(da)+seduto

Giulio Del Ponte, che forse, al pari di Lucilio, aveva fra le signore qualche motivo per voler rendersi piacevole, aguzzava il proprio ingegno per tener bordone al compagno. (I. Nievo, «Confessioni di un italiano»)

Fernanda. — Bell'azione, quella del suo signore Silvano!.. Come vorrei torcergli il collo! E magari lei lo sapeva! Magari gli teneva bordone. (E. Possenti, «Villetta fuori porta»)

Da più ore è seduto fuori l'osteria di via dei Malcontenti, per godersi il vino e dire malignità negli orecchi delle conoscenze, con Oreste barbiere che gli tiene bordone. (V. Pratolini, «Cronache di poveri amanti»)

Mi parve anzi di impallidire per l'ira e dissi con voce alterata: «Se lei intende per civiltà che un marito tenga bordone al corteggiatore di sua moglie, ebbene, caro Rheingold, io sono e mi sento incivile». (A. Moravia, «Il disprezzo»)

Guglielmo lo invitò a mangiare un boccone con loro. Quello non si fece pregare. (C. Cassola, «Il taglio del bosco»)

L'oste si scontorse, e rispose con tono afflitto... — Cenare? Vorrete dire mangiar un boccone alla meglio?. (M. d'Azeglio, «Ettore Fieramosca»)

Terminato di prendere un boccone... si era seduto davanti alla porta. (L. Capuana, «Le paesane»)

Il padre vecchio, stanco, se ne sta a collo torto davanti al figlio adolescente, che non riesce a frenare il vigore delle membra. (A. Palazzeschi, «I fratelli Cuccoli»)

«Quando io predico», disse il sacerdote, «e vostro figlio si trova seduto in fondo alla chiesa, le donne stanno sempre a collo torto per guardare lui». (V. Brancati, «Il bell'Antonio»)

S'era camuffata decorosamente da prete la ciarlataneria a Girgenti, e raccolta, guardigna, a collo torto, andava per via. (L. Pirandello, «I vecchi e i giovani»)

Facevan corona alla tavola sedici seggi. (M. Bontempelli, «L'amante fedele»)

Stava seduto all'ombra di un pioppo e intorno, nell'erba, gli facevano corona undici bambini. (G. Arpino, «Le mille e una Italia»)

Quelli che, alla capitale, gli facevano corona avevano, su per giù, i gusti suoi. (E. Castelnuovo, «L'onorevole Paolo Leonforte»)

Cosimo Cosi pensò filosoficamente che nella vita c'è sempre qualcuno che rimane in piedi, perché un altro stia seduto comodo. E guai a dirgli: Fatti un po' in là, che debbo starci anch'io. (U. Morucchio, «Vita, morte e miracoli di Cosimo Cosi»)

«Vedi Napoli e poi muori» aveva detto due o tre volte un viaggiatore seduto di fronte a lui. «Muori tu, cornuto!» s'era ripetuto fra sé Salvatore. (P. A. Buttita, «Il volantino»)

— In tutto il tempo di questo colloquio io non le ho mai levato un momento gli occhi da dosso. (P. Fanfani, «Cecco d'Ascoli»)

...e mentre l'omnibus percorreva i viali di Circonvallazione, (il giovane) le si era seduto di fronte e non le toglieva gli occhi di dosso come gli altri uomini lì presenti del resto, come le due donne in capelli. (V. Pratolini, «Metello»)

Tutti mi guardarono sorridendo, e Jack, che era seduto di fronte a me, mi strinse l'occhio. (C. Malaparte, «La pelle»)

...passa una signora... Una vera bellezza... Ci guardammo e insieme strizzammo l'occhio. (L. Bigiaretti, «Carlone. Vita di un italiano»)

In questa sera... stava il Valentino seduto avanti ad una tavola... ripassando, per ingannar l'ore, molte carte che i corrieri... gli avevan recate. (M. d'Azeglio, «Ettore Fieramosca»)

Nel tempo che Gennaro si studiava di darle ad intendere la forma e le fattezze del barone, ebbe agio a riprender gli spiriti. (M. d'Azeglio, «Ettore Fieramosca»)

L'Ummalido, che aveva ripreso gli spiriti, non aprì bocca. Seduto, contemplava la sua ferita. (G. D'Annunzio, «Le novelle della Pescara»)

Lei non ebbe scelta, capì di essere caduta in trappola, ma ormai non poteva farci niente. (G. Scerbanenco, «Doppio gioco»)

C'è seduto davanti un fascista, che volta le spalle. Siamo in trappola, pensa Aldo, e studia che si può architettare per farlo fuori. (A. Cervi, «I miei sette figli»)