ognuno+è

Don Matteo bevve mal volentieri nella prima casa ma fece ugualmente il giro di tutte le altre con la speranza di rifarsi la bocca in seguito. (F. Jovine, «Signora Ava»)

Ognuno che vorrebbe divertirsi a prenderlo un po' in giro finisce che si diverte di più a prenderlo sul serio. E mio zio finisce sempre... per rifarsi la bocca con una buona soddisfazione. (E. Vittorini, «Le donne di Messina»)

Lorenzo. — Ognuno ha il diritto di realizzare una cosa qualunque, e crearci sopra i castelli di carta, senza rendere conto a nessuno. (E. De Filippo, «Bene mio e core mio»)

Una licenza, e quel gran castello cadrebbe come se fosse di sabbia!. (M. Puccini, «Ebrei»)

Però fra loro facevano tutti gli americani, non si conoscevano, e continuavano a fare i cavoli loro, ognuno per conto suo. (P. P. Pasolini, «Una vita violenta»)

Nessuno li udì ma si scambiarono le seguenti battute:

D'uno che sia in voce del popolo e del quale ognuno ardisca di dire quello che vuole e fargli... de' soprusi, si dice: Egli è il Saracino di piazza, overo, cimiero a ogni elmetto. (B. Varchi, «Opere»)

M'accorsi di pensare sordamente: non hai più vent'anni, taglia la corda. (G. Arpino, «La suora giovane»)

«...Quello di prima è un poveraccio... Avete visto come ha tagliato la corda?». (G. Arpino, «La ragazza dalla radiolina»)

Se mi presento al Comando nessuno ci crede alla faccenda... L'unica cosa è tagliare la corda. (A. Cervi, «I miei sette figli»)

E disse che a casa era sempre la solita storia, e felice che aveva tagliato la corda. (N. Ginzburg, «La strada che va in città»)

...e al mio paese, tutto di grosse famiglie, c'è pure l'usanza che ognuno, ragazzo o ragazza, quando il suo turno viene tagli la corda. (G. Marotta, «Le milanesi»)

Ognuno di noi aveva la sua brava scorta. Io ero con Gramsci e Terrini... ed avevamo due poliziotti alle calcagna. (G. Germanetto, «Le memorie di un barbiere»)

Fuggivano come se già avessero la Gestapo alle calcagna. (C. Malaparte, «La pelle»)