soltanto

Lei non è soltanto un pubblicista, a quel che pare, ma anche un campione di tennis. Della Rovere sostiene che anche questo fa brodo, perché gli americani sono sportivi. (N. Salvalaggio, «L'acrobata»)

Agostina. — Ma zio, le parole che hai detto non sono di un santo!

Paolo. — Ordinariati, incarichi, stipendi sicuri, stipendi incerti, diplomi, lauree: tutto farà brodo!. (V. Brancati, «Questo matrimonio non si deve fare»)

«Il ciclista non te la da a bere, eh? Abbiamo sentito che gli dai del cretino. (G. Soavi, «Bravi in guerra»)

Ma a me non la danno a bere quelli che hanno le mani pulite.... (C. Cassola, «La ragazza di Bube»)

«Le donne con una mano ti accarezzano e con l'altra contano. Ma è così facile, santo diavolone, dargliela a bere! Ci vuole soltanto un po' d'abilità. (V. Brancati, «Il bell'Antonio»)

La moglie per lo più non gli rispóndeva; oppure gli diceva qualche cosa che serviva soltanto a mandarlo in bestia un poco di più. (A. Moravia, «Nuovi racconti romani»)

Frangipane. —...Perché questo è un popolo che tollererà tutto: ma l'idea, mi perdoni l'espressione, di essere fatto fesso, lo manda in bestia. (L. Sciascia, «L'onorevole»)

Allora uscì fuori un burattinaio, un omone così brutto, che metteva paura soltanto a guardarlo... La sua bocca era larga come un forno, i suoi occhi parevano due lanterne di vetro rosso. (C. Collodi, «Le avventure di Pinocchio»)

E, sbadigliando, spalancava una bocca che pareva un forno. (C. Collodi, «Le avventure di Pinocchio»)

Florindo. — Avrò detto che ho d'andare per una lettera, che tratta di mio zio.

E poi basta. È inutile che cerchiate di cambiarmi le carte in tavola. (G. Testori, «A me, come me...»)

L'ingegnere era rimasto stordito: avrebbe voluto ripigliare il discorso, ma aveva perso il filo e non era buono a ritrovarlo; soltanto capiva che gli erano state cambiate le carte in tavola. (B. Cicognani. «La Velia»)

Ma che noiosa persona, — disse privatamente Anna Carla a Santamaria. — Ecco che ricambia le carte in tavola. (C. Fruttero e F. Lucentini, «La donna della domenica»)

Poi c'è il vento di casa, toscano dalla testa ai piedi, il vento che non ha nome. (C. Malaparte, «Maledetti toscani»)

Nella lingua parlata, «medesimo» quasi non esiste; mentre «stesso» vi è così di casa da darci anche il superlativo. (F. Fochi, «L'italiano facile»)

A dirla fra noi, la gentilezza sta di casa soltanto a Siena. (C. Malaparte, «Maledetti toscani»)

E state attenti nel passar e da piazza Signoria: ci sta di casa il vento. Girate da via Condotta!» (V. Pratolini, «Cronaca familiare»).

— Ma dal momento che non balliamo, mostratemi almeno quel che c'è da ammirare nel palazzo del sindaco di Roma: so che siete di casa. (V. Brocchi, «I tempi del grande amore»)

Maria. — Ed ora che si tratta di raggiungere la mia felicità, soltanto perché non curo il giudizio della gente, tu fai causa comune con essa e mi chiami una ganza. (I. Svevo, «L'avventura di Maria»)

La casa era continuamente assediata da creditori... La serva, creditrice di parecchie mesate, faceva causa comune con loro. (G. Verga, «Il marito di Elena»)

Nessuna crocifissione, nessun Golgota lo attendeva, del resto; ma soltanto un grande pranzo, che non era l'Ultima Cena, ma un pranzo organizzato dalle monache dell'Orfanotrofio di Santa Maria. (C. Levi, «Le parole sono pietre. Tre giornate in Sicilia»)

Cavaliere Ernold. — Bene, manderò intanto il mio servitore a prendere le mie pistole. Se nega di darmi soddisfazione, gli farò saltare all'aria il cervello. (C. Goldoni, «Pamela maritata»)

Il duca. — Ne sono così persuaso che se mi facessi saltare le cervella o ingoiassi il veleno, non mi parrebbe di compiere un suicidio, ma soltanto mi parrebbe di evitare a me stesso il fastidio dell'agonia. (R. Bracco, «Sperduti nel buio»)

Con chiunque trovasse il caso di parlarne, di far quattro chiacchiere... con tutti il cav. Esposito andava a finire là sull'argomento. (G. Parise, «Il prete bello»)

«Andiamo a fare due chiacchiere, io e te, in privato». (G. Soavi, «Gli amici malati di nervi»)

...veniva — disse — soltanto per conoscere un «collega» e scambiare quattro chiacchiere. (G. Bassani, «Dietro la porta»)

Francesco. — Ah! Ah! Ah! Precisamente! Quattro chiacchiere per intenderci e un buon bicchiere di Marsala!. (G. Rovetta, «La realtà»)

...quelle non sono le quattro chiacchiere che avete da portarci voi al tribunale della penitenza!... (G. Verga, «Mastro-don Gesualdo»)

«Pensi, io avevo calcolato di prendermi un po' di vacanze e invece resterò al chiodo non soltanto tutto luglio, ma anche per ferragosto». (G. Montesanto, «La cupola»)

Il virtuosismo di Karajan, comunque, non sbalordisce soltanto i musicisti ma soprattutto il calendario («L'Espresso», 27 giugno 1976).

Camilla restò al grado di capo manipolo soltanto per una settimana... Ne combinava di tutti i colori e don Gastone fu costretto a degradarla. (G. Parise, «Il prete bello»)

...per combattere la tristezza ne avrei fatte di tutti i colori; avrei preso la cattiva abitudine di bere alcoolici e avrei frequentato tutti quegli amici che a lei non vanno a genio. (P. Spalletti, «Esame di riparazione»)

Poli era cresciuto là dentro... e soltanto quando s'era allungato i calzoni aveva potuto dir la sua e uscir fuori e conoscere qualcuno nei paesi. (C. Pavese, «La bella estate»)

Stefano. — Un momento... Tua zia giungerà, stanotte, sul tardi a Roma: parlerà con Spacca domattina. A conti fatti soltanto domattina.... (C. G. Viola, «Il romanzo dei giovani poveri»)

Essa non si è estesa soltanto nei suoi entroterra, rispetto il fiume, ma si è allungata. Quartieri operai hanno fatto corpo con le antiche mura. (V. Pratolini, «Lo scialo»)

La Caterina a quel mo' col su' Maestro alle costole studiava a morte e si faceva dimolto brava. (G. Nerucci, «Sessanta novelle popolari montalesi»)

...loro in nel sentirselo alle costole, tutti impauriti,...badarono soltanto a niscondersi dientro una macchia. (G. Nerucci, «Sessanta novelle popolari montalesi»)

Non era soltanto bella... era il cuore di tutta la povera gente. (V. Brocchi, «I tempi del grande amore»)

— Adesso sei tu che devi inventare, scovare; soltanto se la campana sarà del tuo campanile, tu saprai convenientemente e facilmente suonarla. (M. Puccini, «Scoperta del tempo»)