ottobre

Luca. — Siamo tanto in basso. Non potremo risollevarci più. Bisognerebbe avere il coraggio di dire la verità, tutta, a costo di buttare tante cose all'aria, perché altrimenti, qui, si va alla rovina, alla rovina.... (D.Fabbri, «La libreria del sole»)

Era brava e pulita la Rosa e appena arrivata aveva buttato all'aria tutta la casa e dato di bianco, che ora pareva un'altra. (S.Magi Bonfanti, «Speranza»)

Il romanzo di Alberto Bevilacqua ridiventa attuale nella Parma di oggi che, negli ultimi mesi, è stata buttata all'aria da grandi lotte, da tortissimi scioperi («L'Unità», 21 ottobre 1969).

— Entrare nel mondo degli scacchi —per chi non ne sa nemmeno l'abc — ti fa sempre un po' come Alice nel paese delle Meraviglie («L'Unità», 25 ottobre 1978).

Donato, scontrosamente, intervenne, dicendo che quella era una politica di freddure e di ragionamenti per aria, e che il filosofo avrebbe detto che i loro «idealismi» eran di chi vorrebbe «metter le brache al mondo». (R. Bacchelli, «L'incendio di Milano»)

...ma neanche nei momenti di maggiore rigidità nell'assetto internazionale, l'imperialismo riusci a mettere le brache al mondo nella sua incertezza («Rinascita», 22 ottobre 1971).

— Sempre intesi che tutto debba succedere per caso; e qui è il bandolo della matassa. (I.Nievo, «Confessioni di un italiano»)

Antonio Canizzaro è stato arrestato per detenzione abusiva di materiale esplosivo... Potrebbe essere Canizzaro un bandolo dell'aggrovigliata matassa dentro la quale opera la trama nera? («Paese sera», 26 ottobre 1972).

Non avevano messo in conto, però, la disperata e pronta reazione dell'orefice, che è riuscito a ferire... uno dei banditi («Corriere della sera», 2 ottobre 1966).

Io dubitando forte mi rizzai,...mi parve vedere non so che bianco agitarsi a fior d'acqua.... (M. d'Azeglio, «Ettore Fieramosca»)

Nel cielo di ottobre, quasi a fior delle acque, la luna piena pendeva. (G. D'Annunzio, «Le novelle della Pescara»)

...non parla male di Garibaldi, ma si limita a parlare di Garibaldi com'è. La realtà non è buona o cattiva. È solo la realtà («Grazia», 22 ottobre 1978).

«Pensavo ad un fiasco — ci ha confessato — ma alla fine di ogni canzone, veniva giù il teatro»... («L'Unità», 6 ottobre 1962).

Enrica. — Non si esce più.

Cosa è successo di nuovo, in queste poche settimane, per far cambiare idea al magistrato? Quali ulteriori indagini lo hanno convinto a far marcia indietro, nei confronti di fra' Mario? (L'Unità», 16 ottobre 1968).

Non avevo fretta di maritarmi, anzitutto perché mi doleva troppo di lasciarlo solo, e poi perché sapevo di non avere che l'imbarazzo della scelta.... (A. Olivieri Sangiacomo, «L'ammiratrice»)

Temo che lo storico futuro avrà sotto questo aspetto l'imbarazzo dell'abbondanza, aggravato per ciò che alla quantità non si può dire che corrisponda la qualità. (V. E. Orlando, «Memorie»)

Qual è l'opera centrale del 1927? Difficile una risposta, anche perché vi è in quest'annata quasi l'imbarazzo della ricerca («Almanacco letterario», 1928).

Se avete altri gusti, non perdetevi d'animo. Le strade aperte ai volonterosi sono pressoché infinite. Non c'è proprio — credetemi — che l'imbarazzo della scelta («Domenica del Corriere», 15 ottobre 1968).

Immaginiamo che, fra dieci o fra centi anni... io e Zoe ci si ritrovi faccia a faccia, ed allora tutti i nodi verranno al pettine. (G. Marotta, «Mal di Galleria»)

Vengono al pettine i vecchi nodi: il 22 luglio si rappresentano a Londra «I Masnadieri», mentre il Lucca tempesta per avere in tempo la sua opera e Napoli gli ricorda certo suo impegno per il' 47. (A. Oberdorfer, «Appunti per la biografia di Giuseppe Verdi»)

«Sono io la stupida, la cretina, io che non so vivere... Tu però... lascia fare a me... tutti i nodi vengono al pettine... domani vedrai». (A. Moravia, «Gli indifferenti»)

Anche i nodi del clamoroso traffico di «americane», stanno finalmente venendo al pettine («L'Unità», 16 ottobre, 1965).

E chi è stato il «suggeritore» di quest'altra nuova mossa con cui si cerca di mettere i pali fra le ruote alla inchiesta? («Paese sera», 26 ottobre 1971).

Era il lato scomodo del mio mestiere, che è insegnare ginnastica nelle scuole. Non ero di ruolo, purtroppo, e da luglio a ottobre dovevo trovare un altro lavoro. (N. Salvataggio, «L'acrobata»)

Ovviamente a fare le spese di questa ennesima speculazione, sono soprattutto i consumatori («L'Unità», 17 gennaio 1963).

Noi occidentali mangiamo troppo e, di conseguenza, ingrassiamo troppo. Chi ne fa le spese è il cuore («Domenica del Corriere», 15 ottobre 1968).

Da allora è stato un tira e molla che ha portato alla situazione di crisi di oggi («L'Unità», 14 ottobre 1969).

Qui era sorto un attendamento ignobile ad uso dei borsari neri. Infami carrozzelli, tirati da cavalli scheletrici, alla fine d'un tira-e-molla di un'ora per il prezzo richiesto dopo un'occhiata indagatrice sui viaggiatori, conducevano alle porte di Napoli. (D. Paolella, «Le italiane furiose»)