во-первых

Le mie padrone lavoravano in rammendare e arricciare camici e cotte di sagrestia e ogni mattino per tempo solevano visitare le loro chiese, prima per divozione e anche per essere, come si dice, alla giornata dell'articolo. (E. De Marchi, «Due anime in un corpo»)

Beatrice. — Voglio che siate voi il mio cavalier servente.

Il pubblico povero... batteva le mani con prontezza, quando le prime file davano il la. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

Duramente interrogati, i rapinatori finirono per fare il nome dei loro capi, che vennero arrestati. (G. Scerbanenco, «Doppio gioco»)

Nei primi interrogatori... si sono rifiutati di fare i nomi dei trafficanti italiani con cui erano in contatto («L'Unita», 1 gennaio 1961).

La memoria è la gran pietra di paragone della invenzione artistica. E i lettori delle «Confessioni» lo sanno. Col passare del tempo, zone e intrecci del romanzo a poco a poco impallidiscono. Ma sempre invece verdeggia la sequenza dei primi dieci capitoli fino al famoso colloquio di Carlone col generale Bonaparte. (I. Nievo, «Confessioni di un italiano»)

Al richiamo delle ingiustizie, venuto il momento, li avete sempre visti in prima fila, formare l'avanguardia che ha baciato la polvere mille volte e si è sempre ritrovata in piedi. (V. Pratolini, «Cronache di poveri amanti»)

Finalmente, sui primi del 1910, decise di andare a Roma. (L. Bigiaretti, «Carlone. Vita di un italiano»)

Ma Gino pareva ansioso, dopo quei primi baci, di mettersi, come diceva, in regola; e insisteva ogni giorno affinché lo presentassi alla mamma. (A. Moravia, «La romana»)

Come accade talvolta a quegli eserciti... I quali invadono senza colpo ferire il paese nemico, ma poi, dopo le prime vittorie, sono costretti... a batter vergognosamente in ritirata (A. Moravia, «Le ambizioni sbagliate»).

Anzitutto, quando l'uomo sa di essere osservato e veduto, si sorveglia, si controlla, sta sulle sue. (U. Morucchio, «Storie di ieri, di oggi... e di domani»)

Guarda, dico, come il toscano cammina: e ti avvedrai che cammina come se stesse sempre sulle sue. (C. Malaparte, «Maledetti toscani»)

«Vedo che stai sulle tue. Complimenti, Però, con me, puoi essere tranquillo: anche se parli...». (G. Montesante, «La cupola»)

Malgrado i suggerimenti di Bianca e di Margherita, che lo avevano esortato a restare sulle sue, almeno nei primi tempi, Mario si comportò in via del Corno come in un salotto. (V. Pratolini, «Cronache di poveri amanti»)

— Non andate più d'accordo, tu e Silvana?

Superate le prime esitazioni, sembrava compiaciuto della prossima partenza delle figlie, le quali invece restarono di sasso davanti a tanta indifferenza. (P. Chiara, «Il Balordo»)

Questa frase l'aveva appena proferita che rimanemmo tutti e quattro, Rosetta, io, l'avvocato e sua madre, come di sasso. (A. Moravia, «La ciociara»)

Affermava di sapere con certezza che nelle carceri non c'erano tedeschi. La custodia... era affidata a persone pronte a scappare come lepri al primo segnale di pericolo. (L. Preti, «Giovinezza, giovinezza»)

Al caffè... si agitò l'idea di mandar dai Corimbo, con un pretesto qualsiasi, degli esploratori per scavar terreno. (E. Castelnuovo, «L'onorevole Paolo Leonforte»)

«Io vorrei chiedere alla zia questo e questo, sono sicura che mi direbbe di sì, ma non trovo il coraggio. Prova tu a tastare il terreno». (G. Piovene, «La gazzetta nera»)

Bisognava procedere prima con cautela, lentamente, secondo i consigli di Fabrizio: tastare il terreno. (B. Tecchi, «Giovani amici»)

Il dottore. — E in quanto ad Emma, cominceremo un giorno o l'altro, con un po' di quiete, a tastare il terreno. (G. Rovetta, «L'Idolo»)