figliuola

Siamo tutti nati dalla costola di Adamo, figliuola mia!. (G. Verga, «Mastro-don Gesualdo»)

Ed ella che aveva la pretesa di non essere più una bambina, gli faceva il broncio proprio da bimba. (G. Verga, «Eros»)

...ed io prendevo un broncio da non dire. (I. Nievo, «Confessioni di un italiano»)

Se sapessi quanto mi costa questa lettera! Essa è frutto d'una lotta fra il cuore che voleva confortarti e piangere teco e lo spirito che si ribellava per tenerti il broncio. (S. Farina, «Frutti proibiti»)

Più tardi trovò un amico, Gemmati, per quale ebbe tenerezze e gelosie d'amante, sino a tenergli il broncio quando seppe che sorrideva alla figliuola del barbiere che stava di faccia. (G. Verga, «Eros»)

Gustavo, senza parlare, — teneva il broncio al padre perché questi lo teneva a lui, — consegnò ad Alfonso una lettera. (I. Svevo, «Una vita»)

Ora bisogna sapere che questa era una famosa lepre che viveva fra gli anfratti del monte e, per quanto le avessero dato la caccia, ancora non erano riusciti ad acchiapparla. (P. Sissa, «Caccia alla lepre»)

Capivo che era lei a darmi la caccia. (G. Arpino, «La suora giovane»)

Il signor Farlani aveva lasciato la figliuola ricchissima e le amiche di lei non si davano pace vedendo che essa, così ricca e bella, rifiutava tutti i partiti che facevano la caccia a lei e alla sua dote. (G. Verga, «Eros»)

Stette per tornare sui propri passi, poi fece cuore e dopo esser passato per lo stanzone entrò nella cappella. (F. Martini, «La marchesa»)

— Figliuola mia, fatti cuore, il Signore ti perdonerà. (P. Fanfani, «Cecco d'Ascoli»)

Pinocchio... si fece cuore e bussò una seconda volta, e bussò più forte. (C. Collodi, «Le avventure di Pinocchio»)

Al ritorno, sarei venuto costà a riabbracciarvi tutti, ma Gino mi condusse seco, e i miei progetti se n'andarono in fumo. (G. Giusti, «Epistolario»)

Se ne tornò indietro solo, un po' triste, mentre gli pareva che qualcosa di quella lor fratellanza fosse andata in fumo.... (G. da Verona, «La vita, comincia domani»)

Lo so... il matrimonio era andato in fumo.... (G. Testori, «Il Brianza e altri racconti»)

«...E tutta l'opera mia è andata in fumo. Male, perché non sono riuscito allo scopo... volevo maritar bene mia figliuola». (L. Pirandello, «1 vecchi e i giovani»)

Qualche volta, prima che la testa mi andasse in fumo, uscivo dalle case confortevoli e andavo a far due passi per il giardino o nella strada. (G. Soavi, «Fantabulous»)

— Che cosa concludono quei gonzi che si affollano dietro a don Silvio, recitando il rosario del Sacramento, con la croce, in processione per le vie? Sciupano scarpe e fiato. (L. Capuana, «Il marchese di Roccaverdina»)

Soffrivo volentieri ed avrei sofferto ogni gran cosa purché potessi a quando a quando veder lei, colla quale... non ebbi mai parole d'amore, e già sapevo che sarebbe stato un buttare il fiato, perocché troppo bene la conoscevo. (M. d'Azeglio, «Ettore Fieramosca»)

Manina. — Vieni pure se vuoi, ma non ci riconcilieremo: sprecherai tempo e fiato. (R. Bracco, «Uno degli onesti»)

S'era comportato come doveva per ridare la quiete ad Amalia ed evitare fastidi all'amico. L'altro tacque comprendendo di gettare il fiato al vento. (I. Svevo, «Senilità»)

«Padre, non potrei parlare io con questa santa figliuola?» domandò.

Roberto. — E se io tentassi di convincerti? Franca. — Sprecheresti il fiato. (E. Possenti, «Un altro amore»)

La signora Brigida, il signor Gaspare suo marito, e la figliuola... s'erano offerti di accompagnare il povero Lucini, il quale, non avendo a Milano né figliuolo, né cagnuolo, avrebbe dovuto andare tutto solo fino al cimitero. (E. De Marchi, «Due anime in un corpo»)

Paolo. — La sua figliuola dovrebbe darsi un po' di filo alla bocca. (V. Brancati, «Questo matrimonio si deve fare»)

Silvio. — Poveretta quella tua figliuola; deve sentirne di grosse. (I. Svevo, «La verità»)

'Ntoni sosteneva che lo zio Crocifisso alla fin fine era cristiano, e non aveva dato ai cani il suo giudizio, per andare a sposare la figliuola di suo fratello. (G. Verga, «I Malavoglia»)

Nastasia. — Ben sai, figliuola, la comodità fa l'uom ladro. (B. Varchi, «La suocera»)

...Aveva questo gentiluomo una figliuola unica, la più bella e gentile che a memoria d'uomo si fosse veduta alla corte. (P. Fanfani, «Cecco d'Ascoli»)

— Curatolo Nino, non ve la darà più l'altra figliuola, ora che con voi gli muoiono come le mosche. (G. Verga, «Novelle rusticane»)

«Figuratevi che a Burmula, paesetuccio, in una sola giornata, ottocento morti. Come le mosche si moriva». (L. Pirandello, «I vecchi e i giovani»)

Il principe la fece chiamare. «Orsù, figliuola» le disse: «finora vi siete portata egregiamente: oggi si tratta di coronar l'opera». (A. Manzoni, «I promessi sposi»)

...il vecchio... si trovò innanzi la sua... figliuola... e stettero per buon pezzo abbracciati, senza poter far una parola. (P. Fanfani, «Cecco d'Ascoli»)

—...E Cecilia aveva la stessa certezza...