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Preso così di fronte Marcello barcollò un momento. (S. Farina, «Le tre commedie della vita»)

L'arrotino, preso di fronte, gira il discorso. (U. Facco de Lagorda, «Cronache cattive»)

«Ma io non ammetto che uno cambi idea. Fosse rimasto repubblicano, mi toglierei tanto di cappello. Ma che un bel momento rivolti la giubba e si metta a fare il socialista...». (C. Cassola, «Il taglio del bosco»)

Fu quello il tempo migliore del nostro amore; ma io non la riconoscevo più e pensavo: gatta ci cova. E infatti tutt' ad un tratto, cambiò musica una terza volta. (A. Moravia, «Racconti romani»)

Ma l'uomo non può starsene con le mani in mano. Suvvia, cambia musica, dammi un bacio. (G. Marotta, «Mal di Galleria»)

Marchese di Forlipopoli. — A proposito di camerieri; vi è quel cameriere che ha nome Fabrizio, mi piace poco. Parmi che la locandiera lo guardi assai di buon occhio. (C. Goldoni, «La locandiera»)

— Ho un'età, professore, che non posso cambiar vita, ma se Nina volesse distrarsi, trovare un ambiente, una compagnia che le giovasse, vedrei la cosa di buon occhio. (C. Pavese, «La spiaggia»)

—...Quel suo cancelliere per altro mi guarda troppo di mal occhio: egli ha l'orecchio del duca, e il duca gli crede.... (P. Fanfani, «Cecco d'Ascoli»)

I pochi amici l'avevano abbandonato, onde non esser visti di cattivo occhio. (G. Verga, «Mastro-don Gesualdo»)

Era un laido e piccolo episodio della sua guerra, ma bisognava passar oltre. (G. da Verona, «La vita comincia domani»)

Gli stese la mano dicendogli:

La signora Bettina era infatti d'una casata illustra, i cui discendenti avevano dovuto, per l'assottigliamento del patrimonio, ritirare i penati nella lor prima sede e contentarsi di viver lassù in pace una vita raccolta. (B. Cicognani, «Villa Beatrice»)

È il completamento della disfatta del militarismo tedesco, la vera fine della seconda guerra mondiale. Da questo momento il mondo volta pagina («Vie nuove», 15 aprile 1961).

A voltare la pagina, un po' sciocco era anche stato, per dire la verità. S'era preso in moglie la vedova d'un suo fratello d'armi.., s'era tirato su quattro figliuoli non suoi.... (L. Pirandello, «Novelle per un anno»)

Il riso, quando ci si sente deboli, è sempre una difesa... perché permette a nói di cambiar strada, di pensare una risposta, di far deviare il discorso. (M. Puccini, «Ebrei»)

E gli eunuchi del serraglio che fanno?.. E i gelosi universali che non hanno concluso, non concludono, non concluderanno mai un cavolo, son cresciuti, son diminuiti, o son sempre gli stessi di numero e di piccinineria?.. E Giuliano è sempre lì di piantone, o ha mutato scodella?. (G. Giusti, «Epistolario»)