi) [ persona] to detach oneself; -rsi da qcn., qcs. to let go of sb., sth.

3 (scostarsi) to move away; (sollevarsi) - rsi da terra [ aereo] to leave the ground.

Dizionario Italiano-Inglese > staccare
64 testa

f head

a testa each, a head

alla testa di at the head of

essere in testa lead

* * *

testa s.f.

1 head: la testa mi duole terribilmente, my head aches dreadfully (o I have a splitting headache); mal di testa, headache; chinare la testa, to bend (o to bow) one's head; scrollare, sollevare la testa, to shake, to raise one's head; tagliare la testa a qlcu., to cut (o to chop) s.o.'s head off (o to behead s.o.); cadere a testa in giù, to fall headlong; tuffarsi a testa in giù, to dive head first; mi mise la testa sulla spalla, she laid her head on my shoulder; avere il cappello in testa, to be wearing one's hat; si mise in testa il cappello e uscì, he put his hat on and went out; si è ferito alla, rotto la testa contro lo spigolo del tavolo, he cut his head on the edge of the table; gli diedero una botta in testa, they hit him on the head; quando lo vide girò la testa da un'altra parte, when he saw him he looked the other way // testa di rapa, di legno, ( persona ottusa) block-head (o dolt o ass); testa dura, ( persona ostinata) stubborn person; testa quadrata, ( persona equilibrata) well-balanced person; testa vuota, fool: è una testa vuota, he has a thick head; essere una testa calda, to be hot-headed (o impulsive); avere una bella testa, ( essere intelligente) to have a fine brain // (mus.) voce di testa, first voice

2 ( persona, individuo) head: ci sono troppe teste coinvolte nella decisione, there are too many people involved in the decision // a testa, per head (o a head o each): staremo svegli due ore a testa, we'll each stay awake for two hours; vi spettano tre copie a testa, there are three copies each (o per head o a head); si mangiarono un pollo a testa, they ate a chicken each; cento euro a testa, one hundred euros a head; pagare un tanto a testa, to pay so much per head (o each)

3 ( testata) head: la testa del letto, the bedhead (o headboard); la testa di un chiodo, di uno spillo, the head of a nail, of a pin; testa d'aglio, head of garlic // (mil.): testa di ponte, bridgehead; testa di sbarco, beachhead // (mecc.): testa a croce, crosshead; testa di biella, big end; testa del cilindro, cylinder head; battere, picchiare in testa, to knock; battito in testa, knocking

4 (ferr.) vettura di testa, the first carriage, the carriage at the front of the train; la carrozza ristorante è in testa, the restaurant car is at the front of the train; stazione di testa, terminal station

5 (zool.) testa di rame, ( Agkistrodon contortrix mokasen) copperhead.

◆ FRASEOLOGIA: avere la testa tra le nuvole, to have one's head in the clouds; il vino gli dà subito alla testa, wine goes straight to his head; speriamo che il successo non gli dia alla testa, let's hope that his success won't go to his head; non sa più dove andare a sbattere la testa, he doesn't know where to turn; mettere la testa a posto, to sort oneself out; spero che non vi passino altre idee strane per la testa, I hope you won't get any other strange ideas into your head; ma cosa ti è venuto, saltato in testa?, what has come over you?; avere la testa sulle spalle, to have one's (o a good) head on one's shoulders; avere debiti, lavoro fin sopra la testa, to be up to one's eyes in debt, in work; ne ho fin sopra la testa dei suoi discorsi, I have had all I can take of his speeches; mi ha fatto una testa così con le sue chiacchiere, he wore me out with his talking; mettere un'idea in testa a qlcu., to put an idea into s.o.'s head; mettersi un'idea in testa, to take an idea into one's head; fare di testa propria, to do sthg. off one's own bat (o to do sthg. one's own way); andare a testa alta, to hold one's head high; andò via a testa bassa, he walked away crestfallen (o hanging his head): la squadra lasciò il campo a testa bassa, the team were downhearted when they left the field; ''Ho perso il portafoglio!'' ''Ma dove hai la testa?'', ''I have lost my wallet'' ''What were you thinking of?''; essere fuori di testa, (fam.) non esserci con la testa, to be out of one's mind; andare fuori di testa, (fam.) to go off one's head, to go crazy; non avere la testa a posto, to be off one's head; nascondere la testa nella sabbia, to bury one's head in the sand; agire con la testa nel sacco, to act like a fool; perdere la testa, to lose one's head; piegare la testa di fronte all'evidenza, to bow to evidence; possiamo solo chinare la testa e obbedire, we'll just have to bow down (o to give in) and obey; non riesce a farsi entrare in testa la matematica, he just can't get maths into his head; non ha testa per la matematica, he has no head for maths; rompersi la testa per qlco., to rack one's brains for sthg.; tenere testa a qlcu., ( non sottomettersi) to stand up to s.o., ( mantenersi al passo) to keep up with s.o.; uscirne con la testa rotta, to have the worst of it // essere in testa, to be in the lead (o at the top): il nostro paese è in testa nella produzione di automobili, our country leads the field in car production; le Ferrari sono in testa, the Ferraris are in the lead; essere, passare in testa alla classifica, to be at, to move up to the top of the league; il suo nome è in testa alla lista dei ricercati, his name is at the top of the wanted list; andare in testa, to take the lead; essere in testa a tutti, to be ahead of everybody // essere alla testa di un corteo, to be heading a procession; essere alla testa di un esercito, di un'impresa commerciale, to be at the head of an army, of a business; essere alla testa di un partito, to be the leader of a party // testa a testa, neck and neck // teste di cuoio, special forces, anti-terrorist (police) forces, commando units; (in GB) SAS // (sport) testa di serie, seed, seeded player ∙ Per ulteriore esemplificazione vedere anche alla voce 'capo'.

* * *
['tɛsta]
sostantivo femminile

1) head

muovere la testa — to move one's head

coprirsi la testa — to cover one's head

lavarsi la testa — to wash one's hair

dalla testa ai piedi — from head to foot o toe

mal di testa — headache

a testa in giù, di testa — [cadere, tuffarsi] headfirst

a testa in giù — [ essere sospeso] upside down

mettersi il cappello in testa — to put on one's hat

a testa alta — (senza vergogna) with one's head held high

a testa bassa — (vergognandosi) with one's head bowed; (con grande impegno) [ lanciarsi] headfirst, headlong

sulle nostre -e — (per aria) over our heads

testa a testa — [lottare, scontrarsi] head to head; [correre, arrivare] neck and neck, nip and tuck AE

mettere una taglia sulla testa di qcn. — fig. to put a price on sb.'s head

2) fig. (mente)

avere in testa di fare — to have it in mind to do

avere qcs. in testa — to have sth. on one's mind

usare la testa — to use one's head

avere la testa altrove — to be miles away, to have one's mind elsewhere

è una bella testa — colloq. she's a great mind o a heavyweight

non ci sta (tanto) con la testa — colloq. he's not right in the head, he's not all there

3) (individuo)

a testa — each, per o a head

4) (estremità) (di treno, convoglio) front; (di corteo, fila) head, front; (di chiodo, spillo, fiammifero, martello) head

i vagoni di testa — the front carriages o cars

5) (comando)

il gruppo di testa — the leaders, the leading group

essere alla testa di — to be at the head of, to head [movimento, partito]

in testa a o alla testa di un corteo at the front o head of a procession; essere in testa (in elezioni, sondaggio, gara, classifica) to lead, to be in the lead, to have the lead; essere in testa a to head [ lista]; to be at the top of [ classifica]; la squadra in testa al campionato the leading team in the championship; passare in testa — to go into the lead, to take the lead

6) aut.

battere in testa — [ motore] to knock; [ automobile] to backfire

•

testa d'aglio — head of garlic

testa d'asino — mutton head

testa di biella — tecn. stub-end

testa calda — hothead, hotspur

essere una testa calda — to be hot-headed

testa di cavolo — colloq. cabbagehead, pinhead

testa di cazzo — volg. dickhead, prick

testa o croce — heads or tails

fare a testa o croce — to call heads or tails, to toss up, to flip a coin

testa di cuoio — mil. = member of a special anti-terrorist police team

testa dura — testa di legno

avere la testa dura — to be strongheaded

testa di legno — woodenhead, thickhead, blockhead

testa matta — madcap

testa di moro — dark chocolate

testa di morto — (teschio) death's head; entosostantivo maschile death's head moth

testa quadra — (persona testarda) bullhead, blackhead

testa quadrata — (persona razionale) squareheaded person

testa di rapa — colloq. testa di legno

testa di serie — sport seed

testa d'uovo — colloq. egghead

testa vuota — dimwit, rattle-brain, airhead AE, bubblehead AE

avere la testa vuota — to be in a vacuum

••

fare una testa così a qcn., fare la testa come un pallone a qcn. — to talk sb.'s head off

averne fin sopra la testa — to be tired o sick to death (di of), to have it up to there (di with)

avere la testa tra le o nelle nuvole to have one's head in the clouds; avere la testa sulle spalle o sul collo o a posto to have one's head screwed on, to have a good head on one's shoulders, to have all one's buttons colloq.; dare alla testa o far girare la testa a qcn. [alcol, lodi] to go to sb.'s head; [ successo] to go to sb.'s head, to turn sb.'s head; montarsi la testa to get big-headed, to have a swollen head; non montarti la testa don't let it go to your head; tenere testa a qcn. to be a match for sb.; far entrare qcs. in testa a qcn. to drill sth. into sb., to get o beat o drive sth. into sb.'s head; mettere la testa a posto to get oneself sorted out, to buck up one's ideas colloq.; mettere qcs. in testa a qcn. to put sth. into sb.'s head; mettersi in testa di fare to take it into one's head to do, to set one's mind on doing; mettersi in testa che to get the notion into one's head that; mettitelo bene in testa! get that into your (thick) skull! get it into your head once and for all! perdere la testa to go off one's head; fare qcs. di testa propria to do sth. on one's own initiative; fare (sempre) di testa propria to (always) do it one's own way; rompersi la testa (scervellarsi) to rack one's brains; essere fuori di testa colloq. to be as nutty as a fruit cake, to be out to lunch; andare fuori di testa, uscire di testa colloq. to go off one's head, to flip, to go (a)round the bend, to go bananas; fare uscire di testa qcn. colloq. to drive sb. (a)round the bend; ma sei fuori di testa? are you off your head? are you out of your mind? tagliare la testa al toro — to clinch the question once and for all

* * *

testa

/'tεsta/ ⇒ 4

sostantivo f.

1 head; muovere la testa to move one's head; coprirsi la testa to cover one's head; lavarsi la testa to wash one's hair; dalla testa ai piedi from head to foot o toe; mal di testa headache; a testa in giù, di testa [cadere, tuffarsi] headfirst; a testa in giù [ essere sospeso] upside down; mettersi il cappello in testa to put on one's hat; a testa alta (senza vergogna) with one's head held high; a testa bassa (vergognandosi) with one's head bowed; (con grande impegno) [ lanciarsi] headfirst, headlong; sulle nostre -e (per aria) over our heads; testa a testa [lottare, scontrarsi] head to head; [correre, arrivare] neck and neck, nip and tuck AE; mettere una taglia sulla testa di qcn. fig. to put a price on sb.'s head

2 fig. (mente) avere in testa di fare to have it in mind to do; avere qcs. in testa to have sth. on one's mind; usare la testa to use one's head; avere la testa altrove to be miles away, to have one's mind elsewhere; è una bella testa colloq. she's a great mind o a heavyweight; non ci sta (tanto) con la testa colloq. he's not right in the head, he's not all there

3 (individuo) a testa each, per o a head

4 (estremità) (di treno, convoglio) front; (di corteo, fila) head, front; (di chiodo, spillo, fiammifero, martello) head; i vagoni di testa the front carriages o cars

5 (comando) il gruppo di testa the leaders, the leading group; essere alla testa di to be at the head of, to head [movimento, partito]; in testa a o alla testa di un corteo at the front o head of a procession; essere in testa(in elezioni, sondaggio, gara, classifica) to lead, to be in the lead, to have the lead; essere in testa a to head [ lista]; to be at the top of [ classifica]; la squadra in testa al campionato the leading team in the championship; passare in testa to go into the lead, to take the lead

6 aut. battere in testa [ motore] to knock; [ automobile] to backfire

IDIOMS

fare una testa così a qcn., fare la testa come un pallone a qcn. to talk sb.'s head off; averne fin sopra la testa to be tired o sick to death (di of), to have it up to there (di with); avere la testa tra le o nelle nuvole to have one's head in the clouds; avere la testa sulle spalle o sul collo o a posto to have one's head screwed on, to have a good head on one's shoulders, to have all one's buttons colloq.; dare alla testa o far girare la testa a qcn. [alcol, lodi] to go to sb.'s head; [ successo] to go to sb.'s head, to turn sb.'s head; montarsi la testa to get big-headed, to have a swollen head; non montarti la testa don't let it go to your head; tenere testa a qcn. to be a match for sb.; far entrare qcs. in testa a qcn. to drill sth. into sb., to get o beat o drive sth. into sb.'s head; mettere la testa a posto to get oneself sorted out, to buck up one's ideas colloq.; mettere qcs. in testa a qcn. to put sth. into sb.'s head; mettersi in testa di fare to take it into one's head to do, to set one's mind on doing; mettersi in testa che to get the notion into one's head that; mettitelo bene in testa! get that into your (thick) skull! get it into your head once and for all! perdere la testa to go off one's head; fare qcs. di testa propria to do sth. on one's own initiative; fare (sempre) di testa propria to (always) do it one's own way; rompersi la testa (scervellarsi) to rack one's brains; essere fuori di testa colloq. to be as nutty as a fruit cake, to be out to lunch; andare fuori di testa, uscire di testa colloq. to go off one's head, to flip, to go (a)round the bend, to go bananas; fare uscire di testa qcn. colloq. to drive sb. (a)round the bend; ma sei fuori di testa? are you off your head? are you out of your mind? tagliare la testa al toro to clinch the question once and for all

\

COMPOUNDS

testa d'aglio head of garlic; testa d'asino mutton head; testa di biella tecn. stub-end; testa calda hothead, hotspur; essere una testa calda to be hot-headed; testa di cavolo colloq. cabbagehead, pinhead; testa di cazzo volg. dickhead, prick; testa o croce heads or tails; fare a testa o croce to call heads or tails, to toss up, to flip a coin; testa di cuoio mil. = member of a special anti-terrorist police team; testa dura → testa di legno; avere la testa dura to be strongheaded; testa di legno woodenhead, thickhead, blockhead; testa matta madcap; testa di moro dark chocolate; testa di morto (teschio) death's head; entosostantivo maschile death's head moth; testa quadra (persona testarda) bullhead, blackhead; testa quadrata (persona razionale) squareheaded person; testa di rapa colloq. → testa di legno; testa di serie sport seed; testa d'uovo colloq. egghead; testa vuota dimwit, rattle-brain, airhead AE, bubblehead AE; avere la testa vuota to be in a vacuum.

Dizionario Italiano-Inglese > testa
65 volare vi

[vo'lare]
(aus avere o essere)

1) (aereo, uccello, passeggero) to fly

far volare un aquilone — to fly a kite

2) (fig : tempo) to fly, go by very quickly, (notizie) to spread quickly, (pugni, insulti) to fly

quando ho sentito la notizia sono volato da lei — when I heard the news I rushed round to her place

il pallone è volato fuori dal campo — the ball flew off the pitch

volare in cielo o paradiso — (euf : morire) to go to heaven

3)

(allontanarsi) volare via — (cappello, fogli) to blow away, fly away o off, (fig : tempo) to fly

(cadere) volare giù — (vaso, persona) to fall

Dizionario Italiano-Inglese > volare vi
66 giusto

['dʒusto] giusto (-a)
1. agg

1) (persona, sentenza) just, fair

per essere giusto verso di lui o nei suoi confronti — in fairness to him, to be fair to him

non mi sembra giusto — it doesn't seem fair to me

non è giusto! vince sempre lui — it's not fair! he always wins

il giusto prezzo — the right price

il giusto mezzo — the happy medium

2) (calcolo, risposta) right, correct, (ragionamento) sound, (osservazione) apt, (misura, peso, ora) correct, exact

dobbiamo aspettare il momento giusto — we'll have to wait for the right moment

non trovo la parola giusta — I can't find the right word

tre ore giuste — exactly three hours

i tuoi stivali mi stanno giusti — your boots fit me perfectly

queste scarpe mi sono un po' troppo giuste — these shoes are a bit tight on me

giusto di sale — with enough o the right amount of salt

giusto di cottura — well-cooked

2. sm

1) righteous person
i giusti smpl the just, Rel the righteous
2)

(il dovuto) chiedere/dare il giusto — ask for/give what's right

3. avv

1) (proprio) just, exactly

arrivare giusto in tempo — to arrive just in time

sono arrivato giusto in tempo — I arrived just in time

volevo giusto te — you're just o exactly the person I wanted

saranno state giusto le quattro quando mi sono svegliato — it must have been exactly four o'clock when I woke up

ho finito giusto adesso — I've only just finished

è andato via giusto adesso — he's just left

giusto! — right!, of course!, (a proposito) that reminds me!

giusto a me dovevi dare questo lavoro! — why did you have to give this job to me?

2) (rispondere, capire) correctly, (indovinare) rightly

mirare giusto — to aim straight

Nuovo dizionario Italiano-Inglese > giusto
67 mettere

1. ['mettere]
vb irreg vt
1) (porre) to put

dove hai messo la mia penna? — where did you put my pen?

guarda dove metti i piedi — be careful where you step

gli ha messo una mano sulla spalla — he put o laid a hand on his shoulder

mettere qc diritto — to put o set sth straight

mettere un bambino a letto — to put a child to bed

mettere un annuncio sul giornale — to put an advert in the paper

mettere il lavoro al di sopra di tutto — to put work before all else

quando si mette una cosa in testa... — when he gets an idea into his head...

mettere qn sulla strada giusta fig — to set sb right

2)

(infondere) mettere fame/allegria/malinconia a qn — to make sb (feel) hungry/happy/sad

3)

mettersi — (abito: indossare) to put on, (portare) to wear

mettiti il maglione — put your jumper on

si mise le scarpe — he put his shoes on

non metto più quelle scarpe — I've stopped wearing those shoes, I don't wear those shoes any more

mettersi il cappello — to put on one's hat

non so cosa mettermi — I don't know what to wear

ma che cosa ti sei messo? — what on earth have you got on?

4) (installare: telefono, gas, finestre) to put in, (acqua) to lay on

5) (sveglia, allarme) to set

hai messo la sveglia? — have you set the alarm?

hai messo la sicura? Auto — have you locked the door?

6)

(supporre) mettiamo che... — let's suppose o say that...

7)

metterci; metterci molta cura/molto tempo — to take a lot of care/a lot of time

quanto tempo ci hai messo? — how long did it take you?

ci ho messo 3 ore per venire — it's taken me 3 hours to get here

mettercela tutta — to do one's utmost o very best

8)

(fraseologia) mettere a confronto — to compare

mettere in conto — (somma ecc) to put on account

mettere qn contro qn fig — to turn sb against sb

mettere qn al corrente di qc — to put sb in the picture about sth

mettere dentro qn — (fam : imprigionare) to put sb inside

mettere in giro — (pettegolezzi, voci) to spread

mettere insieme — (gen) to put together, (organizzare: spettacolo, gruppo) to organize, get together, (soldi) to save

mettere in luce — (problemi, errori) to show up, highlight

mettere qn a sedere — to sit sb down

mettere sotto — (sopraffare) to get the better of

mettere su il caffè fam — to put the coffee on

mettere su casa — to set up house

mettere su un negozio — to start a shop

mettere su pancia — to develop a paunch

mettere su peso — to put on weight

mettere a tacere qn/qc — to keep sb/sth quiet

mettere via — to put away

2. vr (mettersi)

1) to put o.s.

non metterti là — (seduto) don't sit there, (in piedi) don't stand there

mettiti là e aspetta — wait there

mettersi a sedere — to sit down

mettersi a letto — to go to bed, (malato) to take to one's bed

2)

(vestirsi) mettersi in costume — to put on one's swimming things

ti dispiace se mi metto in maniche di camicia? — do you mind if I take off my jacket?

3)

(in gruppo) mettersi in società — to set up in business

si sono messi insieme — (coppia) they've started going out together Brit o dating Am

3. vip (mettersi)

1)

(incominciare) mettersi a fare qc — to start to do sth

mettersi a piangere/ridere — to start crying/laughing, start o begin to cry/laugh

mettersi a bere — to take to drink

mettersi al lavoro — to set to work

2)

(prendere un andamento) si mette al bello — (tempo) the weather's turning fine

mettersi bene/male — (faccenda) to turn out well/badly

vediamo come si mettono le cose — let's see how things go

Nuovo dizionario Italiano-Inglese > mettere
68 mezzo

I ['mɛddzo] sm
(strumento) means sg, (metodo) means, way

mezzi di produzione — means of production

per mezzo di — by means of, through

per mezzo della nuova tecnologia — by means of new technology

a mezzo corriere — by carrier

cercherò di ottenere il posto con qualsiasi mezzo — I'll try to get the job by whatever means

non c'è mezzo di fermarlo — there's no way of stopping him

ci siamo arrangiati con mezzi di fortuna — we managed as best we could

- mezzi di comunicazione

- mezzi di comunicazione di massa

- mezzi pubblici

- mezzi di trasporto
II mezzo (-a)
1. agg

1) half

mezza bottiglia di vino — half a bottle of wine

una mezza bottiglia di vino — a half-bottle of wine

una mezza dozzina di uova — half a dozen eggs

ha lasciato mezzo panino — he left half of his sandwich

c'era mezza città al concerto — half the town was at the concert

mi ha fatto una mezza promessa — he half-promised me

aver una mezza idea di fare qc — to have half a mind to do sth

è venuto mezzo mondo — just about everybody was there

è stato un mezzo scandalo — it almost caused a scandal

me l'ha detto a mezza voce — he said it to me in an undertone

non mi piacciono le mezze misure — I don't like half measures

mezz'ora — mezzora

2)

(medio) di mezza età — middle-aged

un uomo di mezza età — a middle-aged man

un soprabito di mezza stagione — a spring (o autumn) coat

2. avv

half-

mezzo pieno/vuoto ecc — half-full/empty ecc

mezzo morto — half-dead

3. sm

1) (metà) half

un chilo e mezzo — a kilo and a half, one and a half kilos

è l'una e mezzo — it's half past one

una volta e mezzo più grande — one and a half times bigger

2) (parte centrale) middle

nel mezzo della piazza — in the middle of the square

il sedile di mezzo — the middle seat

la porta di mezzo — the middle door

in mezzo a — in the middle of, (folla) in the midst of

era in mezzo alla strada — he was in the middle of the road

nel bel mezzo (di) — right in the middle (of)

3)

(fraseologia) esserci di mezzo — (ostacolo) to be in the way

quando ci sono di mezzo i numeri non ci capisco più niente — when numbers are involved I get completely lost

non voglio andarci di mezzo — I don't want to suffer for it

mettersi di mezzo — to interfere

non mettermi in mezzo! — don't drag me into it!

è meglio non porre tempo in mezzo — it'd be better not to delay

togliere di mezzo — (persona, cosa) to get rid of, (fam : uccidere) to bump off

levarsi o togliersi di mezzo — to get out of the way

il giusto mezzo — the happy medium

non c'è una via di mezzo — there's no middle course

Nuovo dizionario Italiano-Inglese > mezzo
69 volare

vi [vo'lare]
(aus avere o essere)

1) (aereo, uccello, passeggero) to fly

far volare un aquilone — to fly a kite

2) (fig : tempo) to fly, go by very quickly, (notizie) to spread quickly, (pugni, insulti) to fly

quando ho sentito la notizia sono volato da lei — when I heard the news I rushed round to her place

il pallone è volato fuori dal campo — the ball flew off the pitch

volare in cielo o paradiso — (euf : morire) to go to heaven

3)

(allontanarsi) volare via — (cappello, fogli) to blow away, fly away o off, (fig : tempo) to fly

(cadere) volare giù — (vaso, persona) to fall

Nuovo dizionario Italiano-Inglese > volare
70 Aius Locutius

Āius Lŏquens or Āius Lŏcūtius, a deity among the Romans, who made the announcement to them, The Gauls are coming! Varr. ap. Gell. 16, 17, 2:
Aius iste Loquens, quando, etc.,
Cic. Div. 2, 32, 69; cf. id. ib. 2, 1, 45:
templum in Novā Viā Aio Locutio fieri,
Liv. 5, 50; cf. id. 5, 32; cf. Becker, Antiq. vol. 4, p. 35.

Lewis & Short latin dictionary > Aius Locutius
71 Aius Loquens

Āius Lŏquens or Āius Lŏcūtius, a deity among the Romans, who made the announcement to them, The Gauls are coming! Varr. ap. Gell. 16, 17, 2:
Aius iste Loquens, quando, etc.,
Cic. Div. 2, 32, 69; cf. id. ib. 2, 1, 45:
templum in Novā Viā Aio Locutio fieri,
Liv. 5, 50; cf. id. 5, 32; cf. Becker, Antiq. vol. 4, p. 35.

Lewis & Short latin dictionary > Aius Loquens
72 Fors

fors, fortis, f. [fero, to bring, whence fortuna, v. Curt. Gr. Etym. p. 300 sq.], chance, hap, luck, hazard.
I.
Subst.
A.
As an appellative noun (used only in the nom. and abl.; syn.: fortuna, casus, sors): quo saxum impulerit fors, eo cadere Fortunam autumant, Pac. ap. Auct. Her. 2, 23, 36 (Trag. Rel. v. 368 Rib., who regards this verse as spurious); cf.: quibus natura prava magis quam fors aut fortuna obfuit, Att. ap. Non. 425, 13 (Trag. Rel. ed. Rib. v. 110): cui parilem fortuna locum fatumque tulit fors, Lucil. ap. Non. 425, 15; cf.
also: casumque timent quem cuique ferat fors,
Lucr. 3, 983 Lachm. N. cr.:
unum hoc scio: Quod fors feret, feremus aequo animo,
Ter. Phorm. 1, 2, 88:
sed haec, ut fors tulerit,
Cic. Att. 7, 14 fin.:
sed haec fors viderit,
id. ib. 14, 13, 3;
4, 10, 1: quam sibi sortem Seu ratio dederit, seu fors objecerit,
Hor. S. 1, 1, 2:
quia tam incommode illis fors obtulerat adventum meum,
Ter. Hec. 3, 3, 10:
telum quod cuique fors offerebat, arripuit,
Cic. Verr. 2, 4, 43; Hor. S. 1, 6, 54; 2, 1, 59:
forte quadam divinitus super ripas Tiberis effusus lenibus stagnis,
Liv. 1, 4, 4:
fors fuit, ut, etc.,
it happened that, Gell. 12, 8, 2:
fors fuat pol!
so be it! God grant it! Ter. Hec. 4, 3, 4;
post-class.: fors fuat, ut his remediis convalescamus,
Symm. Ep. 2, 7; Aus. Ep. 16: fors fuat, an, etc., it might so happen that; perchance, i. q. forsitan, Symm. Ep. 1, 39; 4, 28 and 29; cf.
also: pretio fors fuat officiove, etc.,
perhaps, Sid. Ep. 9, 7 (but not in Lucr. 1, 486, v. Lachm. ad h. l.).—
B.
Personified, Fors, the goddess of chance:
dea Fors,
Ov. F. 6, 775; also in the connection Fors Fortuna, whose temple was situated on the Tiber, outside of the city: vosne velit an me regnare, era quidve ferat Fors, Virtute experiamur, Enn. ap. Cic. de Off. 1, 12, 38 (Ann. v. 203 ed. Vahl.); so,
sit sane Fors domina campi,
Cic. Pis. 2, 3:
fors, in quo incerti casus significantur magis (different from Fortuna),
id. Leg. 2, 11 fin. Mos. N. cr.:
sed de illa ambulatione Fors viderit, aut si qui est qui curet deus,
id. Att. 4, 10, 1:
saeva,
Cat. 64, 170:
dies Fortis Fortunae appellatus ab Servio Tullio rege, quod is fanum Fortis Fortunae secundum Tiberim extra urbem Romam dedicavit Junio mense,
Varr. L. L. 6, § 17 Müll.; cf.;
aedis Fortis Fortunae,
Liv. 10, 46, 14; Tac. A. 2, 41:
Fortunae Fortis honores,
Ov. F. 6, 773:
o Fortuna! o Fors Fortuna! quantis commoditatibus hunc onerastis diem!
Ter. Phorm. 5, 6, 1 (quoted by Varr. ap. Non. 425, 19; for Cic. Div. 2, 7, 18, v. II. B. 1. infra).
II.
Adverb., in the nom. and abl.
A.
fors, ellipt., for fors sit, it might happen, i. e. perchance, perhaps, peradventure (only poet. and in post-class. prose):
similiter fors, cum sit nominativus, accipitur pro adverbio,
Prisc. p. 1015 P.:
et fors aequatis cepissent praemia rostris, Ni, etc.,
Verg. A. 5, 232; 6, 535:
cesserit Ausonio si fors victoria Turno,
if perchance, id. ib. 12, 183; Val. Fl. 3, 665; Tert. ad Uxor. 2, 2.—Esp. in the connection fors et, i. q. fortasse etiam, perhaps too:
iste quod est, ego saepe fui, sed fors et in hora Hoc ipso ejecto carior alter erit,
Prop. 2, 9, 1:
et nunc ille quidem spe multum captus inani, Fors et vota facit cumulatque altaria donis,
Verg. A. 11, 50; 2, 139:
fors et Debita jura vicesque superbae Te maneant ipsum,
Hor. C. 1, 28, 31; Stat. S. 3, 4, 4.—Less freq.:
fors etiam,
Val. Fl. 4, 620.—
B.
forte, by chance, by accident, casually, accidentally; freq. with casu, temere, fortuna (freq. and class.).
1.
Lit.:
quid est tandem, quod casu fieri aut forte fortuna putemus? etc.,
Cic. Div. 2, 7, 18:
forte fortuna per impluvium huc despexi in proximum,
Plaut. Mil. 2, 3, 16; Ter. Eun. 1, 2, 54; Plaut. Bacch. 4, 8, 75: aut forte omnino ac fortuna vincere bello: Si forte et temere omnino, quid cursum ad honorem? Lucil. ap. Non. 425, 16 sq.:
si forte, temere, casu aut pleraque fierent aut omnia, etc.,
Cic. Fat. 3, 6; cf.:
nisi ista casu nonnumquam, forte, temere concurrerent,
id. Div. 2, 68, 141:
quam saepe forte temere Eveniunt, quae non audeas optare,
Ter. Phorm. 5, 1, 30; cf. Liv. 41, 2, 7:
nec quicquam raptim aut forte temere egeritis,
id. 23, 3, 3: perpulere, ut forte temere in adversos montes erigeret, 2, 31, 5; 25, 38, 12;
39, 15, 11: quibus forte temere humana negotia volvi persuasum est,
Curt. 5, 11, 10:
captivi quidam pars forte pars consilio oblati,
Liv. 9, 31, 7:
dumque hoc vel forte, vel providentia, vel utcumque constitutum rerum naturae corpus, etc.,
Vell. 2, 66, 5; cf.:
mihi haec et talia audienti in incerto judicium est, fatone res mortalium et necessitate immutabili, an forte volvantur,
Tac. A, 6, 22: [p. 771] si adhuc dubium fuisset, forte casuque rectores terris, an aliquo numine darentur, Plin. Pan. 1, 4:
seu dolo seu forte surrexerit, parum compertum,
Tac. H. 2, 42; cf.:
seu forte seu tentandi causa,
Suet. Aug. 6:
donec advertit Tiberius forte an quia audiverat,
Tac. A. 4, 54:
cum casu diebus iis itineris faciendi causa, Puteolos forte venissem,
Cic. Planc. 26, 65:
cum cenatum forte apud Vitellios esset,
Liv. 2, 4, 5:
ibi cum stipendium forte militibus daretur,
id. 2, 12, 6:
forte aspicio militem,
Plaut. Curc. 2, 3, 58; cf.:
fit forte obviam mihi Phormio,
Ter. Phorm. 4, 3, 11:
rus ut ibat forte,
id. ib. 63:
forte ut assedi in stega,
Plaut. Bacch. 2, 3, 44:
lucernam forte oblitus fueram exstinguere,
id. Most. 2, 2, 56:
forte evenit, ut, etc.,
Cic. Clu. 51, 141; id. de Or. 2, 55, 224; Liv. 1, 7, 13:
Tarenti ludi forte erant,
Plaut. Men. prol. 29:
erat forte brumae tempus,
Liv. 21, 54, 7:
et pernox forte luna erat,
id. 32, 11, 9:
per eos forte dies consul copias Larisam ducere tribunos militum jussit,
i. e. it came to pass on one of those days, id. 36, 14, 1:
per eosdem forte dies, etc.,
id. 37, 20, 1; 37, 34, 1; cf. Tac. A. 4, 59:
in locum tribuni plebis forte demortui candidatum se ostendit,
Suet. Aug. 10. —So nearly = aliquando (mostly poet. and post - Aug.):
forte per angustam tenuis vulpecula rimam repserat in cumeram frumenti,
Hor. Ep. 1, 7, 29:
ibam forte via sacra,
id. S. 1, 9, 1; Mart. 1, 54, 7:
forte quondam in disponendo mane die praedixerat, etc.,
Suet. Tib. 11; Aur. Vict. de Caes. 17, 5.—
2.
Transf., to denote uncertainty, corresp. to the Gr. an, perhaps, perchance, peradventure.
a.
In conditional and causal sentences.
(α).
With si:
irae si quae forte eveniunt hujusmodi,
Plaut. Am. 3, 2, 60:
si quis vestrum, judices, aut eorum qui assunt, forte miratur, etc.,
Cic. Div. in Caecil. 1, 1:
hicine vir usquam, nisi in patria, morietur? aut, si forte, pro patria?
id. Mil. 38, 104:
si forte est domi,
Plaut. Bacch. 3, 5, 4; cf. id. Poen. 5, 2, 104; Liv. 1, 7, 6:
si forte eos primus aspectus mundi conturbaverat, etc.,
Cic. N. D. 2, 35, 90:
si te Latina forte deficient,
id. Ac. 1, 7, 25:
si qui me forte locus admonuerit,
id. de Or. 3, 12, 47:
si quae te forte res aliquando offenderit,
id. Fam. 7, 17, 2:
quod si forte ceciderint,
id. Lael. 15, 53:
si quando, si forte, tibi visus es irasci alicui,
id. Rep. 1, 38 Mos. N. cr.; cf. id. de Or. 3, 12, 47.—Rarely forte si:
forte si tussire occepsit, ne sic tussiat, ut, etc.,
Plaut. As. 4, 1, 49:
ita demum novatio fit... forte si condicio vel sponsor vel dies adiciatur,
Gai. Inst. 3, 177.—Rarely with ellipsis of si:
protinus Aeneas celeri certare sagitta invitat qui forte velint, i. e. si qui forte velint,
Verg. A, 5, 485.—
(β).
With nisi ironically:
hoc te monitum, nisi forte ipse non vis, volueram,
Plaut. Capt. 2, 2, 59:
nemo fere saltat sobrius, nisi forte insanit,
Cic. Mur. 6, 13:
propensior benignitas esse debebit in calamitosos, nisi forte erunt digni calamitate,
id. Off. 2, 18, 62; 3, 24, 93: is constantiam teneat;
nisi forte se intellexerit errasse, etc.,
id. ib. 1, 33, 120:
negare hoc, nisi forte negare omnia constituisti, nullo modo potes,
id. Verr. 2, 3, 64, § 149: accedam ad omnia tua, Torquate;
nisi memoria forte defecerit,
id. Fin. 2, 14, 44.—In indirect locution with an inf.:
nisi forte clarissimo cuique plures curas, majora pericula subeunda, delenimentis curarum et periculorum carendum esse,
Tac. A. 2, 33.— Ironically, unless indeed, unless to be sure:
Erucii criminatio tota, ut arbitror, dissoluta est, nisi forte exspectatis, ut illa diluam, quae, etc.,
Cic. Rosc. Am. 29, 82; cf.:
immo vero te audiamus, nisi forte Manilius interdictum aliquod inter duo soles putat esse componendum,
id. Rep. 1, 13:
ortum quidem amicitiae videtis nisi quid ad haec forte vultis,
id. Lael. 9, 32; id. Mil. 7, 17; 31, 84; id. Verr. 2, 3, 64, § 149; id. Leg. 1, 1, 2; id. N. D. 3, 18, 45; id. Fat. 16, 37; Sall. C. 20, 17; Quint. 10, 1, 70; Tac. H. 4, 74.—
(γ).
With ne:
ne quid animae forte amittat dormiens,
Plaut. Aul. 2, 4, 24 and 26; Ter. Eun. 2, 2, 56:
pacem ab Aesculapio Petas, ne forte tibi eveniat magnum malum,
Plaut. Curc. 2, 2, 21:
qui metuo, ne te forte flagitent,
Cic. Fam. 9, 8, 1:
metuens, ne forte deprehensus retraheretur,
Liv. 2, 12, 4:
comperisse me non audeo dicere, ne forte id ipsum verbum ponam, quod, etc.,
Cic. Fam. 5, 5, 2; id. Q. Fr. 1, 2, 2, § 4: ac ne forte hoc magnum ac mirabile esse videatur, hominem toties irasci, id. de Or. 2, 46, 191; id. Att. 2, 18, 2.—Rarely with ut non instead of ne, Quint. 1, 3, 1.—
b.
In relat. clauses (very rare):
nisi si quispiamst Amphitruo alius, qui forte te hic absente tamen tuam rem curet,
Plaut. Am. 2, 2, 195:
unus in hoc non est populo, qui forte Latine reddere verba queat,
Ov. Tr. 5, 7, 53:
nam qui forte Stichum et Erotem emerit, recte videtur ita demonstrare,
Gai. Inst. 4, 59; Aur. Vict. Caes. 10, 3; 39, 45.—
c.
In gen. (rare; not in Cic., for in Off. 2, 20, 70, the true read. is: in uno illo aut, si forte, in liberis ejus manet gratia, B. and K.;
and in the corrupt passage,
id. Att. 10, 12, 5; Orelli reads: fortiter ac tempestive;
Kayser, fortiter vel cum tempestate): quid si apud te veniat de subito prandium aut potatio Forte, aut cena,
Plaut. Bacch. 1, 1, 47:
neque solum alium pro alio pedem metrorum ratio non recipit, sed ne dactylum quidem aut forte spondeum alterum pro altero,
Quint. 9, 4, 49:
sive non trino forte nundino promulgata, sive non idoneo die, etc.,
id. 2, 4, 35:
ut sciant, an ad probandum id quod intendimus forte respondeant,
id. 5, 10, 122; cf. id. 7, 3, 20: quo casu licet uxori vel in omnes res, vel in unam forte aut duas (optare), Gai Inst. 1, 150; 4, 74:
forte quid expediat, communiter aut melior pars Malis carere quaeritis laboribus,
what may perhaps be of some use, Hor. Epod. 16, 15:
alii nulli rem obligatam esse quam forte Lucio Titio,
than for instance, Dig. 20, 1, 15, § 2; 30, 1, 67; 48, 22, 7, § 6; Gai. Inst. 3, 179.

Lewis & Short latin dictionary > Fors
73 fors

fors, fortis, f. [fero, to bring, whence fortuna, v. Curt. Gr. Etym. p. 300 sq.], chance, hap, luck, hazard.
I.
Subst.
A.
As an appellative noun (used only in the nom. and abl.; syn.: fortuna, casus, sors): quo saxum impulerit fors, eo cadere Fortunam autumant, Pac. ap. Auct. Her. 2, 23, 36 (Trag. Rel. v. 368 Rib., who regards this verse as spurious); cf.: quibus natura prava magis quam fors aut fortuna obfuit, Att. ap. Non. 425, 13 (Trag. Rel. ed. Rib. v. 110): cui parilem fortuna locum fatumque tulit fors, Lucil. ap. Non. 425, 15; cf.
also: casumque timent quem cuique ferat fors,
Lucr. 3, 983 Lachm. N. cr.:
unum hoc scio: Quod fors feret, feremus aequo animo,
Ter. Phorm. 1, 2, 88:
sed haec, ut fors tulerit,
Cic. Att. 7, 14 fin.:
sed haec fors viderit,
id. ib. 14, 13, 3;
4, 10, 1: quam sibi sortem Seu ratio dederit, seu fors objecerit,
Hor. S. 1, 1, 2:
quia tam incommode illis fors obtulerat adventum meum,
Ter. Hec. 3, 3, 10:
telum quod cuique fors offerebat, arripuit,
Cic. Verr. 2, 4, 43; Hor. S. 1, 6, 54; 2, 1, 59:
forte quadam divinitus super ripas Tiberis effusus lenibus stagnis,
Liv. 1, 4, 4:
fors fuit, ut, etc.,
it happened that, Gell. 12, 8, 2:
fors fuat pol!
so be it! God grant it! Ter. Hec. 4, 3, 4;
post-class.: fors fuat, ut his remediis convalescamus,
Symm. Ep. 2, 7; Aus. Ep. 16: fors fuat, an, etc., it might so happen that; perchance, i. q. forsitan, Symm. Ep. 1, 39; 4, 28 and 29; cf.
also: pretio fors fuat officiove, etc.,
perhaps, Sid. Ep. 9, 7 (but not in Lucr. 1, 486, v. Lachm. ad h. l.).—
B.
Personified, Fors, the goddess of chance:
dea Fors,
Ov. F. 6, 775; also in the connection Fors Fortuna, whose temple was situated on the Tiber, outside of the city: vosne velit an me regnare, era quidve ferat Fors, Virtute experiamur, Enn. ap. Cic. de Off. 1, 12, 38 (Ann. v. 203 ed. Vahl.); so,
sit sane Fors domina campi,
Cic. Pis. 2, 3:
fors, in quo incerti casus significantur magis (different from Fortuna),
id. Leg. 2, 11 fin. Mos. N. cr.:
sed de illa ambulatione Fors viderit, aut si qui est qui curet deus,
id. Att. 4, 10, 1:
saeva,
Cat. 64, 170:
dies Fortis Fortunae appellatus ab Servio Tullio rege, quod is fanum Fortis Fortunae secundum Tiberim extra urbem Romam dedicavit Junio mense,
Varr. L. L. 6, § 17 Müll.; cf.;
aedis Fortis Fortunae,
Liv. 10, 46, 14; Tac. A. 2, 41:
Fortunae Fortis honores,
Ov. F. 6, 773:
o Fortuna! o Fors Fortuna! quantis commoditatibus hunc onerastis diem!
Ter. Phorm. 5, 6, 1 (quoted by Varr. ap. Non. 425, 19; for Cic. Div. 2, 7, 18, v. II. B. 1. infra).
II.
Adverb., in the nom. and abl.
A.
fors, ellipt., for fors sit, it might happen, i. e. perchance, perhaps, peradventure (only poet. and in post-class. prose):
similiter fors, cum sit nominativus, accipitur pro adverbio,
Prisc. p. 1015 P.:
et fors aequatis cepissent praemia rostris, Ni, etc.,
Verg. A. 5, 232; 6, 535:
cesserit Ausonio si fors victoria Turno,
if perchance, id. ib. 12, 183; Val. Fl. 3, 665; Tert. ad Uxor. 2, 2.—Esp. in the connection fors et, i. q. fortasse etiam, perhaps too:
iste quod est, ego saepe fui, sed fors et in hora Hoc ipso ejecto carior alter erit,
Prop. 2, 9, 1:
et nunc ille quidem spe multum captus inani, Fors et vota facit cumulatque altaria donis,
Verg. A. 11, 50; 2, 139:
fors et Debita jura vicesque superbae Te maneant ipsum,
Hor. C. 1, 28, 31; Stat. S. 3, 4, 4.—Less freq.:
fors etiam,
Val. Fl. 4, 620.—
B.
forte, by chance, by accident, casually, accidentally; freq. with casu, temere, fortuna (freq. and class.).
1.
Lit.:
quid est tandem, quod casu fieri aut forte fortuna putemus? etc.,
Cic. Div. 2, 7, 18:
forte fortuna per impluvium huc despexi in proximum,
Plaut. Mil. 2, 3, 16; Ter. Eun. 1, 2, 54; Plaut. Bacch. 4, 8, 75: aut forte omnino ac fortuna vincere bello: Si forte et temere omnino, quid cursum ad honorem? Lucil. ap. Non. 425, 16 sq.:
si forte, temere, casu aut pleraque fierent aut omnia, etc.,
Cic. Fat. 3, 6; cf.:
nisi ista casu nonnumquam, forte, temere concurrerent,
id. Div. 2, 68, 141:
quam saepe forte temere Eveniunt, quae non audeas optare,
Ter. Phorm. 5, 1, 30; cf. Liv. 41, 2, 7:
nec quicquam raptim aut forte temere egeritis,
id. 23, 3, 3: perpulere, ut forte temere in adversos montes erigeret, 2, 31, 5; 25, 38, 12;
39, 15, 11: quibus forte temere humana negotia volvi persuasum est,
Curt. 5, 11, 10:
captivi quidam pars forte pars consilio oblati,
Liv. 9, 31, 7:
dumque hoc vel forte, vel providentia, vel utcumque constitutum rerum naturae corpus, etc.,
Vell. 2, 66, 5; cf.:
mihi haec et talia audienti in incerto judicium est, fatone res mortalium et necessitate immutabili, an forte volvantur,
Tac. A, 6, 22: [p. 771] si adhuc dubium fuisset, forte casuque rectores terris, an aliquo numine darentur, Plin. Pan. 1, 4:
seu dolo seu forte surrexerit, parum compertum,
Tac. H. 2, 42; cf.:
seu forte seu tentandi causa,
Suet. Aug. 6:
donec advertit Tiberius forte an quia audiverat,
Tac. A. 4, 54:
cum casu diebus iis itineris faciendi causa, Puteolos forte venissem,
Cic. Planc. 26, 65:
cum cenatum forte apud Vitellios esset,
Liv. 2, 4, 5:
ibi cum stipendium forte militibus daretur,
id. 2, 12, 6:
forte aspicio militem,
Plaut. Curc. 2, 3, 58; cf.:
fit forte obviam mihi Phormio,
Ter. Phorm. 4, 3, 11:
rus ut ibat forte,
id. ib. 63:
forte ut assedi in stega,
Plaut. Bacch. 2, 3, 44:
lucernam forte oblitus fueram exstinguere,
id. Most. 2, 2, 56:
forte evenit, ut, etc.,
Cic. Clu. 51, 141; id. de Or. 2, 55, 224; Liv. 1, 7, 13:
Tarenti ludi forte erant,
Plaut. Men. prol. 29:
erat forte brumae tempus,
Liv. 21, 54, 7:
et pernox forte luna erat,
id. 32, 11, 9:
per eos forte dies consul copias Larisam ducere tribunos militum jussit,
i. e. it came to pass on one of those days, id. 36, 14, 1:
per eosdem forte dies, etc.,
id. 37, 20, 1; 37, 34, 1; cf. Tac. A. 4, 59:
in locum tribuni plebis forte demortui candidatum se ostendit,
Suet. Aug. 10. —So nearly = aliquando (mostly poet. and post - Aug.):
forte per angustam tenuis vulpecula rimam repserat in cumeram frumenti,
Hor. Ep. 1, 7, 29:
ibam forte via sacra,
id. S. 1, 9, 1; Mart. 1, 54, 7:
forte quondam in disponendo mane die praedixerat, etc.,
Suet. Tib. 11; Aur. Vict. de Caes. 17, 5.—
2.
Transf., to denote uncertainty, corresp. to the Gr. an, perhaps, perchance, peradventure.
a.
In conditional and causal sentences.
(α).
With si:
irae si quae forte eveniunt hujusmodi,
Plaut. Am. 3, 2, 60:
si quis vestrum, judices, aut eorum qui assunt, forte miratur, etc.,
Cic. Div. in Caecil. 1, 1:
hicine vir usquam, nisi in patria, morietur? aut, si forte, pro patria?
id. Mil. 38, 104:
si forte est domi,
Plaut. Bacch. 3, 5, 4; cf. id. Poen. 5, 2, 104; Liv. 1, 7, 6:
si forte eos primus aspectus mundi conturbaverat, etc.,
Cic. N. D. 2, 35, 90:
si te Latina forte deficient,
id. Ac. 1, 7, 25:
si qui me forte locus admonuerit,
id. de Or. 3, 12, 47:
si quae te forte res aliquando offenderit,
id. Fam. 7, 17, 2:
quod si forte ceciderint,
id. Lael. 15, 53:
si quando, si forte, tibi visus es irasci alicui,
id. Rep. 1, 38 Mos. N. cr.; cf. id. de Or. 3, 12, 47.—Rarely forte si:
forte si tussire occepsit, ne sic tussiat, ut, etc.,
Plaut. As. 4, 1, 49:
ita demum novatio fit... forte si condicio vel sponsor vel dies adiciatur,
Gai. Inst. 3, 177.—Rarely with ellipsis of si:
protinus Aeneas celeri certare sagitta invitat qui forte velint, i. e. si qui forte velint,
Verg. A, 5, 485.—
(β).
With nisi ironically:
hoc te monitum, nisi forte ipse non vis, volueram,
Plaut. Capt. 2, 2, 59:
nemo fere saltat sobrius, nisi forte insanit,
Cic. Mur. 6, 13:
propensior benignitas esse debebit in calamitosos, nisi forte erunt digni calamitate,
id. Off. 2, 18, 62; 3, 24, 93: is constantiam teneat;
nisi forte se intellexerit errasse, etc.,
id. ib. 1, 33, 120:
negare hoc, nisi forte negare omnia constituisti, nullo modo potes,
id. Verr. 2, 3, 64, § 149: accedam ad omnia tua, Torquate;
nisi memoria forte defecerit,
id. Fin. 2, 14, 44.—In indirect locution with an inf.:
nisi forte clarissimo cuique plures curas, majora pericula subeunda, delenimentis curarum et periculorum carendum esse,
Tac. A. 2, 33.— Ironically, unless indeed, unless to be sure:
Erucii criminatio tota, ut arbitror, dissoluta est, nisi forte exspectatis, ut illa diluam, quae, etc.,
Cic. Rosc. Am. 29, 82; cf.:
immo vero te audiamus, nisi forte Manilius interdictum aliquod inter duo soles putat esse componendum,
id. Rep. 1, 13:
ortum quidem amicitiae videtis nisi quid ad haec forte vultis,
id. Lael. 9, 32; id. Mil. 7, 17; 31, 84; id. Verr. 2, 3, 64, § 149; id. Leg. 1, 1, 2; id. N. D. 3, 18, 45; id. Fat. 16, 37; Sall. C. 20, 17; Quint. 10, 1, 70; Tac. H. 4, 74.—
(γ).
With ne:
ne quid animae forte amittat dormiens,
Plaut. Aul. 2, 4, 24 and 26; Ter. Eun. 2, 2, 56:
pacem ab Aesculapio Petas, ne forte tibi eveniat magnum malum,
Plaut. Curc. 2, 2, 21:
qui metuo, ne te forte flagitent,
Cic. Fam. 9, 8, 1:
metuens, ne forte deprehensus retraheretur,
Liv. 2, 12, 4:
comperisse me non audeo dicere, ne forte id ipsum verbum ponam, quod, etc.,
Cic. Fam. 5, 5, 2; id. Q. Fr. 1, 2, 2, § 4: ac ne forte hoc magnum ac mirabile esse videatur, hominem toties irasci, id. de Or. 2, 46, 191; id. Att. 2, 18, 2.—Rarely with ut non instead of ne, Quint. 1, 3, 1.—
b.
In relat. clauses (very rare):
nisi si quispiamst Amphitruo alius, qui forte te hic absente tamen tuam rem curet,
Plaut. Am. 2, 2, 195:
unus in hoc non est populo, qui forte Latine reddere verba queat,
Ov. Tr. 5, 7, 53:
nam qui forte Stichum et Erotem emerit, recte videtur ita demonstrare,
Gai. Inst. 4, 59; Aur. Vict. Caes. 10, 3; 39, 45.—
c.
In gen. (rare; not in Cic., for in Off. 2, 20, 70, the true read. is: in uno illo aut, si forte, in liberis ejus manet gratia, B. and K.;
and in the corrupt passage,
id. Att. 10, 12, 5; Orelli reads: fortiter ac tempestive;
Kayser, fortiter vel cum tempestate): quid si apud te veniat de subito prandium aut potatio Forte, aut cena,
Plaut. Bacch. 1, 1, 47:
neque solum alium pro alio pedem metrorum ratio non recipit, sed ne dactylum quidem aut forte spondeum alterum pro altero,
Quint. 9, 4, 49:
sive non trino forte nundino promulgata, sive non idoneo die, etc.,
id. 2, 4, 35:
ut sciant, an ad probandum id quod intendimus forte respondeant,
id. 5, 10, 122; cf. id. 7, 3, 20: quo casu licet uxori vel in omnes res, vel in unam forte aut duas (optare), Gai Inst. 1, 150; 4, 74:
forte quid expediat, communiter aut melior pars Malis carere quaeritis laboribus,
what may perhaps be of some use, Hor. Epod. 16, 15:
alii nulli rem obligatam esse quam forte Lucio Titio,
than for instance, Dig. 20, 1, 15, § 2; 30, 1, 67; 48, 22, 7, § 6; Gai. Inst. 3, 179.

Lewis & Short latin dictionary > fors
74 is

is, ĕa, id (m. eis, C. I. L. 1, 198; n. it, ib. 5, 875 al., and freq. in MSS. of Plaut.), gen. ējus (old form eiius, C. I. L. 3, 1365 et saep.; v. Prisc. 1, 4, 18, p. 545;
also etius,
ib. 2, 1276 al.;
scanned ĕius,
Plaut. Poen. 4, 2, 60; Ter. Eun. 1, 2, 51; v. Lachm. ad Lucr. 3, 374;
also Cic. poët. N. D. 2, 42, 109: eius, monosyl.,
Plaut. Mil. 3, 1, 206; Ter. Eun. 4, 1, 7 et saep.; dat. ĕï, in ante-class. poetry often ēi, Plaut. Most. 4, 2, 32; Ter. Heaut. 3, 1, 46; Lucr. 2, 1136; 5, 300:
eiei, C. I. L. 1, 198, 12 al.: eei,
Inscr. Neap. 2423:
iei, C. I. L. 1, 205, col. 2, 12 al.: ei, monosyl.,
Plaut. Capt. 2, 3, 68; id. Trin. 1, 2, 138 et saep.; Cat. 82, 3; cf. Prisc. 7, 5, 21, p. 740; Lachm. ad Lucr. 3, 374:
eo,
Inscr. Murat. 582; f. eae, Plaut. Mil. 2, 3, 77 Ritschl; Cato, R. R. 46, 1; v. Varr. L. L. 8, 28, 51; acc. im for eum, Lex ap. Cic. Leg. 2, 24, 60; Charis. 1, 17, p. 107 sq.; Paul. ex Fest. p. 103; also em, Tab. XII., tab. 1, fr. 1.— Plur. nom. m. ĕi, Plaut. Mil. 2, 4, 32; id. Stich. 1, 3, 47; Ter. Ad. prol. 23; but in the MSS. ii; Cic. de Or. 1, 19, 87 et saep.:
eei,
Inscr. Neap. 2423, 8: iei, C. I. L. 1, 185; Varr. L. L. 9, 1, 2 al.;
but ī,
Plaut. Trin. prol. 17; id. Mil. 3, 1, 158 al.; v. Ritschl prol. p. 98; gen. eum for eorum, Inscr. Murat. 582, 2; dat. and abl. eīs or iīs, also īs, C. I. L. 1, 198, 48; Plaut. Mil. 3, 1, 140, and freq. in MSS.:
eis, monosyl.,
Ter. And. 1, 1, 36; id. Eun. 5, 8, 59 al.; v. Lachm. ad Lucr. 4, 934: ieis, C. I. L. 1, 204, col. 1, 5 al.;
old form also ībus,
Plaut. Mil. 1, 74; id. Truc. 1, 2, 17: ĭbus, Titin. et Pomp. ap. Non. p. 486; Lucr. 2, 88; cf. S. C. ap. Gell. 4, 6, 2; v. Lachm. l. l.; f. eābus, Cato, R. R. 152; cf. Prisc. 7, 3, 11, p. 733; v. more on these forms, Neue, Formenl. 2, 191-196), pron. demonstr. [root i-; Sanscr. itas; hence, i-ha, here; cf. i-bi, i-ta, i-dem, etc.].
I.
He, she, it; this or that man, woman, thing.
A.
Referring to something already mentioned, in gen.
1.
Referring to the third person:
fuit quidam senex Mercator: navem is fregit apud Andrum insulam: Is obiit mortem,
Ter. And. 1, 3, 16:
venit mihi obviam tuus puer: is mihi litteras abs te reddidit,
Cic. Att. 2, 1, 1:
objecit ut probrum nobiliori, quod is, etc.,
id. Tusc. 1, 2, 3.—
2.
Of the first person:
ego me credidi Homini docto rem mandare: is lapidi mando maxumo,
Plaut. Merc. 3, 4, 47:
haec omnia is feci, qui sodalis Dolabellae eram,
Cic. Fam. 12, 14; Sen. Ep. 63 al. —
3.
Of the second person:
qui magister equitum fuisse tibi viderere, is per municipia cucurristi,
Cic. Phil. 2, 30.—
B.
Esp.
1.
In connection with a noun:
ea re, quia turpe sit, faciendum non esse,
Cic. Off. 3, 13:
ea res ut est Helvetiis enuntiata, etc.,
Caes. B. G. 1, 4:
ne ob eam rem tribueret, etc.,
id. ib. 1, 13:
flumen est Arar... id flumen, etc.,
id. ib. 1, 12: sub id tempus, Liv. [p. 1004] 43, 5:
ejus disputationis sententias memoriae mandavi,
Cic. Lael. 1, 3:
ante eam diem,
id. Att. 2, 11, 2:
ea tempestate,
Sall. C. 36, 4:
quam urbem is rex condidit,
Plin. 6, 17, 21, § 61.—
2.
When is, ea, id would stand in the same case with the relative it is usually omitted; when the relative precedes, it is sometimes employed for emphasis:
male se res habet, cum, quod virtute effici debet, id temptatur pecuniā,
Cic. Off. 2, 6, 22. —
3.
Connected with que and quidem, it gives prominence to a preceding idea:
cum una legione eaque vacillante,
and that, Cic. Phil. 3, 12, 31:
inprimis nobis sermo isque multus de te fuit,
id. Att. 5, 1, 3:
tuus dolor humanus is quidem, sed, etc.,
id. ib. 12, 10:
vincula et ea sempiterna,
id. Cat. 4, 4, 7:
certa flagitiis merces, nec ea parva,
id. Phil. 2, 18, 44.—
4.
It is sometimes used instead of the reflexive pronoun:
Helvetii persuadent Rauracis, ut una cum iis (for secum) proficiscantur,
Caes. B. G. 1, 5:
Caesar etiam privatas injurias ultus est, quod ejus soceri avum Tigurini interfecerant,
id. ib. 1, 12. —
5.
It is sometimes placed, for greater emphasis, after a relative:
multitudinem, quae fortunis vestris imminebat, eam... se fecisse commemorat, ut, etc.,
Cic. Mil. 35, 95; cf.:
urbem novam conditam vi et armis, jure eam legibusque de integro condere parat,
Liv. 1, 19, 1.—
C.
Id, n., to designate an idea in the most general manner, that (thing, fact, thought, circumstance, etc.).
1.
In gen.:
quando verba vana ad id locorum fuerint, rebus standum esse,
hitherto, till now, Liv. 9, 45, 2; so,
ad id (sc. tempus),
id. 3, 22:
ad id diei,
Gell. 17, 8:
ad id quod natura cogeret, i. e. death,
Nep. Att. 22, 2:
id temporis,
at that time, Cic. Mil. 10, 28; id. Cat. 4, 1, 10: id. Att. 13, 33:
id aetatis,
at that age, id. de Or. 1, 47; cf. id. Verr. 2, 2, 37, § 91.—
2.
Esp.
(α).
Id, therefore, for that reason, on that account:
id ego gaudeo,
Cic. Q. Fr. 3, 1, 3:
id misera maesta est,
Plaut. Rud. 2, 3, 66:
idne estis auctores mihi?
do you advise me to that? Ter. Ad. 5, 8, 16.—
(β).
Id genus = ejus generis, Gell. 9, 12, 13:
aliquid id genus scribere,
Cic. Att. 13, 12, 3.—
(γ).
Ad id, for that purpose:
ad id quod sua quemque mala cogebant, evocati,
Liv. 3, 7, 8: ad id quod = praeterquam quod, besides that:
consul ad id, quod, etc., tunc quoque, etc.,
id. 44, 37, 12; 3, 62, 1; 26, 45, 8 al.—
(δ).
In id, to that end, on that account, therefore:
in id fide a rege accepta,
Liv. 28, 17.—
(ε).
In eo est, it is gone so far, is at that pass:
quod ad me de Lentulo scribis, non est in eo,
it is not come to that, is not so, Cic. Att. 12, 40:
cum jam in eo esset, ut in muros evaderet miles,
when the soldiers were just on the point of scaling the walls, Liv. 2, 17, 5; 28, 22, 8; Nep. Milt. 7, 3: in eo est, also, it consists in that, depends upon that:
totum in eo est tectorium, ut sit concinnum,
Cic. Q. Fr. 3, 1, 1, § 1:
ejus omnis oratio versata est in eo, ut, etc.,
id. de Or. 1, 57, 254:
sic velim enitare quasi in eo mihi sint omnia,
id. Fam. 15, 14.—
(ζ).
Ex eo, from that, hence:
sed tamen ex eo, quod eam voluptatem videtur amplexari saepe vehementius, etc.,
Cic. Fin. 2, 9. —
(η).
Cum eo, ut (with subj.), with the condition or stipulation that, etc., Liv. 8, 14.—
(θ).
Eo, adverbially, with the comp., so much, by so much; but frequently to be expressed in English by the, Cic. Quint. 9; so id. Q. Fr. 3, 1, 5.—
D.
Sometimes is refers to the foll. substantive, instead of to the preceding relative:
quae vectigalia locasset, ea rata locatio (for eorum),
Liv. 23, 11:
ea libera conjectura est (for de hac re),
id. 4, 20:
quae pars major erit, eo stabitur consilio (for ejus),
id. 7, 35:
existit ea, quae gemma dicitur,
Cic. de Sen. 15.—Sometimes, for emphasis, it is placed before the relative quod, to represent a thought or clause:
ratus, id quod negotium poscebat, Jugurtham venturum,
Sall. J. 56, 1; id. C. 51, 20:
sive ille hoc ingenio potuisset, sive, id quod constaret, Platonis studiosus audiendi fuisset,
Cic. de Or. 1, 20, 89:
si nos, id quod debet, nostra patria delectat,
id. ib. 1, 44, 196:
si, id quod facile factu fuit, vi armisque superassem,
id. Sest. 17, 39; 13, 30; so,
id quo,
id. Inv. 1, 26, 39:
id de quo,
Liv. 21, 10, 9. — It is thus apparently pleonastic after substantives: Octavio Mamilio—is longe princeps Latini nominis erat...—ei Mamilio filiam nuptum dat, Liv. 1, 49, 9:
cultrum, quem habebat, eum defigit,
id. 1, 58, 11; cf. id. 3, 58, 1.—It is rarely pleonastic after the relative:
quod ne id facere posses, idcirco dixeram,
Cic. Ac. 2, 25, 79 dub. (B. and K. bracket id). —
II.
He, she, it; that man or the man ( woman, thing), the one, that one, as a correlative to qui:
si is, qui erit adductus,
Cic. Verr. 2, 3, 89, § 207:
is mihi profecto servus spectatus satis, Cui dominus curae est,
Ter. Ad. 5, 6, 5. And also in the first person:
haec tibi scribo... is, qui flevi,
Sen. Ep. 1.—
III.
Such, of such a sort, character, or quality:
in eum jam rediit locum, ut, etc.,
Ter. Heaut. 2, 3, 118:
neque enim tu is es, qui, quid sis, nescias,
Cic. Fam. 5, 12, 6; 4, 7, 2:
itaque ego is in illum sum, quem tu me esse vis,
id. Att. 7, 8, 1:
is eram natus... ut potuerim,
Liv. 7, 40, 8.— Adj.:
nec tamen eas cenas quaero, ut magnae reliquiae fiant,
Cic. Fam. 9, 16, 8; id. Clu. 70:
quae causae sunt ejus modi, ut de earum jure dubium esse non possit,
id. de Or. 1, 57, 241:
est enim credo is vir iste, ut civitatis nomen sua auctoritate sustineat,
id. Fl. 15, 34. —
B.
Such, so great, of so high a degree:
L. Mescinius ea mecum consuetudine conjunctus est, quod mihi quaestor fuit,
Cic. Fam. 13, 26, 1.—Hence, advv.
1.
ĕā (sc. parte, viā, etc.), on that side, by that way, there:
quod eā proxime accedi poterat,
Cic. Caecin. 8, 21:
itinera muniit: effecit ut eā elephantus ornatus ire posset, quā antea, etc.,
Nep. Ham. 3 fin.:
postquam comperit, transitum eā non esse,
Liv. 21, 32, 9; 5, 43, 2; 24, 2 fin.; 26, 11 fin.; 27, 15 fin. al. —
2.
ĕō, v. 2. eo.

Lewis & Short latin dictionary > is
75 tam

tam, adv. [orig. acc. fem. of the demonstrative root ta-; cf.: tum, tamen], correlative of quam, so, so much, as.
I.
As comparative adverb, demonstrative with correlative quam, introducing comparative clauses of like intensity.
A.
As adjunct of adjectives or participles the intensity of which is expressed by a comparative clause, tam... quam = as... as; negatively, non (neque, nihil, etc.) tam... quam = not so... as.
1.
In comparison between two adjj.:
tam esse clemens tyrannus quam rex importunus potest,
a tyrant may be as mild as a king may be harsh, Cic. Rep. 1, 33, 50 (B. and K. bracket rex):
non tam solido quam splendido nomine,
id. Fin. 1, 18, 61:
tam culpae hostium justus existimator quam gloriosus victor,
Val. Max. 3, 8, 1:
adjuro, tam me tibi vera referre Quam veri majora fide,
things as true as they are beyond belief, Ov. M. 3, 659:
quorum vires quam repentinae tam breves,
Sen. Q. N. 6, 7, 2.—Negatively:
non enim tam praeclarum est scire Latine quam turpe nescire,
Cic. Brut. 37, 140:
ut illa... non tam mirabilia sunt, quam conjecta belle,
id. Div. 2, 31, 66; 2, 36, 76: nec tam Turpe fuit vinci [p. 1836] quam contendisse decorum est, Ov. M. 9, 5. —Tam preceded by comp. clause:
maximeque eam pestilentiam insignem mors quam matura tam acerba M. Furi fecit,
Liv. 7, 1, 8:
quam magni nominis bellum est, tam difficilem existimaritis victoriam fore,
id. 21, 43, 11:
donec quam felices seditiones, tam honorati seditionum auctores essent,
id. 4, 2, 4. —
2.
In a comparison between degrees of intensity, etc., of the same adjective.
a.
As in relative clauses, the adjective repeated (so esp. in Plaut.;
not repeated in English): tam liquidus est quam liquida tempestas esse solet,
as serene as the weather is wont to be, Plaut. Most. 3, 2, 64:
quam placida'st aqua,
id. ib. 3, 2, 165:
tam frictum ego illum reddam quam frictum est cicer,
id. Bacch. 4, 4, 7.—Negatively:
nemo orator tam multa scripsit quam multa sunt nostra,
Cic. Or. 30, 168:
tametsi non tam multum in istis rebus intellego quam multa vidi,
id. Verr. 2, 4, 43, § 94.—
b.
The adjective not repeated.
(α).
The terms of comparison being nouns or pronouns:
tam ego fui ante liber quam gnatus tuus ( = quam liber gnatus tuus est),
Plaut. Capt. 2, 2, 60:
fieret corium tam maculosum quam est nutricis pallium,
id. Bacch. 3, 3, 30:
tam mihi mea vita quam tua Tibi cara est,
id. Cas. 3, 6, 43:
ni illam mihi tam tranquillam facis quam mare est,
id. Poen. 1, 2, 145:
tam crebri ad terram decidebant quam pira,
id. ib. 2, 38:
tam excoctam reddam atque atram quam carbo'st,
Ter. Ad. 5, 3, 63:
quom fervit maxume, tam placidum (eum) quam ovem reddo,
id. ib. 4, 1, 18:
tam sum misericors quam vos, tam mitis quam qui lenissimus,
Cic. Sull. 31, 87:
tam gratum mihi id erit quam quod gratissimum,
id. Fam. 13, 3:
nulla ingenia tam prona ad invidiam sunt quam eorum qui genus ac fortunam suam animis non aequant,
Liv. 45, 22:
nihil est tam violentum quam magna vis aquae,
Sen. Q. N. 3, 30, 6:
(cum sit) tam aurum et argentum quam aes Corinthium ( = cum aurum et argentum tam sit Corinthium quam aes),
Quint. 8, 2, 8:
(ira) tam inutilis animi minister est quam miles qui signum receptui neglegit,
Sen. Ira, 1, 9, 2.—
Negatively: neque opes nostrae tam sunt validae quam tuae,
Plaut. Cist. 2, 1, 20:
nihil esse tam detestabile tamque pestiferum quam voluptatem,
Cic. Sen. 12, 41:
neque tam condenso corpore nubes esse queunt quam sunt lapides, neque autem tam tenues quam nebulae,
Lucr. 6, 101.—Virtually negative:
quod enim tam infidum mare quam blanditiae principum? ( = nullum tam infidum mare, etc.),
Plin. Pan. 66. — With comp. pregn. (very rare): istam dextram non tam in bellis et proeliis quam in promissis et fide firmiorem, i. e. whose superior trustworthiness is not so much in wars, etc., Cic. Deiot. 3, 8:
vectigal ex agro eorum capimus, quod nobis non tam fructu jucundius est, quam ultione,
Liv. 28, 39, 13. —
(β).
With quam in subst.-clause:
quicquid mali hic Pisistratus non fecerit, tam gratum est quam si alium facere prohibuerit,
Cic. Att. 8, 16, 2.—Negatively:
juris interpretatio, quae non tam mihi molesta sit propter laborem quam quod dicendi cogitationem auferat,
Cic. Leg. 1, 4, 12. —
Virtually negative: quid autem tam exiguum quam est munus hoc eorum qui consuluntur?
Cic. Leg. 1, 4, 14.—
(γ).
With quam in adverb.-clause:
cupam facito tam crassam quam modioli postulant,
Cato, R. R. 21, 1:
si era mea sciat tam socordem esse quam sum,
Plaut. Cist. 4, 2, 5:
tua est imago: tam consimili'st quam potest,
id. Men. 5, 9, 4:
sororem tam similem quam lacte lacti est,
id. Mil. 2, 2, 87.—
B.
Tam with advv.: tam... quam = as ( so)... as; negatively = not so... as.
1.
Comparing an adv. with another adv. or adverb. clause: satin' istuc mihi exquisitum est...? Ar. Tam satis quam numquam hoc invenies secus, with as full certainty as that you will never find this otherwise, Plaut. Capt. 3, 4, 106.—Virtually negative:
quis umquam obeundi negotii studio tam brevi tempore tot loca adire potuit, quam celeriter Cn. Pompejo duce tanti belli impetus navigavit?
Cic. Imp. Pomp. 12, 34. —After quam:
nam dictaturam quam pertinaciter ei deferebat populus, tam constanter repulit,
Vell. 2, 89, 5 (the repetition of the adverb is especially frequent in tam diu... quam diu; v. tamdiu).—
2.
The adverb understood after quam: sed tu novisti fidicinam? Tr. Tam facile quam me (quam facile me novi), Plaut. Ep. 3, 4, 72:
tam facile vinces quam pirum volpes comest,
id. Most. 3, 1, 26:
tam hercle certe quam ego ted, ac tu me vides,
id. Merc. 1, 2, 77:
tam audacter (ibis intro) quam domum ad te,
id. Truc. 1, 2, 109:
tam facile quam tu arbitraris,
Cic. Div. 1, 6, 10:
tam cito evertetur quam navis, etc.,
id. Rep. 1, 34, 51:
nihil tam cito redditur quam a speculo imago,
Sen. Q. N. 1, 4, 2. —
Negatively: (ira) quia non tam cito in alium quam vult erumpit,
Sen. Ira, 1, 19, 4.—Virtually negative (very freq.):
quasi vero quidquam sit tam valde, quam nihil sapere, vulgare,
Cic. Div. 2, 39, 81. — With sup. adv.: quam potes tam verba confer maxime ad compendium = as much as you can (hence the idiomatic expression: quam maxime = as much as possible), Plaut. Mil. 3, 1, 184. —
C.
With verbs: tam... quam = as much... as, as well... as; negatively: non tam... quam, not so much... as.
1.
One verb compared with another:
nam quod edit tam duim quam perduim,
for what he can eat I would give as much as lose, Plaut. Aul. 4, 6, 6:
vellem tam domestica ferre possem quam ista contemnere,
Cic. Att. 13, 20, 4:
utinam tam non pigeat ista facere quam non displicebit,
Quint. 2, 5, 17:
Tyrus et ipsa tam movetur quam diluitur,
Sen. Q. N. 6, 26, 5.—Negatively:
fit quoque enim interdum ut non tam concurrere nubes frontibus adversis possint quam de latere ire,
Lucr. 6, 115.—
2.
The same verb repeated or understood after quam; the compared terms being,
(α).
Nouns or pronouns: tam mihi quam illi libertatem hostilis eripuit manus;
tam ille apud nos servit quam ego hic apud te servio,
Plaut. Capt. 2, 2, 61:
tam hic scit me habere (pecuniam) quam egomet (i. e. scio),
id. Aul. 3, 6, 12:
quam tu filium tuum, tam me pater me meus desiderat,
id. Capt. 2, 2, 6:
tam huic loqui licere oportet quam isti,
id. Cas. 2, 6, 58:
tam tibi istuc credo quam mihi,
id. Ep. 1, 2, 25:
haec tibi tam sunt defendenda quam moenia,
Cic. Ac. 2, 44, 137:
tam moveor quam tu, Luculle,
id. ib. 2, 46, 141:
tamque id... tuendum conservandumque nobis est quam illud, etc.,
id. Off. 3, 4, 17: amurcam periti agricolae tam in doliis condunt quam oleum aut vinum ( as well as), Varr. R. R. 1, 61:
tam natura putarem vitam hominis sustentari quam vitis, quam arboris,
Cic. Tusc. 1, 24, 56:
sicut pueris, qui tam parentibus amissis flebunt quam nucibus,
Sen. Ira. 1, 12, 4:
meliorque tam sibi quam aliis faciendus (est),
id. ib. 1, 15, 1:
tam solstitium quam aequinoctium suos dies rettulit (i. e. solstitium tam rettulit dies quam rettulit aequinoctium),
id. Q. N. 3, 16, 3:
quoniam orationis tam ornatus quam perspicuitas aut in singulis verbis est aut in pluribus positus (i. e. ornatus tam positus est quam perspicuitas),
Quint. 8, 3, 15. — This construction passes into mere co - ordination: tam vera quam falsa cernimus, as well... as, almost = both... and, Cic. Ac. 2, 34, 111: repentina res, quia quam causam nullam tam ne fidem quidem habebat ( = ut causam nullam, sic ne fidem quidem; cf.
sic),
Liv. 8, 27, 10; so Sall. J. 31, 16; id. H. 1, 41, 24 Dietsch; cf. Liv. 33, 17, 9; Sen. Q. N. 4, 13, 4. —
Negatively: non tam meapte causa Laetor quam illius,
Ter. Heaut. 4, 3, 8:
nihil est quod tam obtundat elevetque aegritudinem... quam meditatio condicionis humanae,
Cic. Tusc. 3, 16, 34:
quae compararat non tam suae delectationis causa quam ad invitationes adventusque nostrorum hominum,
id. Verr. 2, 2, 34, § 83:
cujus me facti paenituit non tam propter periculum meum quam propter vitia multa quae,
id. Fam. 7, 3, 2:
qua nulla in re tam utor quam in hac civili et publica,
id. Att. 2, 17, 2:
neque eos tam istius hominis perditi subita laetitia quam hominis amplissimi nova gratulatio movebat,
id. Verr. 1, 8, 21:
Iliensibus Rhoeteum addiderunt, non tam ob recentia ulla merita quam originum memoria,
Liv. 38, 39, 10.—
(β).
Object-inff.:
qualis est istorum oratio qui omnia non tam esse quam videri volunt,
Cic. Ac. 2, 14, 44:
quid enim tam pugnat, quam non modo miserum, sed omnino quidquam esse qui non sit,
id. Tusc. 1, 7, 13:
virtute ipsa non tam multi praediti esse quam videri volunt,
id. Lael. 26, 98.—
(γ).
Subject-inff. or dependent clauses:
ego illud argentum tam paratum filio Scio esse, quam me hunc scipionem contui ( = tam scio, argentum paratum esse, quam scio me, etc.),
Plaut. As. 1, 1, 109:
Parmenonis tam scio esse hanc techinam quam me vivere,
Ter. Eun. 4, 4, 51:
tam teneor dono quam si dimittar onustus,
Hor. Ep. 1, 7, 18:
Acrisium Tam violasse deum quam non agnosse nepotem Paenitet,
Ov. M. 4, 613:
tam perdis operam cum illi irasceris, quam cum illum alteri precaris iratum,
Sen. Ira, 2, 30, 2.—Negatively (so most freq.):
nihil est quod tam deceat quam in omni re gerenda servare constantiam,
Cic. Off. 1, 34, 125:
eundum igitur est, nec tam ut belli quam ut fugae socii simus,
id. Att. 9, 2, a, 3:
nec tam quaerendum est, dolor malumne sit, quam firmandus animus ad dolorem ferendum,
id. Tusc. 2, 12, 28:
non tam ut prosim causis elaborare soleo, quam ut ne quid obsim,
id. Or. 2, 72, 295:
cum ego te non tam vitandi laboris mei causa quam quia tua id interesse arbitrarer, hortatus essem,
id. Top. 1, 2:
auxilia convenerant non tam Vejentium gratia concitata, quam quod in spem ventum erat, etc.,
Liv. 2, 44, 7:
Boji defecerunt, nec tam ob veteres in populum Romanum iras, quam quod, etc.,
id. 21, 25, 2. — So with causal clauses, Cic. Div. in Caecil. 7, 24; id. Or. 3, 30, 119; id. Sest. 64, 135; Liv. 8, 19, 3. —
(δ).
With quam in adverb.-clause:
tam confido quam poti'st,
Plaut. Stich. 3, 2, 1; and in Cicero's epistolary style, tam esse with predicative force (like ita esse, sic esse;
v. sic): atque ego haec tam esse quam audio non puto ( = tam male esse),
Cic. Q. Fr. 1, 2, 3, § 9.—
(ε).
Tam with a neg. is sometimes followed by sed with an independent clause, instead of a comp. clause:
quidam autem non tam id reprehendunt, si remissius agatur, sed tantum studium tamque multam operam ponendam in eo non arbitrantur,
Cic. Fin. 1, 1, 1 Madv. ad loc.; cf.:
quae (suaviloquentia) quidem non tam est in plerisque... sed est ea laus eloquentiae certe maxima,
id. Brut. 15, 58.—
D.
With esse and predic. noun:
tam ea est quam poti'st nostra erilis concubina,
Plaut. Mil. 2, 5, 47:
equidem tam sum servos quam tu,
id. Capt. 3, 4, 11:
tam ego homo sum quam tu,
id. As. 2, 4, 83:
nam id nobis tam flagitium'st quam illa Non facere,
Ter. Ad. 3, 3, 68:
tam es tu judex quam ego senator,
Cic. Rab. Post. 7, 17:
tam sum amicus rei publicae quam qui maxime,
id. Fam. 5, 2, 6.—With prep. and its case as predicate:
tam hoc quidem tibi in proclivi quam imber quando pluit,
Plaut. Capt. 2, 2, 86:
qui non defendit, nec obsistit, si potest, injuriae, tam est in vitio quam si parentes, etc., deserat,
Cic. Off. 1, 7, 23. —
Negatively: nihil est tam contra naturam quam turpitudo,
Cic. Off. 3, 8, 35. —
E.
With quasi in place of quam:
tam a me pudica est quasi soror mea sit,
Plaut. Curc. 1, 1, 51. —
F.
Quam... tam with compp. = quanto... tanto or quo... eo (ante-class. and poet.): quam magis aerumna urget, tam magis ad malefaciendum viget, Enn. ap. Quint. 9, 3, 15 (Trag. Rel. v. 303 Vahl.):
quam magis adspecto, tam magis est nimbata,
Plaut. Poen. 1, 2, 138:
magis quam id reputo, tam magis uror quae meus filius turbavit,
id. Bacch. 5, 1, 5:
quam magis te in altum capessis, tam aestus te in portum refert,
id. As. 1, 3, 6:
quo quaeque magis sunt aspera semina eorum, Tam magis in somnis eadem saevire necessust,
Lucr. 4, 999:
quae quanto magis inter se perplexa coibant, Tam magis expressa ea quae mare... efficerent,
id. 5, 453:
tam magis illa fremens et tristibus effera flammis, Quam magis effuso crudescunt sanguine pugnae,
Verg. A. 7, 787.—With quanto for quam:
quanto magis aetheris aestus cogebant terram, Tam magis, etc.,
Lucr. 5, 484. —With rel. adv. for quam:
verum ubicumque magis denso sunt agmine nubes, tam magis hinc... fremitus fit,
Lucr. 6, 99. — Ellips. of tam:
quam magis specto. minus placet mihi hominis facies,
Plaut. Trin. 4, 2, 19.—
G.
Quam... tam with superll. = quanto... tanto or quo... eo (mostly anteclass.; cf.
the class.: ut quisque maxime... ita maxime): quam citissime conficies, tam maxime expediet,
Cato, R. R. 64 (65):
oleum quam diutissime in amurca erit, tam deterrimum erit,
id. ib. 64 (65):
quam acerbissima olea oleum facies, tam oleum optumum erit,
id. ib. 65 (66): quam plurimum [p. 1837] erit, tam citissime canus fiet, id. ib. 157 (158) med.:
quam ad probos propinquitate proxume te adjunxeris, tam optumum est,
Plaut. Aul. 2, 2, 59:
quam maxime huic vana haec suspicio erit, tam facillime patris pacem in leges conficiet suas,
Ter. Heaut. 5, 2, 44:
quam vos facillime agitis, quam estis maxume Potentes, dites, fortunati, nobiles: tam maxime vos aequo animo aequa noscere Oportet,
id. Ad. 3, 4, 56:
quam paucissimos reliqueris, tam optimi fiunt in alendo,
Varr. R. R. 2, 9:
quam quisque pessume fecit, tam maxume tutus est,
Sall. J. 31, 14. —
H.
With quam in immediate succession (to be distinguished from the conj. tamquam, as if):
nam, si a mare abstinuissem, tam quam hoc uterer ( = tam illo uterer quam hoc),
Plaut. Mil. 4, 7, 26:
tam quam proserpens bestia (iste) est bilinguis et scelestus ( = tam bilinguis quam, etc.),
id. Fers. 2, 4, 28: esne tu huic amicus? To. Tam quam di omnes qui caelum colunt, id. ib. 4, 4, 32: vide, homo ut hominem noveris. Sy. Tam quam me, id. Trin. 4, 2, 68: nostine? Da. Tam quam te, Ter. Phorm. 1, 2, 15 (for tam diu, with or without quam, quam diu, etc., v. tamdiu).
II.
With a comp. clause understood.
A.
With a comp. clause to be supplied from a preceding sentence:
quae faciliora sunt philosophis... quia tam graviter cadere non possunt (sc. quam alii),
Cic. Off. 1, 21, 73:
cur corporis curandi causa quaesita sit ars, animi autem medicina nec tam desiderata sit..., nec tam culta (i. e. quam corporis medicina),
id. Tusc. 3, 1, 1:
nihil umquam tam eleganter explicabunt (i. e. quam Plato),
id. ib. 1, 23, 55:
non conturbat me expectatio tua, etsi nihil est eis, qui placere volunt, tam adversarium,
id. Ac. 2, 4, 10:
sed ea (plebs) nequaquam tam laeta Quinctium vidit (i. e. quam ejus amici),
Liv. 3, 26, 12: nec minora consequi potuit (Maecenas);
sed non tam concupivit (sc. quam Agrippa),
Vell. 2, 88, 2: nec tibi tam longis opus est ambagibus usquam, nec me tam multam hic operam consumere par est (i. e. quam consumere opus sit, si haec tractare velim), Lucr 6, 1079; so, tam gratia est (colloq.) = non accipio, sed tam gratia est quam esset si acciperem, I thank you just as much; no, thank you:
bene vocas (ad prandium): tam gratia'st,
Plaut. Men. 2, 3, 36: cenabis apud me. Ep. Locata'st opera nunc quidem:
tam gratia'st,
id. Stich. 3, 2, 18: quin tu, quidquid opus'st, audacter imperas? Ps. Tam gratia'st. Bene est tibi;
nolo tibi molestos esse nos,
id. Ps. 2, 4, 23 (in this formula, however, tam is explained by some as a shortened form for tamen; cf. Brix ad Plaut. Men. 386, and v. IV. infra).—
B.
With a general comp. clause understood ( = sic, ita), so ( so much) as I do, as you do, as he did, as I said before, as he is, as you are, etc.
1.
With adjj.: ut vos servem sedulo, quos tam grandi sim mercatus pecunia, have bought you at so high a price, i. e. as I have, Plaut. Capt. 2, 2, 8: qui nummi exciderunt quod terram sic obtuere? quid vos maestos tam tristisque conspicor? (sc. as I do, as you are), id. Bacch. 4, 4, 17:
equidem miror, tam catam, tam doctam te et bene eductam, non scire stulte facere,
id. Most. 1, 3, 29:
ordine cum videas tam certo multa creari,
Lucr. 5, 735:
deus ille fuit qui ista in tam tranquillo et tam clara luce locavit,
id. 5, 12:
quorsum igitur tam multa de voluptate?
Cic. Sen. 12, 44:
ut mihi quidem, qui tam magno animo fuerit innocens damnatus esse videatur,
id. Tusc. 1, 42, 100:
inter ista tam magnifica verba tamque praeclara,
id. Fin. 2, 23, 77:
quis est qui complet aures meas tantus et tam dulcis sonus?
as I hear, id. Rep. 6, 18, 18:
tollite hanc: nullam tam pravae sententiae causam reperietis,
id. Phil. 14, 1, 3: et tamen veremur ut hoc quod a tam multis perferatur natura patiatur? ( as it is, sc. suffered), id. Tusc. 2, 20, 46:
ut tam in praecipitem locum non debeat se sapiens committere,
id. Ac. 2, 21, 68:
tam necessario tempore, tam propinquis hostibus,
at so urgent a time as this, Caes. B. G. 1, 16, 6:
supra triginta quinque milia hostium fuerant, ex quibus tam exigua pars pugnae superfuit,
Liv. 39, 31, 14:
tam constantem defensionem Scipionis universus senatus comprobavit,
Val. Max. 3, 7, 1: ceterum... ne tam praeclara lex... oblitteraretur, id. 2, 8, 1:
qui tam crudelem tyrannum occideret,
id. 3, 1, 2:
ne illo quidem tam misero tamque luctuoso tempore civitas nostra virtutis suae oblita est,
id. 3, 2, 7:
tam contraria est pestis,
Plin. 8, 38, 57, § 136:
tam parvo distat ibi tanta rerum naturae diversitas,
id. 5, 11, 12, § 65; so, tamne (cf. sicine):
tamne indignus videar?
Plaut. Merc. 1, 2, 77.—And with sup.:
nondum erat vestris tam gravissimis tamque multis judiciis concisus,
of so great weight, Cic. Phil. 12, 5, 11.—
2.
With advv.:
alienus quom ejus incommodum tam aegre feras, quid me patrem par facere est?
Plaut. Capt. 1, 2, 37:
quid est negotii quod tu tam subito domo abeas?
id. Am. 1, 3, 4:
unde ego nunc tam subito huic argentum inveniam miser?
Ter. Phorm. 3, 3, 1:
quia (anima cum corpore) tam conjuncta atque leniter apta'st,
Lucr. 5, 559:
jam mallem Cerberum metueres quam ista tam inconsiderata diceres,
Cic. Tusc. 1, 6, 12:
ista tam aperte et per versa et falsa,
id. Ac. 2, 18, 60:
cum ex co quaereretur cur tam diu vellet esse in vita,
id. Sen. 5, 13:
me pudet tam cito de sententia esse dejectum,
id. Tusc. 2, 5, 14:
etsi hoc quidem est in vitio, dissolutionem naturae tam valde perhorrescere,
id. Fin. 5, 11, 31:
an melius fuerit rationem non dari omnino, quam tam munifice et tam largiter,
as I have shown, id. N. D. 3, 27, 69:
nam quod jus civile tam vehementer amplexus es,
id. Or. 1, 55, 274:
quid tu, inquit, tam mane?
id. Rep. 1, 9, 14: cur hunc tam temere ( as mentioned before) quisquam ab officio discessurum judicaret? Caes. B. G. 1, 40:
quod sua victoria tam insolenter gloriarentur,
id. ib. 1, 14:
cum tam procul a finibus Macedoniae absint,
Liv. 39, 27, 6: non digna exempla quae tam breviter ( as I am going to do) nisi majoribus urgerer, referrentur, Val. Max. 2, 7, 5:
qualis esset quem tam diu tamque valde timuissent,
Nep. Eum. 11, 2; and with sup.: tam maturrime comparavisse, Cato ap. Charis. p. 184 P.—With adverb. abl.: tam crepusculo fere ut amant, Plaut. Fragm. ap. Varr. L. L. 7, 77; cf.:
tam vesperi,
Ter. Heaut. 1, 1, 15; v. III. B. 3. infra.—
3.
With verbs:
ut, ni meum gnatum tam amem, tua jam virgis latera lacerentur probe,
Plaut. Bacch. 4, 5, 10:
quid, cedo, te, obsecro, tam abhorret hilaritudo?
id. Cist. 1, 1, 55:
quid tam properas?
id. Pers. 4, 6, 11:
cum te video nostrae familiae Tam ex animo factum velle ( = te tam velle nostrae familiae ex animo factum),
Ter. Ad. 5, 7, 21:
age, quaeso, ne tam obfirma te, Chreme,
id. Heaut. 5, 5, 8:
non pol temere'st quod tu tam times,
id. Phorm. 5, 8 (9), 9: Sy. Eamus, namque hic properat in Cyprum. Sa. Ne tam quidem, implying a corresponding gesture, id. Ad. 2, 4, 14:
quam si explicavisset, non tam haesitaret,
i. e. as he does, Cic. Fin. 2, 6, 18.—Sometimes with an adv. to be supplied:
quid ergo hanc, quaeso, tractas tam ( = tam male, or implying a corresponding gesture),
Plaut. Cas. 4, 4, 31:
Graecos in eo reprehendit quod mare tam secuti sunt ( = tam vulgo. or tam temere),
Cic. Att. 6, 2, 3; cf. id. Q. Fr. 1, 2, 3, § 9; v. I. C. 2. d, supra. — With esse and predic. noun:
numquam ego te tam esse matulam credidi,
Plaut. Pers. 4, 3, 72.—
4.
Preceded and strengthened by a demonstrative adjective (order: 1. demonstr., 2. tam, 3. adjective, 4. noun; or, 1. demonstr., 2. noun, 3. tam, 4. adjective).
(α).
After hic:
etiamne haec tam parva civitas, tam procul a manibus tuis remota, praedae tibi et quaestui fuit?
Cic. Verr. 2, 3, 37, § 85:
hunc hominem tam crudelem, tam sceleratum, tam nefarium nolunt judicare,
id. ib. 2, 2, 31, §
77: hunc tamen hominem tam audacem, tam nefarium, tam nocentem,
id. Clu. 14, 42:
haec mea oratio tam longa aut tam alte repetita,
id. Sest. 13, 31:
in hoc tam exiguo vitae curriculo,
id. Arch. 11, 28:
hanc tam taetram, tam horribilem tamque infestam rei publicae pestem,
id. Cat. 1, 5, 11:
in hac tam clara re publica natus,
id. Rep. 1, 19, 31:
hanc rem publicam tam praeclare fundatam,
id. Par. 1, 2, 10:
haec tam crebra Etruriae concilia,
Liv. 5, 5, 8:
in his tam parvis atque tam nullis,
Plin. 11, 2, 1, § 2:
quorsum haec tam putida tendant,
Hor. S. 2, 7, 21:
hac tam prospera pugna nuntiata,
Curt. 3, 11, 16.—
(β).
After ille:
ille homo tam locuples, tam honestus,
Cic. Verr. 2, 4, 6, § 11: illud argentum tam praeclarum ac tam nobile, id. ib. 2, 4, 20, §
44: illud tam grave bellum,
Val. Max. 5, 6, ext. 1:
ne illo quidem tam misero tamque luctuoso tempore,
id. 3, 2, 7.—
(γ).
After iste:
tamenne ista tam absurda defendes?
Cic. N. D. 1, 29, 81:
ista admonitio tua tam accurata,
id. Att. 6, 1, 20:
quae est ista tam infesta ira?
Liv. 7, 30, 15:
iste tam justus hostis, tam misericors victor,
Curt. 4, 10, 34.—
(δ).
After id ipsum:
id ipsum tam mite ac tam moderatum imperium,
Liv. 1, 48, 9.—
(ε).
After tot:
jacere necesse sit tot tam nobiles disciplinas,
Cic. Ac. 2, 48, 147:
tot tam valida oppida,
Liv. 5, 54, 5:
tot tam opulenti tyranni regesque,
id. 25, 24, 13:
inter tot tam effrenatarum gentium arma,
id. 21, 9, 3:
tot tam praeclaris imperatoribus uno bello absumptis,
id. 28, 28, 12; 25, 27, 13; 26, 13, 17; cf.:
cum tot ac tam validae eluctandae manus essent,
id. 24, 26, 13; 8, 12, 4.—
(ζ).
After hic talis:
da operam ut hunc talem, tam jucundum, tam excellentem virum videas,
Cic. Fam. 16, 21, 3.
III.
As demonstr. adv. of intensity, correlative with ut, that, and its equivalents (qui, quin); so only with adjj. and advv. (not with verbs).
A.
Without a negation ( = ita, adeo;
rare before the Aug. period): ni erit tam sincerum (tergum), ut quivis dicat ampullarius Optumum esse operi faciundo corium et sincerissimum,
Plaut. Rud. 3, 4, 51:
quae (maturitas) mihi tam jucunda est ut, quo propius ad mortem accedam, quasi terram videre videar,
Cic. Sen. 19, 71. de qua tam variae sunt doctissimorum hominum sententiae, ut magno argumento esse debeat, etc., id. N. D. 1, 1, 1:
ad eum pervenit tam opportuno tempore, ut simul Domitiani exercitus pulvis cerneretur, et primi antecursores Scipionis viderentur,
Caes. B. C. 3, 36:
tam parandus ad dimicandum animus, ut, etc.,
id. B. G. 2, 21:
tamen tam evidens numen rebus adfuit Romanis, ut putem, etc.,
Liv. 5, 51, 4: infimam plebem natura ipsa tam abjecto tamque imo loco collocavit ut nulla ratione erigi aut sublevari possit, Ps.-Cic. Cons. 6, 22:
tam multa sunt, tamque misera quae perferunt ut nemo sit quin mori saepissime cupiat,
id. ib. 16, 59:
quem constat tam certa acie luminum usum esse ut a Lilybaeo portu Carthaginienses egredientes classes intueretur,
Val. Max. 1, 8, ext. 14:
tam alacri animo suos ad id proelium cohortatus est ut diceret: Sic prandete, etc.,
id. 3, 2, ext. 3:
in Theophrasto tam est loquendi nitor ille divinus ( = tam divinus est) ut ex eo nomen quoque traxisse videatur,
Quint. 10, 1, 83:
(Scipio) bellum in Africam transtulit, tam lentus ut opinionem luxuriae segnitiaeque malignis daret,
Sen. Ira, 1, 11, 6; id. Q. N. 1, 15, 5:
3, 21, 1: tam parvulis in faucibus... ut non sit dubium, etc.,
Plin. 10, 29, 43, § 82:
ipsum Macedonem tam graviter palma percussit ut paene concideret,
Plin. Ep. 3, 14, 7.—
B.
With a negation, or in a question implying a negation.
1.
Before ut (very freq. in the class. period; cf. adeo, poet., e.g. Hor. Ep. 1, 1, 39):
numquam tam dices commode ut tergum meum Tuam in fidem committam,
Ter. Hec. 1, 2, 33:
non tam viva tamen, calidus queat ut fieri fons,
Lucr. 6, 887:
quis umquam praedo fuit tam nefarius, quis pirata tam barbarus ut, etc.,
Cic. Rosc. Am. 50, 146:
non sum tam stultus, ut te usura falsi gaudii frui velim,
id. Fam. 6, 12, 1:
nec, cum id faciebamus tam eramus amentes ut explorata nobis esset victoria,
id. ib. 6, 1, 3:
non essem tam inurbanus ac paene inhumanus uti in eo gravarer quod vos cupere sentirem,
id. Or. 2, 90, 365:
non puto tam expeditum negotium futurum ut non habeat aliquid morae,
id. Att. 13, 31, 1:
nec vero eram tam indoctus ignarusque rerum ut frangerer animo propter, etc.,
id. Phil. 2, 15, 37:
quis tam demens ut sua voluntate maereat?
id. Tusc. 3, 29, 71; so id. Off. 3, 20, 82; id. Tusc. 1, 1, 2; id. Phil. 3, 4, 10:
non enim proferremus vino oppressos... tam absurde, ut tum diceremus, etc.,
id. Ac. 2, 17, 53:
non se tam barbarum ut non sciret, etc.,
Caes. B. G. 1, 44, 17:
nulli sunt tam feri et sui juris affectus ut non disciplina perdomentur,
Sen. Ira, 2, 12, 3:
nemo tam divos habuit faventes, crastinum ut posset sibi polliceri,
id. Thyest. 619.—
2.
With a negation (esp. nemo), followed by qui ( = ut is; class. and freq.); nec quisquam sit tam opulentus qui mihi obsistat in via, [p. 1838] Plaut. Curc. 2, 3, 5:
generi lenonio Numquam deus ullus tam benignus fuit, qui fuerit propitius,
id. Pers. 4, 4, 34:
an ille tam esset stultus qui mihi mille nummum crederet?
id. Trin. 4, 2, 42:
nemo inventus est tam amens, qui illud argentum tam praeclarum ac tam nobile eriperet, nemo tam audax qui posceret, nemo tam impudens qui postularet ut venderet,
Cic. Verr. 2, 4, 20, § 44:
nemo Agrigenti neque aetate tam affecta neque viribus tam infirmis fuit, qui non illa nocte surrexerit,
id. ib. 2, 4, 43, §
95: nemo est tam senex qui se annum non putet posse vivere,
id. Sen. 7, 24:
nihil tam absurde dici potest, quod non dicatur ab aliquo philosophorum,
id. Div. 2, 58, 119:
nulla gens tam immanis umquam fuit in qua tam crudelis hostis patriae sit inventus,
id. Sull. 27, 76:
quae est anus tam delira quae timeat ista?
id. Tusc. 1, 21, 48:
ecquem tam amentem esse putas qui illud quo vescatur deum esse credat?
id. N. D. 3, 16, 41:
sed neque tam docti tum erant, ad quorum judicium elaboraret, et sunt, etc.,
id. Fin. 1, 3, 7; so id. Sen. 19, 67; id. Lael. 7, 23; id. Tusc. 1, 6, 11; 1, 15, 33; 2, 17, 41; id. Sest. 14, 32; id. Fin. 2, 20, 63; id. Fam. 9, 2, 2; id. Off. 2, 5, 16:
neque tam remisso animo quisquam fuit qui ea nocte conquierit,
Caes. B. C. 1, 21:
in bello nihil tam leve est quod non magnae interdum rei momentum faciat,
Liv. 25, 18, 3:
ut nemo tam humilis esset cui non aditus ad eum pateret,
Nep. Milt. 8, 4:
ecquid esse tam saevum potest quod superet illum?
Sen. Thyest. 196. —
3.
With a negation, followed by quin ( = ut is non;
class. and freq.): nec sacrum nec tam profanum quidquam est quin ibi ilico adsit,
Plaut. Merc. 2, 3, 27:
nihil mihi tam parvi est quin me id pigeat perdere,
id. Pers. 4, 6, 8:
nec quisquam est tam ingenio duro, neque tam firmo pectore quin sibi faciat bene,
id. As. 5, 2, 94:
numquam tam mane egredior, neque tam vesperi Domum revortor, quin te... conspicer Fodere,
Ter. Heaut. 1, 1, 15:
nil tam difficile'st quin quaerendo investigari possiet,
id. ib. 4, 2, 8:
ut nullus umquam dies tam magna tempestate fuerit, quin... solem homines viderint,
Cic. Verr. 2, 5, 10, § 26:
numquam tam male est Siculis quin aliquid facete et commode dicant,
id. ib. 2, 4, 43, §
95: nemo est tam afflictus quin possit navare aliquid et efficere,
id. Fam. 6, 1, 7:
ut nemo tam ferus fuerit, quin ejus causam lacrimarit,
Nep. Alcib. 6, 4.
IV.
Tam, ante-class., sometimes = tamen:
antiqui tam etiam pro tamen usi sunt,
Fest. p. 360: bene cum facimus, tam male cupimus...; quamquam estis nihili, tam ecastor simul vobis consului, Titin. ap. Fest. l. l.; so,
etsi illi aliter nos faciant quam aequom sit, tam pol noxiae nequid magis sit... nostrum officium meminisse decet,
Plaut. Stich. 1, 1, 44 Fleck., Ritschl:
tam si nihil usus esset, jam non dicerem,
id. Merc. 4, 3, 32 Ritschl; v. Prol. Trin. p. 14 ib.; Brix ad Plaut. Men. 2, 3, 36; Curt. in Rhein. Mus. 6, 84; 6, 93; but cf. contra, Corss. Beitr. p. 272 sqq.
V.
In the dialect of Praeneste: tam modo, just now ( = modo): ilico hic ante ostium;
Tam modo, inquit Praenestinus,
Plaut. Trin. 3, 1, 8 Brix ad loc.; cf. Fest. s. v. tammodo, p. 359; Ritschl, opusc. 2, 372.

Lewis & Short latin dictionary > tam
76 verus

vērus, a, um, adj. [etym. dub.; cf. Zend var, believe; Sanscr. var, choose, wish], true, real, actual, genuine, etc. (opp. falsus, fictus).
I.
Lit.:
secerni blandus amicus a vero et internosci tam potest adhibitā diligentiā, quam omnia fucata et simulata a sinceris atque veris,
Cic. Lael. 25, 95:
perspicere, quid in quāque re verum sincerumque sit,
id. Off. 2, 5, 18:
vera an falsa,
Ter. And. 5, 4, 19:
res vera (opp. ficta),
Cic. Lael. 7, 24:
verus ac germanus Metellus,
id. Verr. 2, 4, 66, § 147; cf.:
ipsus verus Harpax,
Plaut. Ps. 4, 7, 111:
vera mea uxor,
id. As. 1, 1, 46 (dub.;
al. verum): color,
Ter. Eun. 2, 3, 27:
vultus,
id. And. 5, 1, 20:
via,
Plaut. Cas. 2, 6, 17:
vera et perfecta amicitia,
Cic. Lael. 6, 22:
vera, gravis, solida gloria,
id. Phil. 5, 18, 50:
decus,
id. Rep. 6, 23, 25:
causa verissima,
id. Ac. 2, 4, 10:
virtus,
Hor. C. 3, 5, 29:
dolores,
id. Ep. 1, 17, 57:
amicus,
id. A. P. 425:
nati,
legitimate, Prop. 2, 9, 17:
verius ergo quid sit,
Mart. 8, 76, 7:
ut verum esset, suā voluntate sapientem descendere, etc.,
Cic. Rep. 1, 6, 11:
id si ita est, ut, etc.... sin autem illa veriora, ut, etc.,
id. Lael. 4, 14.—
B.
Subst.: vērum, i, n., what is true or real, the truth, the reality, the fact:
interesse oportet, ut inter rectum et pravum, sic inter verum et falsum,
Cic. Ac. 2, 11, 33:
notionem veri et falsi nullam habere,
id. ib.:
verum dicere,
Plaut. Am. 1, 1, 89; Ter. And. 2, 6, 6:
si simile veri quid invenerim,
Cic. Ac. 2, 20, 66; id. Rep. 3, 5, 8:
si verum scire vis,
id. Att. 12, 41, 3:
si verum quaerimus,
id. Tusc. 2, 23, 55:
verum quidem si audire volumus,
id. Brut. 73, 256:
verum non libenter audire,
Mart. 8, 76, 8:
minor est tua gloria vero,
Ov. H. 15 (16), 143:
ut quid hujus veri sit, sciam,
Plaut. Aul. 4, 10, 72; cf.:
non pervident quid sit in vero,
actually, really, Lact. 1, 17, 1.—So the freq. construction of the gen. veri with similis, similiter, and similitudo (by many also joined together [p. 1979] in one word, verisimilis, etc.):
narrationem jubent veri similem esse,
Cic. de Or. 2, 19, 80:
id quod veri simile occurrit,
id. Tusc. 2, 2, 5:
veri simillimum mihi videtur, quodam tempore, etc.,
id. Inv. 1, 3, 4:
veri similiora,
id. N. D. 1, 24, 66:
res similis veri,
Liv. 26, 38, 9:
simillimum veri,
Cic. Tusc. 5, 4, 11:
quod est magis verisimile,
Caes. B. G. 3, 13:
veri similiter fingere,
App. Mag. p. 293:
veri similius,
id. ib. and p. 312; Tert. Apol. 16:
veri similitudinem sequi,
Cic. Ac. 2, 33, 107; Sen. Ben. 4, 33, 2; genuine, Plin. 34, 7, 17, § 66; cf.
, in a reversed order: similitudo veri,
Cic. Part. Or. 11, 40; id. Univ. 3:
res facit controversiam aut de vero aut de recto aut de nomine,
respecting fact, id. Or. 34, 121:
nec procul a vero est, quod,
from the truth, Ov. Tr. 5, 6, 27:
ex vero positum permansit Equiria nomen,
id. F. 2, 859:
in vero esse,
to be true, Lact. 1, 11, 31; 1, 17, 1:
teneras aures mordaci radere vero,
Pers. 1, 107.— Plur.:
recta et vera loquere,
Plaut. Capt. 5, 2, 7:
vera dico,
id. Am. 1, 1, 239; 2, 1, 12; 2, 2, 55 al.:
artem se tradere vera ac falsa dijudicandi,
Cic. de Or. 2, 38, 157:
qui species alias veris... caput (= alias ab iis quae verae sunt, Orell.),
Hor. S. 2, 3, 208:
adjecta veris credibilis rerum imago,
Quint. 4, 2, 123:
vis dicam tibi veriora veris?
Mart. 6, 30, 6.
II.
Transf.
A.
Like rectus, consonant with reason or good morals, i. e. right, proper, fitting, suitable, reasonable, just (class.):
ah, Idnest verum?
Ter. And. 4, 1, 5:
cum aliquid verum ac rectum esse dicitur,
Cic. Leg. 3, 15, 34:
quod est rectum, verum quoque est,
id. ib. 2, 5, 11:
omnia recta, vera,
id. Tusc. 3, 27, 64:
lex vera atque princeps,
id. Leg. 2, 4, 10:
quibus peritia et verum ingenium est,
Sall. H. 1, 111 Dietsch:
ea, si vera existimare voles, maxume hortabuntur,
id. ib. 4, 61, 3 ib.:
nil Grosphus nisi verum orabit et aequum,
Hor. Ep. 1, 12, 23.—
2.
Esp., verum est, with subject-clause (so most freq. = aequum est, etc.):
neque verum esso, qui suos fines tueri non potuerint, alienos occupare,
Caes. B. G. 4, 8:
(Cato) negat verum esse, allici benevolentiam cibo,
Cic. Mur. 35, 74:
verum est, (agrum) habere eos, quorum sanguine ac sudore partus sit,
Liv. 2, 48, 2; 3, 40, 11; 24, 48, 11;
28, 13, 7: metiri se quemque suo modulo ac pede, verum est,
Hor. Ep. 1, 7, 98; id. S. 2, 3, 212:
verius esse, Ti. Sempronio imperium habenti tradi exercitum quam legato,
Liv. 35, 8, 6:
me verius unum Pro vobis foedus luere,
Verg. A. 12, 694: si verum est, with acc. and inf., if the view is correct, Cic. N. D. 3, 31, 77; Liv. 30, 26, 7.— Rarely with ut:
praeclarum illud est, et, si quaeris, rectum quoque et verum, ut, etc.,
right and just, Cic. Tusc. 3, 29, 73:
si verum est, quod nemo dubitat, ut populus Romanus superarit, etc.,
Nep. Hann. 1, 1.—
3.
Subst.: vērum, i, n., honor, duty:
in senatu parsilla, quae vero pretium aut gratiam anteferebat,
Sall. J. 16, 1.—
B.
Speaking or containing the truth, true, veracious, = veridicus (rare):
sum verus?
Ter. And. 2, 5, 12:
vates,
Ov. H. 16, 123:
Apollinis os,
id. M. 10, 209:
judicium viri eruditissimi ac super ista verissimi,
Plin. Ep. 9, 25, 2; 2, 9, 4; cf.:
quo viro nihil firmius, nihil verius,
id. ib. 4, 22, 3:
verissimus et sapientissimus judex,
most conscientious, Cic. Rosc. Am. 30, 84.— Advv.
A.
vērum.
1.
Lit., truly, just so, certainly, doubtless, even so, yes, as a confirmatory reply (ante-class. and rare, while vero is classical; v. vero init.): So. Facies? Ch. Verum, Ter. Heaut. 5, 3, 11; Plaut. As. 4, 2, 45. Ct. Men' quaerit? Sy. Verum, Ter. Ad. 4, 2, 4; id. Eun. 2, 3, 56; 5, 6, 18.—
2.
Transf.
a.
In gen., as a strongly corroborative adversative particle, but in truth, but not with standing, but yet; and after negative clauses, but even, but:
merito maledicas mihi, si id ita factum est: Verum haud mentior, resque uti facta, dico,
Plaut. Am. 2, 1, 23; 1, 2, 22; Ter. And. prol. 4; id. Eun. 1, 2, 103; id. Heaut. 3, 3, 37:
in optimorum consiliis posita est civitatium salus: praesertim cum, etc.... Verum hunc optimum statum pravis hominum opinionibus eversum esse dicunt,
Cic. Rep. 1, 34, 51:
quod ejus (Hermagorae) peccatum reprehendendum videtur, verum brevi,
id. Inv. 1, 9, 12:
quae non dicunt, verum intellegi volunt,
Quint. 8, 5, 12:
sed nos non, quid nobis utile, verum quid oratori necessarium sit, quaerimus,
Cic. de Or. 1, 60, 254: ea sunt omnia non a naturā, verum a magistro, id. Mur. 29, 61; Verg. E. 3, 35.—
(β).
In the construction non modo (solum, tantum)... verum etiam (quoque), not only... but also:
non modo agendo, verum etiam cogitando,
Cic. Cael. 19, 45; id. Verr. 2, 2, 66, § 161:
non solum naturā et moribus, verum etiam studio et doctrinā,
id. Lael. 2, 6:
non ingrato tantum, verum etiam invido et crudeli animo,
Just. 21, 6, 7:
servavit ab omni Non solum facto, verum opprobrio quoque turpi,
Hor. S. 1, 6, 84: non modo... verum ne... quidem, not only not... but not even, Cic. Rep. 3, 30, 42.—
b.
In partic.
(α).
In a transition, but, yet, still (freq. and class.):
non edepol nunc, ubi terrarum sim scio, si quis roget... Ilicet, mandata eri perierunt una et Sosia, Verum certum'st confidenter hominem contra adloqui,
Plaut. Am. 1, 1, 183:
deinde hoc vobis confirmo, etc.... verum quod ego laboribus, etc.... me persecuturum esse polliceor, etc.,
Cic. Verr. 1, 17, 51: verum schemata lexeôs duorum sunt generum, Quint. 9, 3, 2:
verum etiamsi quis summa desperet,
id. 12, 11, 26:
verum veniat sane,
Cic. Verr. 2, 2, 31, § 76 et saep.—Strengthened by enim, vero, and (in class. prose) enimvero, but truly, but indeed:
verum enim, quando bene promeruit, fiat,
Ter. Ad. 2, 1, 47: verum vero inter offam atque herbam, ibi vero longum intervallum est, Cato ap. Gell. 13, 17, 1:
verum hercle vero,
Plaut. Curc. 3, 5:
si ullo in loco ejus provinciae frumentum tanti fuit, quanti, etc. Verum enim vero cum, etc.,
Cic. Verr. 2, 3, 84, § 194; so,
verum enim vero,
id. de Or. 3, 14, 54 N. cr.; Sall. C. 20, 10; Liv. 4, 4, 8.—
(β).
In breaking off the current of discourse (cf. sed), but however, but:
exspectabantur Calendae Januariae, fortasse non recte. Verum praeterita omittamus,
Cic. Phil. 5, 12, 31: verum quidem haec hactenus;
cetera quotiescumque voletis,
id. Tusc. 3, 34, 84:
sed hoc nihil ad me... Verum hoc (ut dixi) nihil ad me. Illud ad me, etc.,
id. de Or. 2, 32, 139.—
B.
vērō, in truth, in fact, certainly, truly, to be sure, surely, assuredly:
eho, mavis vituperari falso, quam vero extolli?
Plaut. Most. 1, 3, 21:
iste eum sese ait, qui non est, esse: et qui vero est negat,
id. Capt. 3, 4, 35: Tox. Amplectere sis. Lemn. Ego vero, id. Pers. 5, 1, 12; cf. Curt. 6, 3, 5: As. Ego non novi adulescentem vostrum. St. Veron'? As. Serio, Plaut. Truc. 2, 2, 47:
veron' serio?
id. Merc. 4, 1, 19:
itane vero obturbat?
Ter. And. 5, 4, 23: Ch. Vah, gloriare evenisse ex sententiā? Sy. Non hercle vero, verum dico, id. Heaut. 4, 5, 18:
quod de domo scribis... ego vero tum denique mihi videbor restitutus, si, etc.,
Cic. Fam. 14, 2, 3; cf.
even at the beginning of a letter: ego vero cupio te ad me venire,
I do really wish, id. ib. 14, 16, 10; so,
ego vero vellem,
id. ib. 4, 6, 1:
cum effusis gaudio lacrimis cupere vero diceret, etc.,
Liv. 27, 19, 12; Plin. Ep. 9, 20, 1.—
Esp., in apodosis, tum vero: postea quam ad causam dicendam ventum est, tum vero sine metu omnes erant, etc.,
Cic. Verr. 2, 2, 29, § 70; Sall. J. 94, 3; Stat. Th. 1, 412; cf.
tum, III. B. 1.—Ironically: sane quia vero hae mihi patent semper fores,
Ter. Eun. 1, 2, 9:
multum vero haec eis jura profuerunt,
Cic. Verr. 2, 5, 47, § 124:
turpem vero actionem, etc.,
id. Phil. 13, 11, 25:
egregiam vero laudem refertis,
Verg. A. 4, 93.—With immo:
immo vero indignum facinus faxo ex me audies,
Ter. And. 5, 2, 13. —
b.
In corroborative replies, yes, certainly, by all means, assuredly, etc. (class.; while verum in this sense is only ante-class.): De. An quid est etiam amplius? He. Vero amplius, Ter. Ad. 3, 4, 23; id. Eun. 3, 1, 12: M. Fuisti saepe, credo, in scholis philosophorum. A. Vero, ac libenter quidem, Cic. Tusc. 2, 11, 26:
sed tu orationes nobis veteres explicabis? Vero, inquam, Brute,
id. Brut. 87, 300:
tu vero, inquam, Tite,
id. ib. 85, 292:
nos vero, inquit ille,
id. Fin. 4, 28, 80: M. Cadere, opinor, in sapientem aegritudinem tibi dixisti videri. A. Et vero ita existimo, id. Tusc. 3, 6, 12.—With immo, nay rather: De. Quin tu mi argentum cedo. Ph. Immo vero uxorem tu cedo, Ter. Phorm. 5, 8, 43:
sed da mihi nunc, satisne probas? Immo vero et haec, etc.,
Cic. Ac. 1, 3, 10:
immo vero, inquit, ii vivunt, qui, etc.,
id. Rep. 6, 14, 14: S. Quid domi? pluresne praesunt negotiis tuis? L. Immo vero unus, inquit, id. ib. 1, 39, 61.—And, to strengthen negative answers, joined with minime: S. Quid? totam domum num quis alter, praeter te, regit? L. Minime vero, Cic. Rep. 1, 39, 61; 3, 32, 44; id. Ac. 1, 1, 2; id. Off. 3, 6, 29 al.—
c.
In urgent or encouraging expostulation, but, though, however, etc.: Ni. Cape hoc tibi aurum, Chrysale, i, fer filio. Ch. Non equidem accipiam. Ni. Cape vero:
odiose facis,
take it though, Plaut. Bacch. 4, 9, 139:
respice vero,
id. Ep. 1, 1, 3:
ostende vero,
id. ib. 5, 2, 58:
minue vero iram,
Ter. Phorm. 2, 3, 88.—
d.
To indicate a climax, even, indeed:
neque solum in tantis rebus, sed etiam in mediocribus vel studiis vel officiis, vel vero etiam negotiis contemnendum,
Cic. Rep. 1, 3, 4:
quod cum tam multi homines audissent, statim ad me defertur: immo vero, ut quisque me viderat, narrabat,
id. Verr. 1, 7, 19:
nec vero jam meo nomine abstinent,
id. Rep. 1, 3, 6:
neque vero id satis habuit,
Nep. Epam. 4, 5.—
2.
Transf., as a strongly corroborative adversative particle, but in fact, but indeed, however (always placed after a word):
ne T. quidem Postumius contemnendus in dicendo: de re publicā vero non minus vehemens orator, quam bellator fuit,
Cic. Brut. 77, 269:
non vero tam isti (sc. mortui sunt) quam tu ipse, nugator,
id. Sen. 9, 27:
dixisti non auxilium mihi, sed me auxilio defuisse. Ego vero fateor hercule, quod viderim mihi auxilium non deesse, idcirco me illi auxilio pepercisse,
id. Planc. 35, 86; id. Rep. 1, 7, 12:
ubi per exploratores Caesar certior factus est, tres jam copiarum partes Helvetios id flumen transduxisse, quartam vero partem citra flumen Ararim reliquam esse,
Caes. B. G. 1, 12.—In transitions:
age vero ceteris in rebus quali sit temperantiā, considerate,
Cic. Imp. Pomp. 14, 40:
nec vero tibi de versibus respondebo,
id. Phil. 2, 8, 20.—
C.
vērē, according to truth, truly, really, in fact; properly, rightly, aright:
hoc quom fit, ibi non vere vivitur,
Ter. Heaut. 1, 1, 102 Fleck.:
honestum, quod proprie vereque dicitur, id in sapientibus est solis,
Cic. Off. 3, 3, 13:
quis putare vere potest, etc.,
id. Rep. 1, 17, 28:
vere ducere,
id. ib. 1, 38, 60:
verene hoc memoriae proditum est? etc.,
id. ib. 2, 15, 28:
immo, si vere volumus dicere, jam incohavit bellum,
Liv. 41, 23, 13:
omnia vere vates locuta est,
Verg. A. 6, 188:
vere an dolo,
Spart. Sev. 5.— Comp.:
libentius quam verius,
Cic. Mil. 29, 78:
Ligures latrones verius quam justi hostes,
Liv. 40, 27, 10.— Sup.:
verissime loquor,
Cic. Att. 5, 21, 7:
verissime dicere,
id. Rep. 2, 4, 8.

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