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101 double feature
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102 foot passenger
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103 round-the-clock
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104 -a memoria-
Nota d'usoLa locuzione imparare a memoria corrisponde all'inglese “to learn by heart”, non “by memory”: Ho imparato la poesia a memoria, I learnt the poem by heart (non I learnt the poem by memory). In alternativa, si può usare il verbo “to memorize”: Non sono bravo a mandare a memoria le date, I'm not good at memorizing dates. Tra le due opzioni c'è una leggera differenza: “to learn by heart” è usato principalmente quando si deve in seguito declamare ciò che si è appreso (ad esempio una poesia); mentre “to memorize” significa memorizzare per un futuro uso (ad esempio date, formule matematiche, ecc.). -
105 -adverse o averse?-
Nota d'usoAdverse significa “sfavorevole, nocivo”: the adverse effects of drugs, gli effetti nocivi della droga; adverse comments about their behaviour, commenti sfavorevoli sul loro comportamento. Non bisogna confondere adverse con averse, che si riferisce a una forte avversione ( aversion) per qualcosa. Averse è seguito da to: He was in principle not averse to the suggestion, in teoria non era contrario al suggerimento; Public institutions are usually averse to change, le istituzioni pubbliche sono solitamente contrarie al cambiamento. -
106 -after, afterwards o later?-
Nota d'usoQuando dopo è usato come preposizione, il suo equivalente è “after”: Dopo cena andremo fuori, after dinner we'll go out. Se invece dopo è usato come avverbio, con il significato di “in seguito”, si può tradurre con “after that” o “afterwards”: Martedì mattina sono andato dal dentista. Dopo ho pranzato con Lucia, on Tuesday morning I went to the dentist. After that I had lunch with Lucia (non After I had lunch with Lucia). Quando dopo significa “più tardi”, corrisponde spesso a “later” o “later on”: Ti chiamo dopo, I'll call you later; Ne possiamo parlare dopo, we can talk about it later on (o aftewards). -
107 -arrivare-
Nota d'usoIl verbo italiano arrivare non va sempre tradotto in inglese con to arrive. Ad esempio, per dire Sto arrivando si usa il verbo to come: Non preoccuparti, sto arrivando, don't worry, I'm coming. Di regola, to arrive nei tempi progressivi deve essere seguito da un'indicazione di tempo o di luogo: Stava arrivando alla stazione, she was arriving at the station. Davanti a un nome di città o nazione arrivare a si traduce in genere con to arrive in: Arrivammo a Roma in treno, we arrived in Rome by train; Quando siete arrivati in Italia?, when did you arrive in Italy?Negli altri casi, anche quelli figurati, la preposizione usata di norma è at: Arriveremo all'aeroporto [al museo] fra circa un'ora, we will arrive at the airport [at the museum] in about an hour; Siete arrivati a una decisione?, have you arrived at a decision? -
108 -chi-
Nota d'uso1 Quando i pronomi chi, ( che) cosa, che, quale o quanto sono il soggetto di una proposizione interrogativa, diretta o indiretta, nella corrispondente frase inglese l'ausiliare to do di norma non si usa: Chi te l'ha detto?, who told you? (anziché who did tell you?); Che cosa accadde al testimone?, what happened to the witness? (anziché what did happen to the witness?); Quale funziona meglio?, which of them works better?; Mi chiese quale funzionasse meglio, he asked me which of them worked better (anziché he asked me which of them did work better).Lo stesso vale quando il soggetto è un nome preceduto da un aggettivo interrogativo ( che, quale, quanto): Quante persone hanno assistito al concerto?, how many people attended the concert? (anziché how many people did attend the concert?); Ignoro quante persone abbiano assistito al concerto, I don't know how many people attended the concert.L'ausiliare to do (come accade anche nelle frasi affermative) è usato solo nei casi, abbastanza rari, in cui si intende dare particolare enfasi all'enunciato: Allora, chi è stato a dirtelo? (o Chi mai te l'ha detto?), who did tell you?; Che cosa accadde effettivamente al testimone?, what did happen to the witness?2 Quando i pronomi e gli aggettivi interrogativi non sono soggetto, nelle proposizioni interrogative dirette l'ausiliare to do deve essere usato e precede il soggetto: A chi l'hai detto?, who did you tell?; Che cosa pensate dell'idea?, what do you think about the idea?Lo stesso vale per gli altri ausiliari e il verbo to be: Chi siete?, who are you? (you è il soggetto, who il nome del predicato); Che CD hai acquistato?, what CD have you bought?Nelle proposizioni interrogative indirette l'ausiliare to do invece non si usa e il verbo to be e gli altri ausiliari normalmente non precedono il soggetto: Mio fratello le chiese che cosa volesse, my brother asked her what she wanted (non My brother asked her what did she want); Non so chi siano, I don't know who they are (non I don't know who are they).Tuttavia, se il soggetto è composto da parecchie parole, può accadere che sia preceduto anziché seguito da to be o dall'ausiliare: Le chiesi chi fosse il ragazzo con cui aveva parlato tutta la sera, I asked her who was the boy she had been talking to the whole evening (in alternativa a I asked her who the boy she had been talking to the whole evening was). -
109 -continual o continuous?-
Nota d'usoGli aggettivi continual e continuous, e le loro forme derivate continually e continuously, vengono spesso confusi a causa della loro somiglianza. Anche se entrambi si possono tradurre in italiano con “continuo”, i loro significati sono, tuttavia, piuttosto diversi. L'aggettivo continual significa “continuo” come “ripetuto, frequente”, cioè si riferisce ad azioni che vengono ripetute: I am tired of these continual interruptions, sono stanco di queste continue interruzioni; She is continually asking me for money, mi chiede continuamente del denaro. L'aggettivo continuous invece si riferisce a qualcosa di “continuo” nel senso di “incessante, ininterrotto”: The canals join to form one continuous waterway, i canali si uniscono a formare una via di navigazione ininterrotta; He ran continuously for half an hour, corse per mezzora di seguito. -
110 -diverso-
Nota d'usoQuando traduce l'espressione diverso da, different può essere seguito da from, to o than.La forma più comune, sia nell'inglese britannico che in quello americano, è different from: Che cosa lo rende diverso dagli altri?, what makes him different from other people?; La situazione non è diversa da ciò che mi aspettavo, the situation is not different from what I expected.La forma different to è usata nell'inglese britannico: Mi accorsi immediatamente che era diversa da tutti noi, I realized at once that she was different to the rest of us; Fare qualcosa come hobby è diverso dal farlo come un vero lavoro, doing something as a hobby is different to doing it as a real job.Different than è invece usato soprattutto nell'inglese americano: Il suo nuovo disco è diverso da tutti quelli precedenti, his new record is different than all his previous ones; Oggi il clima è molto diverso da come era intorno al 1900, the climate today is very different than what it was around 1900. -
111 -economy o economics?-
Nota d'usoIl sostantivo economia può essere tradotto con “economy” o “economics”, a seconda del contesto d'uso. Quando ci si riferisce alla disciplina di studio, il termine corretto è “economics”: Studia economia, she studies economics (non she studies economy). “Economics” è seguito dal verbo al singolare e non è preceduto dall'articolo: La micro-economia è una materia difficile, micro-economics is a difficult subject. Quando invece si parla dell'economia di un paese, o di un sistema economico si utilizza il sostantivo “economy”: L'economia britannica si sta riprendendo, the British economy is picking up. Il termine “economy” viene anche usato, specialmente al plurale, con il significato di risparmio: Dobbiamo fare economia, we need to make economies, anche se, in questo caso, si può ricorrere anche al verbo to economize: we need to economize. -
112 -goodbye-
Nota d'usoQuando ci si congeda da qualcuno la forma più neutra di saluto è goodbye, traducibile a seconda dei contesti con arrivederci, ciao, buongiorno (o buonasera), addio.Le più diffuse formule di commiato colloquiali sono:see you e see you around, ci vediamo, arrivederci, ciao; see you può essere seguito da un avverbio o da un complemento di tempo o di luogo: See you later, ci vediamo dopo, a più tardi, arrivederci a dopo; See you tomorrow morning, ci vediamo domattina;so long, ciao, arrivederci (detto soprattutto quando si prevede di non vedere per un certo tempo la persona che si saluta);Un commiato formale o antiquato è farewell, addio!Infine, quando ci si congeda al termine di una serata o prima di andare a letto, si può dire (in tutti i registri, colloquiale, neutro e formale) good night, buona notte. -
113 -had better-
Nota d'usohad better (spesso usato nella forma contratta 'd better) è seguito dall'infinito senza to: You'd better wait for a couple of days, faresti bene ad aspettare un paio di giorni (non You'd better to wait); You'd better read the contract carefully before you sign it (non You'd better to read), ti conviene leggere il contratto attentamente prima di firmarlo. -
114 -in charge of e charged with-
Nota d'usoIl verbo incaricare può essere tradotto in vari modi. Se si utilizza l'espressione “in charge of” o il verbo “to charge with”, bisogna fare attenzione alla costruzione grammaticale successiva: Fu incaricato del progetto, he was put in charge of the project (non He was charged with the project). Infatti, il verbo “to charge with”, con il significato di incaricare, non può essere seguito da un sostantivo, ma soltanto da una forma in -ing, ad esempio: He was charged with running the project. -
115 -iniziare a lavorare-
Nota d'usoL'espressione iniziare a lavorare non va tradotta letteralmente con “to start to work”. La locuzione corretta è “to start work” perché, in questo caso, “work” è usato come sostantivo: Ho iniziato a lavorare alle nove, I started work at nine (non I started to work at nine). “To start to work” significa invece iniziare a funzionare. Quando “to start” è seguito da un verbo, questo può essere sia un infinito che una forma in -ing. Si preferisce usare l'infinito quando “to start” è coniugato in un tempo progressivo: Sto iniziando a imparare un po' di italiano, I'm starting to pick up some Italian; e in presenza di verbi stativi: Ho iniziato a capire i miei errori, I started to see my mistakes. -
116 -married with o married to?-
Nota d'usoL'aggettivo married, sposato, non è seguito dalla preposizione with, ma da to: She's married to a banker, è sposata con un banchiere (non She's married with a banker). La preposizione with è usata quando si parla di figli: married with kids, sposato con figli. -
117 -mister, sir o gentleman?-
Nota d'usoL'appellativo corretto da utilizzare per rivolgersi educatamente a un uomo che non si conosce è sir, non mister: Excuse me, sir, mi scusi, signore (non Excuse me, mister). Rivolgersi a una persona di cui non si conosce il nome usando la parola mister è considerato maleducato e offensivo. Il sostantivo mister va sempre seguito dal cognome della persona: This is Mr Taylor, questo è il signor Taylor. Quando invece si vuole indicare in modo formale uno sconosciuto, si usa il sostantivo gentleman: The gentleman at table 5, il signore al tavolo 5. -
118 -most-
Nota d'usoPoiché most seguito da aggettivo o da avverbio può anche significare molto, estremamente (► B, def. 3) e poiché, quando forma il superlativo relativo, in determinati casi può non essere preceduto da the, esistono frasi in cui il suo significato risulta ambiguo, ad esempio: I find Sarah's argument most persuasive può voler dire a) il ragionamento di Sarah mi sembra il più convincente di tutti, oppure b) il ragionamento di Sarah mi sembra molto convincente; Ted Turner contributed most generously può significare a) Ted Turner ha dato il contributo più generoso, oppure b) Ted Turner ha dato un contributo estremamente generoso. -
119 -odour o smell?-
Nota d'usoIl sostantivo odore non va sempre tradotto in inglese con “odour”. “Odour” infatti si riferisce, di norma, a un odore spiacevole: odore corporeo, body odour. La parola più usata quando si parla di odori in generale è “smell”, che può essere preceduto da un aggettivo: un buon/cattivo odore, a lovely/bad smell; o seguito da una specificazione: odore di aglio, a smell of garlic. “Smell” è inoltre spesso usato come verbo: C'è una puzza terribile qui dentro, it smells horrible in here; Profuma di rose, it smells of roses. Quando “smell” è usato da solo, sia come sostantivo, sia come verbo, ha una connotazione negativa: C'è puzza qui dentro, it smells (o there's a smell) in here. -
120 -punta e point-
Nota d'usoPunta si traduce con “point” solo quando si parla di un oggetto appuntito: Si vedeva solo la punta dell'ago, you could only see the point of the needle; la punta della matita, the point of the pencil. Se invece si tratta dell'estremità finale di un oggetto, si usano di solito “tip” o “end”: Mi sono morso la punta della lingua, I bit the tip of my tongue. Infine, la locuzione a punta, viene di solito espressa con “pointed” o “pointy” seguito dal sostantivo in questione: orecchie a punta, pointy ears; scarpe a punta, pointed shoes.
См. также в других словарях:
seguito — / segwito/ s.m. [der. di seguitare ]. 1. a. [insieme di persone che accompagnano un personaggio importante: viaggiare con un s. imponente ] ▶◀ (spreg.) codazzo, corte, (ant.) corteggio. ‖ scorta. b. (estens.) [complesso di persone che seguono un… … Enciclopedia Italiana
seguito — 1sé·gui·to s.m. FO 1. insieme di persone che seguono e accompagnano un personaggio importante: la regina e il suo seguito, essere al seguito di qcn., accompagnarlo in un viaggio o in un impresa Sinonimi: codazzo, scorta. 2a. insieme di persone… … Dizionario italiano
seguito — {{hw}}{{seguito}}{{/hw}}s. m. 1 Gruppo di persone che costituiscono l accompagnamento, il corteo, la scorta di un personaggio autorevole: la regina e il suo –s; SIN. Codazzo. 2 Insieme di discepoli, ammiratori, seguaci di una dottrina, una scuola … Enciclopedia di italiano
seguito — s. m. 1. accompagnamento, corteo, teoria, scorta, codazzo, corte, corteggio, compagnia 2. discepoli, seguaci, accoliti, ammiratori, fan (ingl.) □ claque (fr.) 3. (fig.) aderenza, favore, successo, consenso CONTR. avversione, dissenso, insuccesso … Sinonimi e Contrari. Terza edizione
seguito — pl.m. seguiti … Dizionario dei sinonimi e contrari
volere — volere1 /vo lere/ s.m. [uso sost. di volere ]. 1. [capacità di scegliere e realizzare un comportamento in vista di un determinato scopo: secondo il tuo v. ] ▶◀ desiderio, (ant.) velle, Ⓣ (filos., giur.) volizione, volontà. ▲ Locuz. prep.: a mio… … Enciclopedia Italiana
fare — fà·re v.tr. e intr., s.m. FO I. v.tr. I 1a. compiere, eseguire: fare un gesto, un passo; fare una risata, un viaggio; fare un sogno; unito a sostantivi forma costrutti verbali: fare compere, acquisti; fare colazione, merenda; fare la doccia, fare … Dizionario italiano
finire — fi·nì·re v.tr. e intr., s.m. 1. v.tr. FO portare a termine, concludere: finire un lavoro, finire un discorso, finire il pranzo, finire gli studi; finire un libro, leggerlo o scriverlo fino alla fine | esaurire interamente un periodo di tempo:… … Dizionario italiano
quando — quàn·do cong., avv., s.m. FO I. cong. I 1. con valore temporale, seguito da verbo all indicativo, nel tempo, nell epoca, nel momento in cui: quando avrò finito di cenare, uscirò, quando studio uso gli occhiali; anche preceduto da preposizione: da … Dizionario italiano
piacere — piacere1 /pja tʃere/ s.m. [uso sost. di piacere2]. 1. [sentimento di chi sia pienamente soddisfatto, che deriva dall appagamento di desideri, fisici o spirituali, o di aspirazioni di vario genere] ▶◀ contentezza, diletto, felicità, gioia, letizia … Enciclopedia Italiana
andare — 1an·dà·re v.intr. (essere) FO 1a. muoversi, spostarsi: andare a piedi, a cavallo, in auto, di corsa; di mezzi di trasporto: auto che va ad alta velocità, a tutto gas | di imbarcazioni o aeroplani, navigare: aereo che va a velocità di crociera;… … Dizionario italiano