да+или+нет+

—...Un giorno tutti saremo amici. Gli uomini e gli orsi saranno gentili gli uni con gli altri, e quando si incontreranno si caveranno il cappello. (G. Rodari, «Le avventure di Cipollino»)

L'audacia l'aveva sfidato la malignità e, se non vinta del tutto, l'aveva costretta a tacere e a far di cappello in pubblico, a spettegolare solo in privato, e anche con certa filosofia indulgente. (L. Pirandello, «I vecchi e i giovani»)

Io non mi cavo il cappello né a conti né a marchesi, a nessuno. (G. Verdi, «Autobiografia dalle lettere»)

...poveri sì, ma i Trao non s'erano mai cavato il cappello a nessuno. (G. Verga, «Mastro-don Gesualdo»)

— Ma certo i medici non hanno saputo curarlo...

Confidenti. — Io nego che sia una «bruttura»! Anzi, trovo che ci sia perfino qualcosa... di...

«Sentite, figliuole; date retta a me,» disse... Agnese. «Io son venuta al mondo prima di voi, e il mondo lo conosco un poco. Non bisogna poi spaventarsi tanto: il diavolo non è brutto quanto si dipinge». (A. Manzoni, «I promessi sposi»)

Margherita. — Buon giorno, ragazzi miei. Allegri, allegri, buone nuove. Il diavolo non è sì brutto come si dipinge, tutto il male non vien per nuocere. (G. Gherardi, «L'anello della madre»)

— Va bene così? — egli chiese a San Giustino mostrandogli la minuta.

— Sentite a me: gli unici che si sanno fare, sono gli americani.

L'oculista, professor Girincione... cinicamente volle, davanti a mio padre, giustificare la sua recente adesione al regime. «Tu, Giovanni, sei un eroe o un santo, io non lo sono». Era l'espressione scoperta del vecchio trasformismo opportunistico, quella che comandava di stare sempre dalla parte del vincitore: «Franza o Spagna purché se magna». (G. Amendola, «Una scelta di vita»)

...ed esso gli mandò a dire che i cavoli riscaldati o amore ritornato non fu mai buono, e che non v'era tesoro che pagasse la libertà. (G. C. Croce, «Bertoldo»)

Lucido Folchetto. —...e per non esser colto in frodo... attendeva a dir sì o no, secondo che io vedeva procedere il suo parlare, per potermi salvare.... (A. Firenzuola, «I Lucidi»)

Al ritorno, sarei venuto costà a riabbracciarvi tutti, ma Gino mi condusse seco, e i miei progetti se n'andarono in fumo. (G. Giusti, «Epistolario»)

Se ne tornò indietro solo, un po' triste, mentre gli pareva che qualcosa di quella lor fratellanza fosse andata in fumo.... (G. da Verona, «La vita, comincia domani»)

Lo so... il matrimonio era andato in fumo.... (G. Testori, «Il Brianza e altri racconti»)

«...E tutta l'opera mia è andata in fumo. Male, perché non sono riuscito allo scopo... volevo maritar bene mia figliuola». (L. Pirandello, «1 vecchi e i giovani»)

Qualche volta, prima che la testa mi andasse in fumo, uscivo dalle case confortevoli e andavo a far due passi per il giardino o nella strada. (G. Soavi, «Fantabulous»)

«Più sassi che terra. Dovrò pagarlo a peso d'oro?» «Quel che vale, eccellenza». «Oh, se intendete di prendermi per la gola...» «No, eccellenza!». (L. Capuana, «Il marchese di Roccaverdina»)

È qui in quest'afa morbida, che la più tetragona delle clienti si sente prendere alla gola. È una metafora, s'intende. (U. Facco de Lagarda, «Cronache cattive»)