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Vittoria. — Che importa a me del signor Ferdinando? Io non mi prendo soggestione di lui. M'immagino che anche quest'anno verrà in campagna a piantare il bordone da noi. (C. Goldoni, «Le smanie per la villeggiatura»)

Vittoria... voleva persuaderla colle buone ad aver pazienza per qualche momento; ma l'abborrimento per quel luogo era divenuto per colei una smania..; onde seguitava a far forza. (M. d'Azeglio, «Ettore Fieramosca»)

— Da questa casa, o te ne vai con le buone o ti caccio a forza, — gli gridava la moglie. (S. Strati, «Il beato don Girolamo»)

Vittoria (sola). — Ma! La cosa è così purtroppo! Quando si è sul candeliere, quando si è sul piede di seguitare il gran mondo, una volta che non si possa, si attirano gli scherzi e le derisioni. (C. Goldoni, «Le smanie per la villeggiatura»)

Vittoria. — Io faccio sempre volentieri il debito, e che ciò sia la verità, osservate: siccome la parte, che mi è toccata nella commedia, che oggi si prova, è lunga un dito. (C. Goldoni, «Il teatro comico»)

La (Perpetua) venne finalmente, con un gran cavolo sotto il braccio, e con la faccia tosta, come se nulla fosse stato. (A. Manzoni, «I promessi sposi»)

Vittoria è esterrefatta. Ma Riccardo è così sorridente, così tranquillo in apparenza, come se nulla fosse accaduto, che lei si sente disarmata. (M. Antonioni, «L'eclisse»)

Parla con uno, con l'altro come niente fosse, non si capisce se ha capito con chi sta viaggiando. (A.Drago, «Il fidanzato»)

«Dunque — riprese la mamma — noi andremo via tra poco, come per una passeggiata, saluteremo le signore come se nulla fosse e ritorneremo forse domattina, domani sera, non so...» La bambina fece di sì col capo. (R. Viganò, «La bambola brutta»)

Mia madre riaprì l'alloggio di piazza Bodoni... e adesso ricominciava, come se niente fosse, a dirigermi, a controllarmi, a opprimermi. (M. Soldati, «La busta arancione»)

Eugenio. — Come avete saputo degli orecchini? Vittoria. — Me l'ha detto il signor D Marzio Eugenio. — Ah! lingua da tanaglie!. (C. Goldoni, «La bottega del caffè»)

...Vittoria... una ragazza che cresceva con le ore.... (F. Perri, «Emigranti»)

Madama Jerve. — Non direi una bugia per tutto l'oro del mondo. (C. Goldoni, «Pamela maritala»)

Vittoria. — Oh! io non farò questa vita per tutto l'oro del mondo. (C. Goldoni, «Le smanie per la villeggiatura»)

Dopo la visita alla tomba di Maria... tutto è pallido a raccontarsi: né io vorrei per tutto l'oro del mondo annoiare oltre i miei lettori. (C. Arrighi, «Un cospiratore mancato»)

«Oh» fece Lisa senza alzarsi, con un riso forzato e malizioso... «non vorrei per tutto l'oro del mondo aver disturbato un consiglio di famiglia». (A. Moravia, «Gli indifferenti»)

...E non senza grande stento, essa e le sue donne la portarono quasi di peso su per la scaletta e l'allogarono in una cameruccia fuor di mano. (M. d'Azeglio, «Ettore Fieramosca»)

L'impiegato. —...Sarebbe un'eccellente idea se il primo giudice Croz non fosse moribondo, da molti mesi. Egli non viene più in ufficio. Capita soltanto in casi eccezionalissimi, quasi bisogna portarlo in peso. (U. Betti, «Corruzione al Palazzo di Giustizia»)

Vittoria intanto aveva attraversato le sale ove si attendeva a spegner i lumi e dar sesto al mobile. (M. d'Azeglio, «Ettore Fieramosca»)

Dato sesto così a questa faccenda... scese Brancaleone in piazza. (M. d'Azeglio, «Ettore Fieramosca»)

Brigida. — Signora, una visita.

Vittoria. — Oltre la pellegrina vi è anche la ballerina? Una di qua e una di là.

Come avviene quando si naviga col vento in poppa, anche le debolezze, anche i vizi di Paolo Leonforte erano citati quali argomenti in suo onore. (E. Castelnuovo, «L'onorevole Paolo Leonforte»)